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Autore Discussione: Francesco Gerace - Prodi spara a zero sull’Ue: “Così com’è non serve a nulla”  (Letto 2961 volte)
Arlecchino
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« inserito:: Dicembre 17, 2016, 03:23:49 pm »

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Francesco Gerace   @FrancescoGerace
· 15 dicembre 2016

Prodi spara a zero sull’Ue: “Così com’è non serve a nulla”

L’ex Presidente della Commissione europea vede uno svuotamento delle istituzioni comunitarie a favore del potere degli stati

Il Professore torna a parlare di Europa e lo fa in modo molto polemico nel corso di un’intervista esclusiva a San Marino Rtv, che andrà in onda questa sera. Per l’ex premier, nonché ex Presidente della Commissione europea, l’Europa “non conta più nulla, la Commissione, che rappresenta l’aspetto collegiale dell’Europa unita, non esiste più, perché gli stati hanno ripreso il potere non capendo che la Storia avrebbe fatto il suo cammino “. Una posizione molto dura quella di Romano Prodi che non vede più questa Europa come quella del progetto originario.

Un affondo che coinvolge anche la leadership tedesca, infatti per Romano Prodi “la Germania per i suoi meriti, è il paese più forte d’Europa però la leadership è un’altra cosa: è rendersi conto dei problemi degli altri, dei problemi collettivi e questo i tedeschi non lo sanno fare”. Un attacco duro, ma che coglie il punto di questa crisi che ormai da molti anni sta colpendo l’Europa e le istituzioni europee. Un attacco fatto da un’europeista convinto che lamenta i passi indietro fatti dall’Unione e che chiede ulteriori passi in avanti e non un ritorno al passato.

Infatti in un altro passaggio dell’intervista sostiene: “L’Italia – continua il Professore – ha la necessità di recuperare la sua identità, e una coesione con l’Europa. Nel mondo globalizzato di oggi l’idea di un’Italia sola è una cosa terribile “. Un lucida analisi di come in questo mondo globalizzato e sempre più connesso i singoli stati possano fare poco rispetto ai grandi competitori internazionali.

Ma lo sguardo dell’ex premier va oltre l’Europa infatti Prodi parla anche di Russia e Cina: “Siamo in un mondo multipolare e le sanzioni hanno rafforzato Putin perché si è colpita ‘Madre Russia’. Putin è cambiato radicalmente con la guerra in Iraq”, mentre sui rapporti con la Cina sostiene: “La Cina ci rimette in gioco, con la possibilità di rilanciare il Mediterraneo come centro dei commerci. Stanno spostandosi dall’esportazione ai consumi, si deve fare in fretta con la Cina, stanno diventando un impero. La Cina è qualitativamente diversa dagli Stati Uniti, che sono pieni di risorse all’interno: il paese asiatico ha il 20% della popolazione mondiale e il 7% delle terre coltivate, ha bisogno di comprare energia, materie prime e cibo”.

Da - http://www.unita.tv/focus/prodi-spara-a-zero-sullue-cosi-come-non-serve-a-nulla/
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« Risposta #1 inserito:: Gennaio 03, 2017, 08:54:15 pm »

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Francesco Gerace - @FrancescoGerace
· 2 gennaio 2017

A chi conviene il proporzionale

Il dibattito sulla legge elettorale è al centro dell’agenda politica

Proporzionale o maggioritario? Sul tipo di sistema elettorale i partiti politici continuano ad essere divisi. Dal tipo di legge elettorale dipenderanno le sorti del governo del Paese. Il sistema maggioritario (Mattarellum prima e Porcellum poi) è in vigore in Italia dalle elezioni politiche del 1994. Il Mattarellum, che prende il nome dall’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ne fu primo firmatario, è diretta conseguenza del referendum del 1993, quando quasi 29 milioni di italiani scelsero il sistema maggioritario per eleggere i parlamentari e di fatto segnarono il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica.

Oggi in molti vorrebbero ritornare ad un sistema elettorale simile a quello della Prima Repubblica, quando vi era la necessità di formare governi forzatamente di coalizione. Pensare ad un ritorno al passato oggi sembrerebbe alquanto bizzarro, ma per molte forze politiche un ritorno al passato è necessario, vista l’attuale situazione politica.

Ma a chi converrebbe questa scelta? Il Pd ha proposto un ritorno al Mattarellum – modificato – un modo per avere ancora un sistema maggioritario con cui una forza, o coalizione, politica possa da sola governare il Paese con un programma coerente e senza accordi al ribasso con le altre forze politiche. Essendo il primo partito, secondo i sondaggi, e comunque un partito con un ampio consenso, il Pd punta ad un sistema che garantisca la governabilità e non produca governi di coalizione instabili.

Favorevoli alla proposta del Pd sono la Lega Nord e Fratelli d’Italia. Per il leader leghista qualsiasi legge elettorale va bene pur di andare presto alle urne, ma comunque si dice contrario al proporzionale che “porterebbe solo a governi dell’inciucio”. Matteo Salvini punta a guidare la coalizione di centro-destra e un sistema maggioritario garantirebbe un buon risultato anche nel Sud Italia, dove il suo partito è elettoralmente debole.

