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Autore Discussione: IL VERTICE DI BRISBANE - G20: «Crescita del 2,1% entro il 2018»  (Letto 1974 volte)
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« inserito:: Novembre 16, 2014, 06:02:03 pm »

IL VERTICE DI BRISBANE

G20: «Crescita del 2,1% entro il 2018»
Gelo sull’Ucraina, Putin va via prima
Renzi: «L’Ue faccia tesoro delle raccomandazioni». E invita il presidente russo per l’Expo

Di Redazione Online

L’obiettivo del G20 è di giungere ad una crescita del 2,1% entro il 2018. È quanto si legge nelle conclusioni del Vertice di Brisbane. Un obiettivo leggermente superiore rispetto al 2% prospettato finora. Le misure promesse dai 20 Paesi più potenti del mondo per rilanciare l’attività economica «faranno crescere di oltre 2mila miliardi di dollari» il Pil mondiale e «creeranno milioni di posti di lavoro», promettono i leader. Il presidente russo Vladimir Putin ha lasciato il G20 prima della conclusione finale del vertice, adducendo la motivazione che il viaggio sarebbe stato lungo e che aveva bisogno di un po’ di sonno. A Brisbane ha raccolto aspre critiche per la gestione della crisi ucraina. «Se la Russia continuerà a violare lo spirito dell’accordo di Minsk, che Putin stesso ha accettato, il suo isolamento continuerà» ha detto il presidente americano Barack Obama.

Al G20 di Brisbane «Il tema della crescita è stato ripreso praticamente da tutti, non abbiamo sofferto di mancanza di compagnia», a cominciare da Obama e Cameron, ha commentato a caldo il premier italiano Matteo Renzi in una intervista esclusiva a SkyTg24, auspicando che l’Ue, al Vertice di metà dicembre, faccia «tesoro di questa raccomandazione». Capiremo «se la nave Europa si sta pian piano spostando dall’austerità e il rigore verso la crescita», ha aggiunto Renzi. Nel clima di gelo tra l’Occidente e Putin, il premier italiano ha auspicato un dialogo nello «spirito di Milano» del recente incontro Asem per «tentare di trovare una soluzione» alla crisi ucraina. «Tenendo conto dell’importanza dei nostri rapporti, sono molto grato di questa possibilità di incontrarla a margine del G20», gli ha risposto sorridente Putin, che ha anche accettato l’invito del premier italiano a visitare l’Expo 2015 a Milano.

La crisi Ucraina, Occidente contro Putin
Più in dettaglio, Obama ha spiegato che «la Russia ha l’opportunità di prendere una strada diversa per risolvere la crisi in Ucraina nel rispetto della sovranità e del diritto internazionale. Se lo farà - ha aggiunto - io sarò il primo a eliminare le sanzioni che obiettivamente hanno un effetto devastante su economia russa. Se continuerà a violare il diritto e gli accordi di Minsk allora continuerà anche l’isolamento della Russia». Sul tema è intervenuto anche il premier britannico David Cameron: «Durante il summit è arrivato un messaggio molto chiaro dall’Europa e dagli Usa alla Russia sul modo nel quale noi intendiamo affrontare la crisi di Kiev nei prossimi mesi e nei prossimi anni».

Lotta ai paradisi fiscali
Diversi i fronti su cui il G20 esprime il suo impegno al termine del vertice australiano. I leader incoraggiano i progressi nella lotta contro i paradisi fiscali, l’evasione fiscale e la cosiddetta «ottimizzazione fiscale», cioè le agevolazioni offerte da alcuni Paesi per attirare le grandi aziende, si legge nelle conclusioni finali.


«Azione forte contro i cambiamenti climatici»
Anche il cambiamento climatico entra nell’agenda di Brisbane. «Sosteniamo un’azione forte ed efficace - si legge nelle conclusioni del vertice -. Ribadiamo il nostro sostegno alla mobilitazione di risorse finanziarie per l’adattamento dei Paesi vittime dei cambiamenti climatici, come il Fondo verde» delle Nazioni Unite destinato ad aiutare i paesi vulnerabili.

Impegni contro Ebola
Dai leader del G20 è arrivata pure la promessa di impegnarsi a sradicare il virus dell’Ebola. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, che ha partecipato al vertice, ha sottolineato «la necessità di rafforzare la risposta internazionale» per contenere l’epidemia di febbre emorragica. «La questione della solidarietà internazionale non è solo una questione di carità», ha aggiunto il ministro del Togo di Azione Sociale, Dede Ahoefa Ekoue’. «Ebola ha un impatto sulle economie nazionali, le economie regionali e quindi anche a livello globale».

Siria e Isis
A margine del G20, Obama ha parlato della strategia anti-Isis. In particolare, ha detto, Bashar al Assad «non ha nessuna legittimità» in Siria, allearsi con lui indebolirebbe la colazione che lotta contro l’Isis e spingerebbe i siriani sunniti a sostenere i jihadisti.

Il premier italiano e le manifestazioni
Renzi a Skytg24 ha parlato anche di Italia. Rispondendo a una domanda sulle recenti manifestazioni, il premier ha spiegato che «è finito il tempo in cui bastava una manifestazione per mettere in crisi il governo. Rispetto la piazza ma anche la stragrande maggioranza degli italiani che vuole che l’Italia torni ad esser ciò che deve essere, leader e non fanalino di coda in Europa». «La realtà è più forte dei pregiudizi - ha sottolineato il capo del governo -, la verità di quello che noi siamo in grado di fare è più forte delle previsioni negative, la realtà convincerà anche i più scettici ad arrendersi».

16 novembre 2014 | 08:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da - http://www.corriere.it/politica/14_novembre_16/renzi-g20-piu-attento-a-crescita-crisi-ucraina-putin-va-via-anticipo-ba2d2898-6d59-11e4-a925-1745c90ecb18.shtml
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