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Autore Discussione: Andrea Carugati. Davigo si scaglia contro i politici.  (Letto 2104 volte)
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« inserito:: Aprile 23, 2016, 12:20:37 pm »

Davigo si scaglia contro i politici.
Le parole del presidente Anm fanno infuriare la maggioranza. "Gli è scappata la frizione"

l'Huffington post | 
Di Andrea Carugati

Pubblicato: 22/04/2016 15:04 CEST Aggiornato: 8 minuti fa

La dura “sentenza” del presidente dell’Anm sui “politici che rubano più di prima ma non si vergognano più" scuote il mondo politico e in particolare la maggioranza di governo. Nella sua intervista al Corriere, Davigo spara a zero contro il governo Renzi che “fa le stesse cose” dei governi di centrodestra, ma “in modo mirato”, riuscendo comunque a “genuflettere” i magistrati. E dal Pd le reazioni non tardano ad arrivare e sono le più numerose. “Le parole di Davigo fanno paura ai magistrati. Cerca la rissa ma non la troverà”, commenta David Ermini, responsabile giustizia del partito. “I giudici parlino con sentenze noi rispettiamo il loro lavoro”.

I renziani sono in prima fila nel replicare al magistrato. Anna Ascani, giovane deputata, cita una canzone di De Gregori, “La storia”: “Poi ti dicono tutti sono uguali, tutti rubano alla stessa maniera. Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa”. Durissimo Andrea Romano: “Sembrerebbe che a Davigo sia scappata la frizione. La sua intervista è un po’ nostalgica, come se lui volesse tornare ad essere quello che è stato nel '92, quando ha svolto una funzione diversa da quella che svolge ora. L'Italia è cambiata nel frattempo e trovo molto grossolana l'idea che i politici rubino tutti alla stessa maniera: mi auguro che la prossima intervista di sia più equilibrata perchè oggi Davigo svolge un ruolo delicato e importante come presidente dell’Anm”.

Pier Luigi Castagnetti, cattolico democratico, della scuola del presidente Mattarella, parla di una aggressione populistica e gratuita a tutti i politici”. E si chiede: “Cosa c’è dietro?”. “Grave dipingere la magistratura come genuflessa: non è esattamente il migliore dei modi per difendere indipendenza e autonomia della magistratura”, dice la deputata dem Anna Rossomando, che ricorda le norme approvate su falso in bilancio, autoriciclaggio, reati ambientali. “Così fa torto a tutti protagonisti dell'attuale dibattito pubblico sulla giustizia, e in particolare anche a tutti quei magistrati che quotidianamente sono impegnati a presidio della legalità senza le luci della ribalta". “Ho profondo rispetto della magistratura e del suo lavoro ma anche in politica siamo in molti a cercare di combattere la corruzione e il malaffare”, scrive sul suo profilo Facebook il senatore Francesco Russo in una lettera aperta a Davigo. "Questa è una battaglia che accomuna e non divide la buona politica e la buona magistratura. Perché, diciamoci la verità, le mele marce ci sono in ciascuna realtà del nostro Paese. E fare di tutta l'erba un fascio significa svilire il nostro e il vostro lavoro alimentando la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Ma senza istituzioni credibili, come lei sa meglio di me, non c'è democrazia”.

Durissima la reazione di Ncd, l’altro partito di maggioranza. "Per Davigo i politici sono corrotti per definizione e bisognerebbe smascherarli con poliziotti in incognito con ruolo di agenti provocatori. E’ evidente che egli fa il presidente dell'Anm per essere il Savonarola che deve rivoltare l'Italia come un calzino", attacca Fabrizio Cicchitto, da sempre in prima linea contro le toghe. “E’ evidente che Davigo ritiene che il suo ruolo di presidente dell'Anm deve essere quello di alzare al massimo la tensione fra la magistratura e la politica in quanto tale per intercettare a favore della categoria il consenso derivante dal populismo e dall'antipolitica. Allora era quasi meglio Di Pietro che dopo 3 anni di Mani Pulite ha buttato giù la maschera, ha gettato la toga alle ortiche e si è fatto eleggere per gratitudine dai suoi amici del Pds al Mugello”.

Molto più soft le reazioni delle opposizioni, con l’eccezione di Forza Italia. Salvini ribadisce la stima per Davigo e si propone di incontrarlo per possibili “battaglie comuni”. “Ma da lui vorrei considerazioni più circostanziate. Io sono un politico, mi sono candidato la prima volta nel '93 e in 23 anni non ho mai rubato una lira né sono mai stato processato o indagato per aver rubato una lira". “Chi rappresenta i magistrati non può permettersi di dire 'i politici rubano e le maestre picchiano i bambini’. Ci sono politici che rubano e maestre che picchiano i bambini, ma altri no. Ci sono tantissimi giudici che fanno il loro lavoro e altri che non fanno una mazza dalla mattina alla sera”. Il M5s, con la deputata Giulia Di Vita, si schiera con il magistrato: “Ogni momento è giusto per dire le cose come stanno, e Davigo dice la verità”.

Anche tra le toghe l’uscita del presidente lascia più di una perplessità. "Non è il momento di alimentare un inutile scontro tra politica e magistratura", dice Luca Palamara, ex presidente dell’Anm. "Dobbiamo ribadire con forza il tema dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura e chiedere alla politica di essere messi nelle condizioni di poter lavorare, ma non dobbiamo cadere nella trappola del conflitto, che spesso ha tanti nostalgici e fa notizia".

Da - http://www.huffingtonpost.it/2016/04/22/davigo-anm-pd-maggioranza_n_9756952.html?1461330302&utm_hp_ref=italy
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