Il M5s, invece, sostiene un sistema elettorale proporzionale, vicino al sistema elettorale spagnolo. Questa decisione del M5s è alquanto strana, infatti un modello del genere non consentirebbe ai pentastellati di governare. I cinquestelle sono indisponibili a qualsiasi alleanza e accordo, e ad oggi sono ben lontani da quel 43/44% che il Democratellum – la proposta di legge da loro presentata – impone ad una forza politica per governare in solitaria. La posizione dei grillini è inspiegabile, un sistema maggioritario sarebbe l’unico modo per formare un governo, ma dalle dichiarazioni fatte sembra che questo non gli interessi.

Altra forza politica contraria al maggioritario e fautrice del proporzionale è Forza Italia. Il consenso degli azzurri è molto calato, anche all’interno della coalizione, e un sistema proporzionale sarebbe l’unico che con il bacino elettorale su cui può contare il partito di Berlusconi garantirebbe un peso politico nelle decisioni di governo.

Anche Sinistra Italiana è per un sistema proporzionale che ” ridia dignità alla rappresentanza”, una posizione naturale dopo la rottura con il Pd. Un sistema maggioritario quasi certamente escluderebbe Si dal Parlamento, mentre con un sistema proporzionale potrebbero essere decisivi nella formazione del prossimo governo.

Dice No al proporzionale il leader dei Conservatori e Riformisti – alleati di Forza Italia – Raffaele Fitto, secondo cui un tale sistema produrrebbe un “patto del Nazareno forever”.

Da - http://www.unita.tv/focus/a-chi-conviene-il-proporzionale/
« Ultima modifica: Gennaio 03, 2017, 08:57:57 pm da Arlecchino » Registrato
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« Risposta #2 inserito:: Febbraio 17, 2017, 12:09:21 am »

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Francesco Gerace - @FrancescoGerace
· 14 febbraio 2017

Pisapia: “Le scissioni sono sempre divisioni, io lavoro per l’unità dei riformisti”
Giuliano Pisapia presenta a Milano Campo progressista. All’incontro dal titolo “Futuro prossimo” presente anche la presidente della Camera Laura Boldrini

“Non lo so, non entro nel merito del Pd. Sto molto attento a quello che succede. Le scissioni sono sempre divisioni di una comunità”, così Giuliano Pisapia risponde ai cronisti che gli chiedevano di un’eventuale scissione del Pd arrivando all’iniziativa milanese “Futuro prossimo” per presentare la sua iniziativa Campo progressista. Insieme a lui Gad Lerner, Laura Boldrini, Massimiliano Smeriglio e Franco Monaco. L’ex sindaco di Milano ha ribadito come a lui piacerebbe vedere “una comunità unita, molto ampia, molto di sinistra, molto di centrosinistra, aperta al civismo: questo è quello – continua Pisapia – per cui lavoro, non contro qualcuno, ma per qualcosa, per ricostruire un campo aperto all’interno del quale ci saranno spero tutti coloro che amano la buona politica”.

Spiega poi a chi è rivolto il progetto Campo progressista: “E’ aperto a tutti quelli che vorranno essere con noi a collaborare per allargare sempre di più lo spazio di coloro che si vogliono impegnare per una Italia migliore. Vuole essere una parte iniziale e un luogo dove tanti che hanno perso la loro casa politica un luogo dove discutere, confrontarsi e costruire, dove insieme – ha aggiunto – fare un programma pieno di contenuti per rilanciare il Paese. Vuole essere proprio questo. Un punto di partenza che chiaramente vuole e deve trovare degli alleati con gli stessi valori e gli stessi principi”.

Gli fa eco la presidente della Camera Laura Boldrini che sostiene: “Bisogna un po’ ritornare le origini e avere l’orgoglio di farlo, perché la sinistra ha un po’ perso la bussola per come la vedo io ed è stata forse un po’ distratta. Oggi quali sono le necessità del nostro Paese? A leggere i giornali sono le date dei congressi, ma il Paese chiede questo ma molto altro ancora”. Poi dà la sua idea di sinistra: “Io vorrei una sinistra laburista, perché sui diritti del lavoro non si può chiudere un occhio e neanche due. Vorrei una sinistra femminista, perché ci guadagna il Paese se i diritti delle donne vengono rispettati. Vorrei una sinistra ambientalista: per troppi anni c’è stato un uso dissennato del nostro territorio. E una sinistra europeista, perché noi dobbiamo abbracciare l’Europa dei padri fondatori, gli Stati Uniti d’Europa, ma ridando un volto sociale e solidale. Bisogna sapere essere anche idealisti e non rassegnarci al cinismo. Diciamo che qui mi sento a casa”.

Ma la Presidente precisa che l’obiettivo non è “creare un nuovo soggetto politico. Si ragiona di buona politica – ha spiegato – facciamo un punto su cosa si intende per politica progressista”, su come risolvere i problemi della gente che non considera problemi “i congressi o le direzioni”dei partiti .

Da - http://www.unita.tv/focus/pisapia-le-scissioni-sono-sempre-divisioni-io-lavoro-per-lunita-dei-riformisti/
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