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Autore Discussione: DRAGHI: "Forze dell'economia globale cospirano per tenere bassa l'inflazione"  (Letto 1656 volte)
Arlecchino
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« inserito:: Febbraio 04, 2016, 04:56:09 pm »

Draghi: "Forze dell'economia globale cospirano per tenere bassa l'inflazione"
Il governatore della Bce cita i corsi ai minimi di petrolio e materie energetiche e le dinamiche demografiche.
La nuova promessa ai mercati: "Non ci arrenderemo davanti a questa situazione"

04 febbraio 2016

MILANO - Nell'economia globale esistono diverse "forze che cospirano per tenere bassa l'inflazione", che possono "rallentare il ritorno dell'inflazione ai nostri valori obiettivo". E' quanto ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, che ha come mandato il raggiungimento di una dinamica dei prezzi vicina al +2%, mentre il dato dell'Eurozona è da prefisso telefonico: l'inflazione si è attestata allo 0,4% a gennaio, pur risalendo dal +0,2% medio del 2015. E non è un caso che proprio il bollettino della Bce, pubblicato oggi, indichi la possibilità che l'inflazione giri in negativo nei prossimi mesi, mentre la ripresa dell'Eurozona prosegue grazie ai consumi privati, ma frena l'export.

Anche per queste ragioni, d'altra parte, la Bce si prepara ad iniettere nuove misure di supporto all'economia e ai mercati finanziari: dopo la conferenza stampa di inizio anno, gli analisti si aspettano in maniera pressoché unanime nuovi stimoli da Francoforte. Citando, in una conferenza a Francoforte, temi come l'indebolimento ciclico di petrolio e materie prime e i cambiamenti demografici, Draghi ha spiegato: "Queste forze possono rallentare il ritorno dell'inflazione ai nostri valori obiettivo. Ma non ci sono motivi per i quali dovrebbero portare ad una inflazione permanentemente più bassa".

"Quello che conta è che le banche centrali agiscano nell'ambito dei loro mandati per attuarli. Nell'area euro, questo può creare sfide diverse da quelle poste in altre giurisdizioni. Ma queste sfide possono essere mitigate - ha concluso Draghi -. E non giustificano l'inazione". A spingere perché la Bce faccia di più si è aggiunta anche la Banca centrale del Giappone (BoJ), che ha tagliato i tassi sui depositi in negativo a sorpresa: ora le banche giapponesi pagano la BoJ per tenere depositata liquidità supplementare presso l'istituto centrale, in un quadro che dovrebbe favorire la messa in circolo del denaro. Si tratta di una via che la Bce ha preso già da tempo, ma l'atteggiamento accomodante della omologa istituzione nipponica lascia presagire che Draghi non potrà fare a meno di metter di nuovo mano ai cordoni della borsa.

"Non ci Possono essere dubbi sul fatto che, se decidessimo di adottare politiche ancora più accomodanti, il rischio di effetti collaterali non ci fermerebbe", ha rimarcato infatti Draghi, che ha tenuto una lettura sulla necessità d'intervento contro la deflazione in un evento organizzato dalla Bundesbank, il nido dei 'corvi' guidati dal governatore tedesco Jens Weidmann che durante tutto il mandato del governatore italiano hanno cercato di frenare le politiche espansive della Bce. "Abbiamo sempre in mente la necessità di limitare le distorsioni causate dalle nostre politiche - ha sottolineato Draghi -. Ma la priorità è l'obiettivo di stabilità dei prezzi. E' questo il significato del principio della dominanza monetaria che è iscritto nei trattati e che rende credibile la politica monetaria".

Draghi è tornato a battere anche un tasto caro al Tesoro italiano, che spinge per la definizione di una garanzia comune sui depositi bancari dell'area euro, come parte fondante dell'Unione bancaria. Per Draghi, nell'eurozona "manca ancora un accordo sul terzo pilastro dell'Unione bancaria, la garanzia sui depositi, che è un elemento fondamentale per una vera moneta unica. Per questo, la proposta della Commissione per creare uno schema di garanzia europea dei depositi è la benvenuta. Da un lato - ha sottolineato - definisce l'obiettivo ambizioso di creare un vero sistema europeo di tutela dei correntisti", il che "favorisce la nascita di un mercato interno dei depositi nel quale la disponibilità degli stessi è garantita a prescindere dalla giurisdizione con un livello di fiducia nei depositi uguale dappertutto". D'altra parte, la proposta di Bruxelles "è realistica e offre una serie di garanzie contro il 'moral hazard' così che la condivisione dei rischi non diventi una distribuzione dei rischi".

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04 febbraio 2016

Da -http://www.repubblica.it/economia/2016/02/04/news/draghi_inflazione_ripresa_economica-132687338/?ref=nl-Ultimo-minuto-ore-13_04-02-2016
« Ultima modifica: Gennaio 09, 2017, 06:10:35 pm da Arlecchino » Registrato
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