Gabriella Cerami
gabriella.cerami@huffingtonpost.itRaggi incontra Davide Casaleggio all'insaputa del Direttorio. E l'assemblea M5S non affronta il nodo leadership
Pubblicato: 18/04/2016 21:22 CEST Aggiornato: 18/04/2016 21:22 CEST
Da una parte il blitz di Virginia Raggi a Milano da Davide Casaleggio all'insaputa di tutti e dall'altra Luigi Di Maio che si muove sempre più da leader in pectore senza che ci sia stato un sondaggio in Rete per formalizzare il suo ruolo: nel Movimento 5 Stelle è tempo di malumori.
Intanto la trasferta a Milano della candidata 5Stelle a Roma è la dimostrazione che il ruolo di Davide Casaleggio non sarà puramente tecnico. Anzi, il figlio del co-fondatore del Movimento 5 Stelle, ora che il padre non c’è più, sarà non solo il “garante”, come viene definito, ma vigilerà anche sulla campagna elettorale in vista delle amministrative e assumerà scelte politiche. Tra queste, per cominciare, si occuperà dei nomi che andranno a comporre la Giunta comunale se la candidata grillina a Roma dovesse diventare sindaco. Infatti, durante la riunione durata un’ora nella sede della Casaleggio associati, l’erede dell’azienda e Raggi hanno fatto un giro di orizzonte sulle disponibilità raccolte in questo mese e sulle persone da contattare, anche perché la candidata grillina vorrebbe annunciare a breve la sua squadra per il Campidoglio.
Ciò che tuttavia ha creato non poca irritazione nel Direttorio e malumore tra i parlamentari romani, è il fatto che il colloquio sia stato fissato senza che nessuno lo sapesse e che la candidata lo ha comunicato loro solo quando l’appuntamento era già in agenda. Inoltre, a differenza della prima volta in cui ha varcato il portone della Casaleggio associati, questa volta Raggi era sola. All’incontro tra lei e Gianroberto Casaleggio avevano partecipato la deputata Roberta Lombardi, che dal primo momento si occupa della macchina elettorale, e c’erano anche i responsabili della comunicazione Ilaria Loquenzi e Rocco Casalino. Questa volta c’è stato un vero e proprio faccia a faccia. Al quale nessuno è stato invitato. Ai cronisti che hanno chiesto a Raggi se sia trattato di “una fuga in avanti”, lei ha risposto piuttosto irritata con un “andate a lavorare”.
Per provare a spegnere le polemiche all’interno del Movimento, tornata da Milano, Raggi si è recata a Montecitorio dove era in corso la riunione congiunta tra deputati e senatori del Movimento. Riunione durante la quale si è discusso della mozione di sfiducia al governo su Trivellopoli, del referendum sulle riforme costituzionale e dell’incontro di mercoledì con il presidente della Repubblica. Nessuna divagazione e neanche un tributo a Casaleggio, morto martedì scorso. Un modo anche per evitare l’esplosione del malcontento.
Malcontento che riguarda, per esempio, il doppio trauma dei senatori grillini: senza ruolo nel Movimento e con la prospettiva di non avere più una Camera nella quale sedere. Per questo adesso si giocano il tutto per tutto nel partito per avere voce in capitolo nelle decisioni che contano e di conseguenza avere più visibilità. Soprattutto chiedono di avere un rappresentante nel Direttorio, al momento composto da cinque deputati. Si tratta di un problema non ancora risolto, che divide e che pesa. C’è poi chi non ha gradito le dichiarazioni in cui il vicepresidente si dice pronto ad assumersi la responsabilità di essere il candidato premier e si muove già da leader in pectore. Non a caso viene sponsorizzato il suo tour europeo a Londra, a Parigi e a Berlino. Tour che in realtà Di Maio intraprenderà in quanto presidente del Comitato di vigilanza per la documentazione della Camera. E agli incontri istituzionali aggiungerà quelli da "leader del secondo partito italiano", come spiega Alessandro Di Battista. Ma a qualcuno del Movimento questa intraprendenza non va molto giù.
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http://www.huffingtonpost.it/2016/04/18/raggi-casaleggio-di-maio_n_9722014.html?ncid=fcbklnkithpmg00000001