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Autore Discussione: Mediobanca: “Supportare sforzi, critiche non costruttive”  (Letto 1871 volte)
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« inserito:: Ottobre 30, 2014, 11:57:09 am »

Governo Renzi, Mediobanca: “Supportare sforzi, critiche non costruttive”
Piazzetta Cuccia "disponibile ad aiutare il Monte dei Paschi di Siena a risolvere il problema della carenza patrimoniale"


Di F. Q. | 28 ottobre 2014

“Gli sforzi che questo governo sta facendo per rendere più competitivo il sistema Italia vanno supportati e accompagnati e non prevalentemente criticati. Con le critiche non si costruisce un sistema più competitivo”. E’ questo il pensiero sul governo Renzi dell’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, che pure è talmente fiducioso nell’operato dell’esecutivo da essere fresco di trasferimento a Londra. Esattamente un anno fa, quando Matteo Renzi era candidato alla segreteria del Pd, Nagel aveva già lasciato intendere di avere un giudizio positivo del sindaco di Firenze, rispondendo di essere per “quelli che fanno” alla richiesta di una conferma delle voci che lo indicavano come un simpatizzante di Renzi mentre la moglie Roberta Furcolo stava al fianco di Mario Monti.

Quanto agli affari, l’ad di Mediobanca fa sapere che il suo istituto contribuirebbe volentieri ad aiutare il Monte dei Paschi di Siena a risolvere il problema della carenza patrimoniale cui deve essere posto rimedio dopo l’esito degli stress test della Bce. “Come banca d’affari siamo coinvolti in una delle due situazioni (Mediobanca è global coordinator e bookrunner del programmato aumento di capitale di Banca Carige, ndr) Qualora si trovassero delle opportunità per far fronte allo shortfall (deficit, ndr) dell’altra banca (Mps, assistita da Citigroup e Ubs, ndr), cui siamo vicini e con la quale collaboriamo molto bene, – ha detto Nagel – ci farebbe piacere contribuire a risolvere questo tema di shortfall. Vedremo nelle prossime settimane, perché questi risultati vanno letti con attenzione e, dopo una prima reazione positiva, credo che nelle prossime settimane il tema dello stress test verrà in qualche modo superato e si tornerà a lavorare sulla base degli indici patrimoniali reali delle banche”. Nessun accenno, invece, alla richiesta di risarcimento da 286 milioni di euro che la Fondazione Montepaschi ha formulato nei confronti di Piazzetta Cuccia proprio per un intervento di soccorso, cioè il finanziamento concesso all’ente senese nel 2011 sul quale, secondo la Fondazione, gravano responsabilità extracontrattuali.

Nessun interesse, in ogni caso, a partecipare da protagonista alla nuova tornata di fusioni e acquisizioni attesa per il settore bancario per la quale Mediobanca si candida invece al suo ruolo di sempre, quello di consulente. “Non siamo interessati al M&A. Noi pensiamo di operare come banca d’affari, in un processo che porterà sicuramente a rafforzamenti patrimoniali e a consolidamenti, magari non nell’immediato. Nei prossimi 18 mesi vedremo secondo me dei consolidamenti intra-market prima e solo successivamente si potrà vedere un consolidamento tra mercati differenti dell’euro”. Del resto “noi abbiamo intrapreso una strada di forte innovazione nel modello di retail e un’acquisizione o un matrimonio tra CheBanca! e una realtà molto diversa non avrebbe senso”. Non è esclusa, però, l’acquisizione di “piccoli asset specifici per Compass o CheBanca! se possono accelerarne le strategie. Ma non sarebbe una buona idea per Mediobanca comprare una normale banca retail”.



Per quanto riguarda invece lo smantellamento dei salotti con il piano di dismissioni che è servito a far chiudere lo scorso esercizio in utile e che per questo esercizio dovrebbe portare incassi tra 200 e 400 milioni di euro, Mediobanca porterà a termine la cessione delle residue quote in Telecom Italia entro il prossimo 30 giugno. “Parliamo – ha detto Nagel – di una partecipazione che è oggi all’interno di una holding, il cui scioglimento è subordinato al placet di alcune autorità, quindi in realtà non è un asset disponibile immediatamente per la vendita. Crediamo che lo sarà durante il corso di questo esercizio, dunque riteniamo che entro il 30 giugno si potrà perfezionare”.  Tempi più lunghi per le Generali (“abbiamo sempre parlato dell’ultimo anno di piano”) mentre per il 6,2% dell’editrice del Corriere della Sera, Rcs, “dipende dai prezzi e dai mercati”.

Tra luglio e settembre Mediobanca ha registrato ricavi per 525 milioni (+25%), con utili in calo di 11 milioni a 160 milioni. Vincent Bolloré, secondo azionista di Piazzetta Cuccia fresco di ingresso nell’azionariato di Telecom Italia, si è detto “molto soddisfatto dei risultati della banca. Siamo qui per il lungo termine. Siamo molto felici della squadra di manager e molto contenti del ruolo di Mediobanca in Italia che è un Paese magnifico”. Il raider bretone è arrivato in Piazzetta Cuccia per per accompagnare la figlia Marie di 26 anni, che entra formalmente nel board di Piazzetta Cuccia in rappresentanza della famiglia. “Sono venuto a presentare mia figlia. E’ la settima generazione della famiglia, è la mia sola figlia, ne sono molto orgoglioso”, ha spiegato uscendo poco dopo dalla banca a braccetto con Nagel. Marie Bollorè è invece entrata nella sala dell’assemblea accompagnata dall’imprenditore franco-tunisino Tarak Ben Ammar.
di F. Q. | 28 ottobre 2014

DA - http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/28/governo-renzi-mediobanca-supportare-sforzi-critiche-non-costruttive/1175242/
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