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Autore Discussione: Alessandro Barbera. Il premier Renzi rilancia sul fisco, domani il via a sei...  (Letto 1839 volte)
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« inserito:: Giugno 25, 2015, 07:46:21 pm »

Il premier Renzi rilancia sul fisco, domani il via a sei decreti
Rinvio sulla riscossione, stop all’Imu sui macchinari.
Sanabili i mancati pagamenti dell’Iva fino a 150 mila euro

LAPRESSE
22/06/2015
Alessandro Barbera

Roma
La vicenda era diventata parecchio imbarazzante. Capitava che le aziende rifacessero gli spogliatoi ai dipendenti, presentassero i documenti in Comune, e si ritrovassero con la richiesta di pagare più Imu per via di qualche macchinario ancorato al pavimento. L’avevano ribattezzato il pasticcio degli «imbullonati», una follia burocratica al punto da costringere Renzi a bollarla come «una cosa che non sta in cielo né in terra». La soluzione - raccontano a Palazzo Chigi - sarà in uno dei sei decreti fiscali che il governo approverà domani. I macchinari non potranno più in alcun modo essere trattati alla stregua di capannoni.

Riforma delle sanzioni penali e amministrative, dei giochi, semplificazione del contenzioso, reddito d’impresa, evasione, catasto. I tecnici del governo e del Tesoro coordinati dall’economista Tommaso Nannicini stanno riguardando articolo per articolo il pacchetto che applica la delega fiscale concessa dal Parlamento più di un anno fa. Non c’è tutto quel che era stato promesso - manca la riforma della riscossione - ma è pur vero che di una riforma complessiva del sistema fiscale si parla, senza risultati, sin dall’ultimo governo Berlusconi. Poiché il pacchetto necessita ancora di un parere (non vincolante) del Parlamento entro settembre, e poiché la scadenza attraverserà la pausa di agosto delle Camere, a Palazzo Chigi c’è chi ha ipotizzato un nuovo rinvio. Fonti di governo confermano invece le intenzioni di Renzi: «martedì si chiude». 

Lo scorso Natale una norma che fissava la non punibilità in sede penale delle imposte evase oltre il tre per cento costrinse Renzi a fermare tutto e a ritirare la riforma delle sanzioni. Negli ambienti della magistratura si convinsero che la norma fosse stata scritta sotto dettatura da Berlusconi, allora legato a Renzi dal patto del Nazareno. In realtà interessava migliaia di aziende, spesso costrette a costosi processi penali per fatti che si rivelano al massimo di elusione. La soglia non ci sarà più, anche se a Palazzo Chigi ancora non hanno deciso se lasciare le cose come stanno o proporre una soluzione diversa. In ogni caso salirà da 50 a 150mila euro il limite sotto il quale il mancato versamento Iva sarà sanabile con una multa e non farà scattare il procedimento penale. 

La più attesa delle riforme, quella del catasto, è solo all’inizio. Uno dei sei decreti fisserà i principi per l’applicazione delle rendite, ma perché scattino gli aumenti (o le riduzioni) delle imposte dovute sulla casa bisognerà aspettare la concreta applicazione di ciascun Comune. In ogni caso cambierà tutto, soprattutto per chi vive nei centri storici: si pagherà in base alle dimensioni reali dell’appartamento, il pregio della zona e così via. Sulla riscossione ci dovrebbe essere solo una norma di principio che concede ad Equitalia «maggiore flessibilità operativa» e dunque i margini per una autoriforma. 
Twitter @alexbarbera 

Da - http://www.lastampa.it/2015/06/22/italia/politica/il-premier-renzi-rilancia-sul-fisco-mercoled-il-via-a-sei-decreti-O2REOS66vVA5qxEIsi3yVP/pagina.html
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