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Autore Discussione: Processo Calipari, Lozano prosciolto "C'è un difetto di giurisdizione"  (Letto 2521 volte)
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« inserito:: Ottobre 26, 2007, 04:11:59 pm »

CRONACA

La corte ha accolto la tesi della difesa, che poggia sull'adesione dell'Italia a una risoluzione Onu secondo la quale il personale in Iraq è sotto la giurisdizione dello Stato di invio

Processo Calipari, Lozano prosciolto "C'è un difetto di giurisdizione"

Dura reazione della vedova del funzionario: "Ucciso una seconda volta in nome del popolo italiano"

Delusa Giuliana Sgrena: "Ha vinto l'arroganza americana che non voleva questo processo"

 
ROMA - La terza corte d'assise di Roma ha dichiarato il difetto di giurisdizione e disposto il non luogo a procedere per Mario Lozano, l'ex soldato Usa che il 4 marzo 2005 uccise Nicola Calipari a Bagdad, ferendo anche la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena. La decisione è stata presa dal collegio presieduto da Angelo Gargani dopo una camera di consiglio durata più di due ore.

Duro il commento della vedova del funzionaro, Rosa Villecco Calipari, attualmente eletta al Senato nelle file dell'Ulivo. "Hanno ucciso Nicola per la seconda
volta, e stavolta in nome del popolo italiano", ha detto dopo il pronunciamento dei giudici. "La Corte - ha aggiunto - ha dovuto decidere sulla qualificazione del delitto politico senza conoscere gli atti. La sovranità del nostro Stato si ferma davanti alla discrezionalità di un cittadino straniero che decide di non mettere piede in territorio italiano".

Amaro anche il giudizio di Giuliana Sgrena: "Ha vinto l'arroganza americana che non voleva questo processo". "E' una decisione incredibile e inconcepibile - ha proseguito la giornalista - non si vuole fare giustizia per Calipari, celebrato come un eroe quando è tornato in Italia in una bara. Ma l'Italia non vuole capire cosa sia successo. A Lozano non ho nulla da dire - ha concluso Sgrena - vorrei conoscere la verità e solo lui poteva dircela. L'Italia ha perso la sua sovranità".

Il pronunciamento della Corte ha posto fine al procedimento contro Lozano, mai comparso davanti all'autorità giudiziaria italiana, per omicidio volontario. La Corte di assise ha accolto infatti l'eccezione sollevata dall'avvocato Alberto Biffani, difensore dell'imputato, il quale rivendicava la carenza di giurisdizione dell'Italia a processare l'ex soldato che il 4 marzo 2005, sulla Irish Route, fece fuoco sulla Toyota che stava conducendo all'aeroporto Nicola Calipari, Giuliana Sgrena e l'agente del Sismi Andrea Carpani.

Il difetto di giurisdizione, secondo l'argomentazione della difesa accolta dalla corte, nasce dal fatto che l'Italia ha a suo tempo aderito ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza secondo la quale tutto il personale della coalizione che opera in Iraq è sottoposto alla giurisdizione dello Stato di invio.

(25 ottobre 2007)

da repubblica.it
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