LUNEDÌ 5 GIUGNO 2017
A Taormina è caduto il velo dell’ipocrisia
Risponde Luciano Fontana
Caro direttore,
ennesima riunione del G7 in cui si è approdati al nulla; anzi, sembra quasi essersi allontanati. A Taormina si sono spesi quattrini inutilmente, arrecando non pochi disagi alla popolazione e, come prevedibile, il tema a cui eravamo molto interessati, ovvero l’immigrazione, è stato stralciato. D’altronde, come potevano interessare ad americani, canadesi e giapponesi, ma anche agli europei, gli sbarchi sulle coste sicule? La gatta da pelare l’abbiamo noi e ce la teniamo! L’unica consolazione sono state le generiche parole sul terrorismo, ma fatti mi sembra ben pochi. In conclusione mi sembra che si possa dire: aiutati che il ciel t’aiuta.
Carlo Ferrazza
attifer@gmail.comCaro signor Ferrazza,
La successione di vertici inconcludenti, spesso utili solo alla photo opportunity finale (nel caso di Taormina in uno scenario particolarmente bello) è purtroppo una costante in questi anni di crisi globali. Ogni volta (si tratti di Europa, di G7 o di altre formule di incontri) speriamo che i leader (spesso presunti) mondiali si lascino con risposte efficaci, all’altezza del compito, e ogni volta la delusione è evidente. D’altra parte era anche un’illusione pensare che, ad esempio su temi come quello del commercio, potesse arrivare qualcosa da un vertice che non prevede la partecipazione di un protagonista determinante come la Cina.
Il G7 di Taormina però è stato molto importante, anche se in negativo. La partenza precipitosa, senza conferenza stampa, di Donald Trump e Angela Merkel ha fatto capire senza ombra di dubbio che le divisioni tra America ed Europa sono molto profonde. La decisione del presidente statunitense di uscire dagli accordi di Parigi sul clima, il mancato impegno sull’immigrazione, le parole vaghe sul commercio internazionale mettono almeno alcuni punti fermi. Non c’è più un progetto comune e solidarietà, l’Europa ne deve prendere atto e decidere di trovare in se stessa la forza per affrontare le sfide che ha di fronte. L’America va in un’altra direzione, almeno questo Taormina l’ha chiarito. È un enorme problema ma è bene che il velo d’ipocrisia sia caduto.
Da -
http://www.corriere.it/lettere-al-direttore/05-06-2017/index.shtml