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Autore Discussione: Monica GUERRITORE -  (Letto 3321 volte)
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« inserito:: Giugno 16, 2007, 10:18:48 pm »

Monica Guerritore: «Gli eccessi in piazza? Qui c’è chi lotta per esistere»

Maria Grazia Gerina


Ha due figlie, un compagno. È un’attrice di teatro dallo stile sobrio. Sarà Monica Guerritore la madrina del Pride. Un po’ insolita come icona Gay.

Come mai hanno scelto proprio lei?

«Credo sia stata una scelta precisa che dà il senso del tempo che sta arrivando, dopo anni di buio. Spero partecipando al Pride di poter fare qualcosa per il paese in cui vivo. Alcuni estremismi, una immagine esagerata della femminilità, sono naturali in chi ha dovuto lottare per esistere, anche i bambini urlano quando non vengono ascoltati. I tempi stanno cambiando e credo che la mia presenza possa esprimere questo cambiamento: la naturalità dell’essere quello che si è, l’accettazione della propria identità. Cosa non facile nemmeno per una donna. L’autenticità è ricercata, sofferta, vera forza rivoluzionaria, richiesta di rispetto per sé e per l’altro».

Come si immagina la manifestazione?
«Libera. Immagino tantissime anime che compongono questo enorme corteo, ognuno con la propria espressività, che chiede rispetto e non concessioni, diritti, leggi e arriveranno anche quelle».

Il movimento Lgbt è più pessimista e polemico anche con la Pollastrini.
«Io sono ottimista. Si sente a naso che si sta cambiando. Barbara Pollastrini basta guardarla in faccia per capirne la sensibilità. Ci sono degli andirivieni, è vero, però l’importante è non perdere la rotta e sapere che lì bisognerà arrivare: gli uomini e le donne che sono ora al governo lo sanno e sanno di cosa si sta parlando, bisogna stargli vicino».

Cosa pensa del Family Day?
«Al Family Day hanno partecipato uomini e donne che credono che la famiglia tradizionale sia il domani. Al Gay Pride ci saranno persone animate da una forte consapevolezza: hanno scoperto se stessi e vogliono essere rispettati per il loro essere. Non sono in contrapposizione. La famiglia ha un valore quando all’interno ci sono legami affettivi autentici che possono esserci anche tra persone dello stesso sesso. Solo su un punto non sono d’accordo con il Pride: il matrimonio. Non c’è nessun bisogno di perseguire un modello che anche nelle famiglie etero è in declino»..

Pubblicato il: 16.06.07
Modificato il: 16.06.07 alle ore 10.16  
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« Ultima modifica: Dicembre 20, 2011, 07:43:26 pm da Admin » Registrato
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