2007-10-27 20:53
MERKEL ATTACCA SPD: ANDATE TROPPO A SINISTRA
BERLINO - La cancelliera Angela Merkel (Cdu) ha preso le distanze dall'alleato di coalizione Spd e dal nuovo corso del presidente rieletto Kurt Beck, liquidando il dibattito congressuale degli alleati di governo come un desiderio di socialismo.
"Noi non abbiamo bisogno di ripensare il socialismo come fanno i socialdemocratici. Ai tempi della Ddr di socialismo ne abbiamo avuto abbastanza" ha detto Merkel, che è cresciuta nella Germania ex comunista ed ha preso parte al movimento dissidente fino alla caduta del Muro e alla scomparsa della Germania est. "Il socialismo, sia esso democratico o non democratico, in Germania non ha niente da cercare" ha criticato anche il segretario generale della Cdu, Ronald Pofalla. Critiche a Merkel ed al suo partito non sono mancate ad Amburgo, dove oltre 500 delegati sono riuniti fino a domani per preparare il nuovo programma della Spd, anche in vista delle prossime regionali e delle elezioni politiche del 2009.
Il presidente del partito Beck, che ieri nel suo intervento prima della rielezione ha attaccato con asprezza il partner di governo, ha detto che Cdu e Csu fanno finta di avere interessi sociali, mentre in verità seguitano a perseguire obiettivi neoliberali. Il segretario generale della Spd, Hubertus Heil, ha definito da parte sua "parole sciocche" il rimprovero di Angela Merkel (Cdu). "La cancelliera e presidente della Cdu negli ultimi mesi ha permesso alla Cdu di dare di sé una colorita immagine di arbitrarietà - ha detto Heil alla tv tedesca N-Tv in una pausa del congresso - e per questo non posso capire queste parole sciocche della signora Merkel in tema di socialismo". Secondo Heil le parole della cancelliera non hanno nulla a che fare con la realtà, la Spd è un partito moderno.
Per la Grande Coalizione tra Cdu-Csu e Spd, che per la mancanza di altra maggioranza possibile deve restare al governo in Germania per altri due anni, lo scambio di invettive di questi giorni, anche se più vivace del solito, non sembra comunque rappresentare un pericolo vero. Beck ha ribadito il suo interesse a portare avanti la coalizione, e i litigi che sono emersi oggi nel dibattito del congresso nazionale Spd a Amburgo, confermano la presenza di varie posizioni anche tra i socialdemocratici.
Alla fine della odierna giornata di lavori il congresso ha autorizzato, seppure con riserva, la parziale privatizzazione delle ferrovie sulla quale ora saranno aperte le trattative in seno al governo. La Spd inoltre si è schierata oggi a favore di una radicale trasformazione della politica energetica per aiutare la lotta al cambiamento del clima, e a tal fine è pronta anche a parlare di un limite di velocità sulle autostrade tedesche, un tema finora sempre evitato. Per ridurre i gas a effetto serra in Germania del 40% entro il 2020 bisognerà ridurre il consumo di elettricità entro quella data dell'11% attraverso risparmi, si legge in una mozione presentata al congresso del partito Amburgo e approvata all'unanimità. Contemporaneamente dovrà essere aumentata del 14% la quota di energia rinnovabile e del 20% quella dei biocarburanti. Nella mozione approvata oggi la base Spd conferma peraltro la decisione di rinunciare alle centrali nucleari.
Gli impianti più vecchi devono essere spenti prima possibile e la quantità di elettricità da essi prodotta dovrà essere trasferita agli impianti più moderni. L'assemblea si è anche espressa a favore della tassazione delle automobili in base alle emissioni nocive.
gaetano.stellacci@ansa.it da ansa.it