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Autore Discussione: L'Aula del Senato come un blog, in diretta streaming.  (Letto 2244 volte)
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« inserito:: Aprile 21, 2016, 05:28:49 pm »

Mozione sfiducia Renzi: nasce la grande ammucchiata tra le urla a cinque stelle e mal di pancia azzurri

Pubblicato: 19/04/2016 21:17 CEST Aggiornato: 1 ora fa

L'Aula del Senato come un blog, in diretta streaming. Urla Vincenzo Santangelo, focoso senatore dell'M5S: "Le do un consiglio - dice rivolgendosi a Renzi - prenda i suoi quattro stracci e vada fuori, fuori". Finisce così, l'intervento urlato: "Vergognosi", "Siete bravi solo a riempire le vostre tasche", "non vi bastano tutte queste nefandezze per andare a casa?", "siete attaccati a quelle maledette poltrone". Due ore dopo, i senatori pentastellati voteranno la mozione di sfiducia al governo. Certo la loro, ma anche quella di Forza Italia, il partito del Condannato, così lo chiamavano, lo "Psiconano". La loro è ambientalista, contro petrolio, trivelle, petrolieri, e giustizialista. L'altra - quella di Forza Italia - è industrialista, pro-petrolio ma contro il governo, garantista come Berlusconi che chiamò la Guidi per poi esprimerle solidarietà.

L'Aula del Senato per parlare di tutto, tranne che di petrolio: "Qualcuno - dice un senatore di Forza Italia - ha avuto questa bella idea di una mozione di sfiducia per far vedere che siamo vivi e invece abbiamo fatto vedere che siamo morti. Renzi fa un discorso perfetto, da garantista, e noi votiamo coi pazzi". L'azzurro Marco Marin parla dei tutto, job act, dati di Pil, immigrazione. Poi, dimenticandosi che Berlusconi si è astenuto domenica, ha scandito: "Lei, presidente Renzi, ha sottovalutato i 15 milioni che hanno votato al referendum". Due ore dopo, gli azzurri voteranno la mozione di sfiducia al governo. Certo, la loro, generica, ma anche quella giustizialista e ambientalista dei Cinque Stelle. Solo qualche tempo fa Berlusconi diceva: "Grillo è come Hitler, ripete molte parole d’ordine di Adolf Hitler. Non è un’esagerazione polemica, era una constatazione tecnica".

Mozioni - di "Psiconano" e "Hitler" - votate entrambe anche da quelli della Lega che, come noto, non ci va tanto per il sottile, nelle pratiche e nelle parole. Urla pure il leghista Stefano Candiani: "Basta, non possiamo essere governati da gente corrotta. In altri tempi voi di sinistra vi sareste schifati: siete pieni di rinviati a giudizio e intrallazzatori, vergognatevi".

A Palazzo Madama nasce l'ammucchiata, TTR, tutti contro Renzi. Per la prima volta tutte le opposizioni si uniscono non sulla base di un programma e non sulla base di un fatto specifico - il caso trivelle e il caso Guidi - ma sul fatto di essere "contro". Oggi e al referendum di ottobre, madre di tutte le battaglie. Il capogruppo di Forza Italia Paolo Romani, un moderato che non ha condiviso né la mozione di sfiducia né il voto a quella grillina, lascia la dichiarazione di voto a Gasparri: "Vedo che il marchese del Grillo si è ritirato nei Palazzi. Noi qui... Gli votiamo la sfiducia. Ha portato numeri falsi in Parlamento, su tutto, economia, immigrazioni, lavoro. Questo bugiardo provocatore di Renzi dice solo bugie: la riforma del lavoro che creava lavoro la fece Marco Biagi, non lui. Dovrebbe avere rispetto per i morti se non per i vivi". Un senatore azzurro si sfoga: "Renzi dovrebbe ringraziare le nostre miserie per aver avuto questo palcoscenico. Dopo 20 anni in cui abbiamo detto che il collante dei nostri avversari era l'anti-berlusconismo, abbiamo votato con Grillo in nome dell'anti-renzismo. Facciamo semplicemente pena".

A un certo punto in parecchi si avvicinano a Mario Mauro, ex ministro della Difesa del governo Letta. Ha appena detto: "Lei, presidente, in questo momento non ha avversari politici nel paese. Il suo problema non è la spallata. È la realtà, con i suoi dati sull'economia, sull'immigrazione, i rapporti con l'Europa". Sussurrano a Mauro: "Hai ragione tu. Qua manca un'opposizione logica al governo, un disegno che non sia uno sfogo".

Già, lo sfogo. Sinistra Italia vota entrambe le mozioni. Giovanni Barozzino, di fatto, non parla né dell'una né dell'altra. Parla contro: "Lei, presidente, non merita alcun tipo di fiducia, ha distrutto il lavoro, è un fenomeno da bar dello Sport. Lei avrà sempre la nostra sfiducia". A un certo punto dell'intervento di Vito Petrocelli (M5S), un passaggio verità: "Voi siete il governo delle lobby, come lo erano i precedenti. Ve lo ricordate Romani quando da ministro diceva, a proposito di trivelle: che volete che stiamo facendo, solo quattro buchi per terra". Oggi tutti assieme contro Renzi. A regalargli, dopo il referendum di domenica, un nuovo set e una nuova vittoria.

DA - http://www.huffingtonpost.it/2016/04/19/mozione-sfiducia-renzi_n_9731416.html?1461093442&utm_hp_ref=italy
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