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Autore Discussione: Ciro Alessio Pecoraro La “fantasia al potere” dei cinquestelle è poco utile ...  (Letto 2029 volte)
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« inserito:: Maggio 16, 2017, 02:05:27 pm »

Opinioni
Ciro Alessio Pecoraro
@alessiopecoraro  · 12 maggio 2017

La “fantasia al potere” dei cinquestelle è poco utile ai cittadini

Community Roma, 26 nov. (askanews) - "In questa settimana ci giochiamo tutto in modo straordinario, questo è uno dei voti più importanti che possiamo fare. Dobbiamo prendere lo scettro del no e sbatterglielo in faccia". Lo ha detto Beppe Grillo, concludendo il suo comizio alla Bocca della Verità a Roma.

"Hanno detto - ha aggiunto - che siamo in crisi, che siamo in crisi a Roma, che il sindaco non fa niente, che c'è gente che trama, che a Palermo succedono dei casini. Non sopportano questo Movimento perchè rappresentiamo quello che vorrebbero essere loro, siamo loro da giovani".
Qualunque sia il sistema politico, economico e sociale, solo una classe dirigente ben preparata realizzerà risultati adeguati

Alessandro Di Battista, durante un’intervista tv (sono lontani i tempi in cui Grillo diceva non abbiamo bisogno delle tv andiamo in piazza) su vari temi a una domanda sui vaccini e il M5S, spesso criticato per avere posizioni ambigue sulla loro importanza tanto che la campagna antivaccinista del Movimento è stata criticata anche oltreoceano dal New York Times, ha risposto che la proposta del suo partito sono i vaccini gratis. Una proposta assolutamente no sense perché i vaccini sono già gratuiti dal 1939. Qualcuno di essi nel corso degli anni è stato reso a pagamento in alcune regioni d’Italia ma la legge di stabilità 2017, sulla quale il Movimento 5 Stelle ha votato contro (Di Battista era assente in aula), ha abolito i ticket per incentivare il ricorso ai vaccini in un periodo in cui si è verificato un sensibile calo delle vaccinazioni.

Solo nello scorso mese di aprile in Italia ci sono stati 385 casi di morbillo (1920 dall’inizio dell’anno), nel 2016 erano stati 76.La regione Emilia Romagna guidata da Stefano Bonaccini, Pd, ha (re)introdotto, prima in Italia, l’obbligatorietà dei vaccini per iscrivere i bambini al nido. Una misura indicata come modello da molti ma bocciata, in aula, per fortuna senza conseguenze dai grillini. Massimo Enrico Baroni, deputato del Movimento 5 Stelle, pubblica sulla sua bacheca facebook, chiedendo ai suoi followers di segnalare con foto e video, la notizia (la fonte, un non meglio specificato caro amico di Renzi, ci informa il deputato pentastellato)  secondo la quale nella notte tra venerdì e sabato si sarebbe provveduto a sporcare ad hoc la città di Roma nei punti di maggiore visibilità per dare più eco alla mobilitazione delle magliette gialle voluta da Renzi e promossa dal Partito Democratico di domenica prossima.

Il deputato grillino (forse viste le tante reazioni negative ricevute) ha fatto retromarcia e cancellato dopo poche ore il post. Due esempi che si aggiungono ai tanti che si potrebbero fare: dal tweet di Sibilia che poneva dubbi sullo sbarco lunare da parte degli americani, o alla dichiarazione di Tatiana Basilio sull’esistenza delle sirene, passando all’assistente di laboratorio Paola Taverna criticata da un ricercatore ad Harvard o Di Maio candidato premier in pectore con alle spalle alcuni lavoretti saltuari come webmaster o allo Stadio San Paolo di Napoli che confonde il Cile con il Venezuela.

Nomi non tutti noti ma deputati e politici, ormai, di professione. Tutti casi che dimostrano come “la fantasia al potere”, raggiunto con pochi click, sia qualcosa di poco utile alla politica, ma prima di tutto ai cittadini. La Democrazia Diretta, proposta già da Mario Adinolfi, oggi teocon, ieri deputato Pd, alle elezioni comunali di Roma nel 2001 e mantra della Casaleggio Associati, la srl milanese che ha inventato e controlla il M5S, per ora ha prodotto poco o niente in termini di risultati concreti. Il nostro Paese necessita di una serie di interventi di profonda riforma o quanto meno di vigorosa manutenzione che solo una classe dirigente responsabile, preparata, riconosciuta può realizzare. Le idee possono essere buone, ma come sempre, camminano sulle gambe delle donne e degli uomini.

Qualunque sia il sistema politico, economico e sociale, solo una classe dirigente ben preparata realizzerà risultati adeguati. Il problema quindi è, e rimane, la selezione della classe dirigente, È interesse di tutti assicurare al Paese una classe dirigente preparata e non improvvisata. Si tratta di un’infrastruttura essenziale, cui nessuna parte politica può rinunciare. Nemmeno il Movimento 5 Stelle e i suoi “cittadini prestati alla politica”, vent’anni dopo Berlusconi, l’ “imprenditore prestato alla politica” e la politica formato casting dove il volto contava più del curriculum.

Come dice il politologo e scrittore Giuliano da Empoli “La vittoria di Emmanuel Macron rappresenta il trionfo delle élite, fiere di esserlo contro la retorica anti-establishment”, insomma lo studio che genera competenza contro la convinzione dell’uno vale uno dove la competenza non si trova più nella persona ma in internet, su Google e nei social network. Anzi sempre più spesso non è più prerequisito necessario. Così al netto delle preferenze politiche i Di Battista, i Di Maio, le Taverna e i Baroni non sono adatti al ruolo che ambiscono ad avere semplicemente perché non ne hanno le competenze necessarie. Perché per cambiare davvero il Paese non basta – per tutti i partiti, movimenti e candidati – esibire la carta d’identità, il profilo o lo slogan buono a favore di telecamera o la carriera ordinaria ed ordinata alle spalle del leader di turno.

Serve banalmente conoscere quello di cui si parla, almeno una lingua straniera, studiare, formarsi ed informarsi. Serve, da parte dei partiti e dei movimenti prima di tutto, selezionare con cura una classe dirigente. Serve, piaccia o no, puntare sul merito e non sulla piattaforma digitale giusta: la famosa meritocrazia.

Da - http://www.unita.tv/opinioni/la-fantasia-al-potere-dei-cinquestelle-e-poco-utile-ai-cittadini
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