Firma del patto con Venezia
Pa, Renzi: «Trionfo della burocrazia, da 20 anni cavilli bloccano il Paese»
Di Nicoletta Cottone 26 novembre 2016
«Le città sono le vere protagoniste del futuro. Federalismo non è utilizzare una distorta applicazione del titolo quinto per bloccare, attraverso norme procedimentali, la possibilità di licenziare i dirigenti che non funzionano». Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi, alla firma del patto per Venezia, all’indomani della sentenza della Corte costituzionale sulla riforma Madia.
La sentenza ha dichiarato illegittime le parti in cui è previsto che l’attuazione della riforma possa avvenire con il semplice parere della Conferenza Stato-Regioni (mentre serve invece prima l’intesa con le regioni).
Vogliamo scardinare la burocrazia
«Quello che è accaduto in queste ore - ha dichiarato Renzi- è il trionfo della burocrazia. Perché noi abbiamo chiesto il parere e invece ci voleva l’intesa. Noi non vogliamo scardinare il federalismo. Vogliamo scardinare la burocrazia. Se cosa si fa in una città lo decide la città, io mi sento più tranquillo che se lo decidono i burocrati romani. Federalismo non è utilizzare ogni cavillo per bloccare lo sviluppo del paese. Sono venti anni che ci bloccano».
Meglio quando si stava peggio? Così il Paese è finito
«Oggi - ha detto ancora il premier - se vivete di nostalgia siamo finiti, se pensate che si possa tornare ai gloriosi racconti di quanto si stava meglio quando si stava peggio, siamo finiti».
La firma del patto per Venezia
Intanto Renzi e il sindaco Luigi Brugnaro hanno siglato, a Ca' Farsetti, il Patto per Venezia. «Nel momento in cui si firma un patto - ha detto Renzi - ci si impegna a lavorare per i nostri figli». Il primo cittadino di Venezia Luigi Brugnaro ha sottolineato come il Patto per Venezia sia il frutto di un anno di lavoro tra la città ed il Governo. Per Renzi, il Patto è un segno di federalismo dove il Governo accoglie una serie di problematiche, ma lascia alla città, che il sindaco lo ha eletto, le scelte operative.
Emergenza: ora serve progettare
«L’Italia è abituata a gestire l’emergenza ma bisogna essere bravi anche sulla progettazione, ingegnerizzazione e architettura del Paese», ha detto Renzi nel suo intervento per la firma del Patto di Venezia a Venezia. «Siamo abituati a gestire l’emergenza come è avvenuto ad Alessandria che ha dovuto evacuare delle persone, oggi nel pomeriggio incontrerò i sindaci del savonese abbiamo ben chiare anche le difficoltà di Sicilia e Calabria. Seguiamo emergenza». Ha reso noto che la prossima settimana tornerà a visitare le zone terremotate, come ha fatto ieri il presidente Mattarella. «Il nostro Paese è in grado di affrontare un'emergenza quotidiana, merito straordinario della protezione civile, sull’emergenza l’Italia è efficace. Ma non basta essere bravi sull’emergenza bisogna essere bravi sulla progettazione. È mancato un lavoro di ingegnerizzazione e architettura del nostro paese, e l’idea dei patti come quello di oggi con Venezia nasce dal bisogno di tenere tutti insieme fili nella giusta direzione», ha detto il premier.
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