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Autore Discussione: Paolo Hendel - O dolci baci e languide carezze  (Letto 1811 volte)
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« inserito:: Dicembre 31, 2016, 02:39:35 pm »

Opinioni
Paolo Hendel - @paolohendel
· 29 dicembre 2016
O dolci baci e languide carezze

Non c’è più limite all’indecenza e l’infanzia, con i suoi miti e i suoi modelli rivisitati, è privata della sua innocenza

Immagino che anche voi come me non avrete ben presente la faccia di Massimo Gandolfini, capo indiscusso del Family Day. A vederlo in foto, con quella sua aria a metà tra Sean Connery e Nicola Arigliano, non può non suscitare simpatia.

Per questo non condivido l’atteggiamento di altezzoso sdegno di quei fighetti dei miei amici della sinistra nei suoi confronti. Non posso con questo dire di condividere sempre le cose che scrive e dice. Anzi, nel 99% dei casi la penso all’opposto e in quell’un per cento dei casi in cui mi trovo d’accordo con lui probabilmente è perché ho frainteso le sue dichiarazioni.

Ma nel caso della trasmissione di Rai Tre “Stato Civile” sono con Gandolfini in tutto e per tutto e stigmatizzo, se solo sapessi cosa vuol dire, le scelte “artistiche “di quella svergognata della Bignardi. E pensare che è di nemmeno un anno fa il caso di quei genitori di Massa Carrara che hanno (giustamente) ritirato da scuola la figlioletta di sette anni perché la maestra aveva letto una fiaba in cui era la principessa a salvare il principe dal drago e non viceversa! Dice, che c’entra? C’entra eccome! Fai passare una cosa del genere, che stravolge i sacri valori della famiglia, e ti ritrovi con le coppie omosessuali in prima serata.

E stai sicuro che domani quella maestra di Massa Carrara leggerà ai suoi alunni una bella fiaba in cui alla fine il principe e il drago fanno outing e se ne vanno mano nella mano a vivere la loro torbida storia d’amore, mentre la principessa lascia il castello, si trasferisce in città e diventa amica della Bignardi!

Non c’è più limite all’indecenza e l’infanzia, con i suoi miti e i suoi modelli rivisitati, è privata della sua innocenza. Già mi immagino Topolino che un bel giorno confessa a Minnie di essere omosessuale. E mi immagino Minnie che gli risponde: “Lo so bene, Mickey, che te sei un topo che non gli piace la topa. Credevi ‘un me ne fossi accorta? D’altronde io son vent’anni che me la intendo con Pippo. Se aspettavo te stavo fresca!” Già mi immagino Tex Willer e Kit Carson, i due rangers del Texas, in Luna di Miele nella prateria stile “I segreti di Brokeback Mountain”, quel film di pervertiti che già nel nome della montagna, per chi sa l’inglese, era un esplicito quanto brutale manifesto dell’Arcigay! Già mi immagino il sindaco di Gotham City che unisce in matrimonio Batman e Robin, “Pipistrello” e “Pettirosso”, sempre per chi sa l’inglese, a braccetto contro il crimine, nei loro pittoreschi costumini.

È proprio vero che Dio li fa e poi li accoppia! Pensate a quando anche Superman si confesserà: “Anche io son gay, come Topolino. Anzi, sono un supergay! È la kriptonyte verde che mi fa diventare etero, accidenti a chi l’ha inventata!” Non ci resta che Donald Trump.

Se mi diventa frocio anche lui lascio la Terra e parto con Gandolfini per la prima missione su Marte. In sette mesi di viaggio nello spazio, chissà che non nasca qualcosa tra di noi…

Da - http://www.unita.tv/opinioni/o-dolci-baci-e-languide-carezze/
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