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Autore Discussione: Addio allo scrittore Usa Norman Mailer  (Letto 4211 volte)
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« inserito:: Novembre 10, 2007, 10:56:51 pm »

Addio allo scrittore Usa Norman Mailer


Si è spento all’età di 84 anni lo scrittore americano Norman Mailer. Protagonista delle battaglie pacifiste contro la guerra in Vietnam nonché osannato dalla beat generation, Mailer divenne famoso per Il nudo e il morto, romanzo sulla seconda guerra mondiale pubblicato nel 1948.

In altri testi Mailer lancia duri attacchi contro la società americana totalitaria, repressa, repressiva e nevrotica: Un sogno americano e Why are we in Vietnam? sono due importanti opere che racchiudono il senso della produzione di Mailer. Nel 1969 vinse il premio Pulitzer con Le armate della notte, opera che racconta la marcia pacifista sul Pentagono del 1967.

La sua vita finì spesso nelle cronache scandalistiche: si rese famoso come bevitore di whisky e fumatore di marijuana, ma anche per aver accoltellato la moglie e aver sfidato un campione di pugilato. Nel 1970 si candidò, senza successo, anche come sindaco di New York. Come artista era ritenuto tra i maggiori dei suoi anni, come uomo era ovunque temuto per il suo spirito dissacratore e per le sue iniziative spesso scandalose e sconcertanti.

Pubblicato il: 10.11.07
Modificato il: 10.11.07 alle ore 15.45   
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« Risposta #1 inserito:: Novembre 10, 2007, 10:58:55 pm »

Aveva 84 anni. Autore di «Il nudo e il morto»

È morto lo scrittore Norman Mailer

Fu punto di riferimento della cultura hippie e della rivolta contro la guerra in Vietnam

 
 
NEW YORK - È deceduto lo scrittore americano Norman Mailer. Lo ha reso noto il suo agente letterario. Lo scrittore aveva 84 anni. Mailer era nato il 31 gennaio 1923 a Long Branch, nel New Jersey, ma passò la sua giovinezza nel quartiere newyorkese di Brooklyn. Il successo arrivò nel 1948 con il romanzo «Il nudo e il morto», basato sulle sue esperienze nella seconda guerra mondiale nel Pacifico, e negli anni Sessanta, come fondatore del giornale del Greenwich Village, quando divenne una sorta di portavoce e punto di riferimento della cultura hippie. Fondamentale nel 1967 la sua opera «Perché siamo in Vietnam?». Più tardo (1985) il libro «I duri non ballano», dal quale due anni dopo egli stesso ne trasse un film con Isabella Rossellini.

PULITZER - Insieme a Truman Capote e Tom Wolfe è considerato il padre di un genere letterario: la commistione tra il romanzo e il giornalismo. Infatti Mailer vinse anche due premi Pulitzer. Si occupò anche di biografie, in particolare quelle di Pablo Picasso, Marilyn Monroe e Lee Harvey Oswald, l'assassino del presidente Kennedy. «Le armate della notte» (Pulitzer) è per esempio un grande reportage della marcia dei pacifisti su Washington il 12 ottobre 1967. Scrive poi sullo sbarco sulla Luna, sul movimento di liberazione femminile e sullo storico incontro di Muhammad Ali e George Foreman in Zaire e comparirà anche nel documentario dedicato al match «Quando eravamo re». Poi arriva a un'opera contro la pena di morte «Il canto del boia» del 1979, narrazione-ballata su un condannato per assassinio, con il quale prese il secondo Pulitzer.

 ULTIME OPERE - La produzione successiva non sarà mai, per la critica, all'altezza ella precedente. Si va da «I duri non ballano» a «Il fantasma di Harlot» (1992), viaggio letterario nei misteri dell'America degli anni della guerra fredda, per arrivare a libri provocatori come «Il Vangelo secondo il figlio» (1997) in cui l'io narrante è Gesù Cristo. Dopo dieci anni di silenzio quest'anno Mailer ha pubblicato un romanzo ambizioso, e assai maltrattato dalla critica: «The castle in the forest», storia dell'adolescente Hadolf Hitler e della sua famiglia, raccontata da un ex SS che si rivelerà un essere soprannaturale, una sorta di diavolo.


10 novembre 2007

DA CORRIERE.IT
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« Risposta #2 inserito:: Novembre 10, 2007, 10:59:56 pm »

Lo scrittore, 84 anni, si è spento in un ospedale di New York.

Una vita trascorsa tra letteratura, giornalismo ed eccessi; tra i suoi capolavori "Il nudo e il morto"

Morto Mailer, con lui l'America perde una grande voce critica

 

NEW YORK - E' morto a 84 anni Norman Mailer. Lo ha annunciato il suo agente e biografo ufficiale J. Michael Lennon, precisando che lo scrittore era ricoverato al Mount Sinai Hospital di New York per problemi renali. L'America perde così una delle sue voci più autorevoli, critiche, lucide, controcorrente sempre e comunque, che ha segnato la seconda metà del Novecento. Un personaggio conosciuto da sempre anche per i suoi eccessi, con abbondante uso di alcol e droga.

Nato nel 1923 a Long Branch, nel New Jersey, Mailer è cresciuto a Brooklyn e ha studiato ingegneria aeronautica a Harvard. Nel 1944 viene arruolato nell'esercito: un'esperienza, questa, che lo segna profondamente. E infatti la guerra diventerà uno dei suoi principali temi di riflessione. Sfociando, nel 1948, in un autentico capolavoro della letteratura a stelle e strisce: Il nudo e il morto, ambientato sul fronte del Pacifico.

Un romanzo che gli porta un grande successo: molti critici lo definiscono il nuovo Hemingway. Eppure, dopo questo esordio super, qualcosa, nello scrittore, si incrina, forse proprio a causa di questo eccessivo exploit. E così la successiva opera letteraria di rilievo di successo arriva solo nel 1968: Le armate della notte, che vince il premio Pulitzer (un secondo se lo aggiudica nel 1979, con The Executioner's Song): un resoconto teso e appassionante della grande marcia di Washington.

Ma non ci sono solo libri, nella sua vita. Mailer ad esempio fonda e dirige la rivista Village Voice (nel 1959 esce una raccolta dei suoi interventi, intitolata Pietà per me stesso); nel 1966, partecipa invece alle primarie democratiche per l'elezione a sindaco di New York.

La sua fama e la sua autorevolezza, comunque, restano legate alle opere letterarie, caratterizzate da una instancabile volontà di sperimentare: ricordiamo ad esempi Antiche sere (1983), rivisitazione molto particolare dell'Antico Egitto, o il recente, controverso Il Vangelo secondo il Figlio. Il suo ultimo libro è del 2006, The Castle in the orest, un volume di oltre 400 pagine in cui immagina la giovinezza di Hitler, descrivendolo come vittima delle violenze dei suoi genitori e un erotomane imberbe.

Tra un libro e l'altro (35 in tutto, più un dramma teatrale) Mailer ha trovato anche il tempo per sposarsi sei volte (fu condannato con sospensione della pena per aver accoltellato la seconda moglie, Adele, nel 1960), fare nove figli, recitare in sette film, scriverne la sceneggiatura di dodici (moltissimi tratti da suoi libri), produrne tre e dirigerne quattro.

(10 novembre 2007)

da repubblica.it
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