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Autore Discussione: A notte fonda Berlusconi e Putin cenano a quattr'occhi.  (Letto 3207 volte)
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« inserito:: Ottobre 19, 2014, 05:12:59 pm »

A notte fonda Berlusconi e Putin cenano a quattr'occhi.
Poi Silvio si offre come mediatore...

Pubblicato: 17/10/2014 20:12 CEST Aggiornato: 17/10/2014 20:13 CEST

A notte fonda, appare un lato oscuro del Nazareno. L’amicizia di Silvio Berlusconi con Putin.
Due ore di cena, a quattr’occhi, nel corso della quale Silvio Berlusconi si dice d’accordo su tutta la linea con Putin. E si offre come mediatore, prima del vertice di Milano,

All’una di notte il “caro Vladimir” varca la soglia della via di Via Rovani. Camicia bianca senza giacca, volto leggermente sudato, andatura dispotica. Dalle macchine escono gorilla che portano pacchi di regali. Silvio Berlusconi lo accoglie come un amico. In un clima serio, per niente scherzoso. Qualche settimana fa Putin si fece fotografare nel corridoio di palazzo Grazioli mentre tirava la palla a Dudù. Giovedì sera non ci sono né Dudù, né Francesca né lo stato maggiore di Forza Italia. Staff ristretti, col potente Valentino Valentini, da sempre l’uomo che si occupa del dossier russo e Deborah Bergamini, portavoce e grande esperta di politica estera. I figli di Berlusconi, al gran completo, arrivano solo per un saluto e un prosecco. Poi vanno via.

La cena è riservatissima. Berlusconi e Putin faccia a faccia, con al fianco l’interprete e Valentino Valentini. Mentre il profumo del tartufo si spande nella stanza, per due ore Putin rivendica la linea dura. Il menù prevede tagliolini al tartufo, uova al tartufo, torta di mele e tiramisù. Alla fine, vodka, come se piovesse. Il presidente russo è fermo sulle sue posizioni, quelle che creeranno tensione nel vertice di Milano. La soluzione della crisi in Ucraina, secondo Putin, parte innanzitutto dal rispetto del cessate il fuoco, poi dall'attuazione degli accordi di Minsk, dallo svolgimento di libere elezioni anche nei territori separatisti. Ma anche dalla risoluzione del contenzioso che riguarda gli arretrati e il pagamento corrente delle forniture di gas. Proprio la questione del gas è la maggiore preoccupazione di Berlusconi: “Dopo la guerra fredda – ripete – rischiamo la guerra gelata”. È questa la frase che, raccontano fonti informate, ha trasferito nel corso dei vari incontri, a Matteo Renzi. Così come ha trasferito la sua contrarietà alle sanzioni che hanno un impatto negativo sull’economia italiana, penalizzando le esportazioni di manifatturiero.

Putin che non vuole arretrare. Berlusconi che vorrebbe avanzare, nelle vesti del mediatore dialogante, che riconosce le ragioni di Mosca. Convinto di poter mettere utilmente a disposizione la sua esperienza e i suoi contatti diretti. Per questo chiederà ancora una volta all’Italia di riconsiderare la posizione dell’Unione europea sulle sanzioni che hanno colpito la Russia. Qualche giorno fa ne ha parlato anche con un lungo colloquio con Erdogan.

Sono le tre e mezzo di notte quando l’amico Vladimir esce da Via Rovani. Sull’uscio Berlusconi saluta, concedendosi così ai fotografi. E consentendo di far immortalare quella che per lui è l’esibizione di una prova di forza. Ancor di più alla luce del drammatico vertice di venerdì, segnato da un negoziato durissimo di Putin. C’è anche questo lato oscuro nel Nazareno, l’amicizia e la profonda sintonia con Putin.

Ostentato, peraltro, nel giorno in cui la Corte d’Appello di Milano ha reso note le motivazioni dell’assoluzione su Ruby, spiegando che ad Arcore la prostituzione c’era. Ma che, semplicemente, Berlusconi non era al corrente dell’età di Ruby. Tutto il passato che ritorna, per una notte.

Da - http://www.huffingtonpost.it/2014/10/17/silvio-berlusconi-putin_n_6004660.html?1413569541&utm_hp_ref=italy
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« Risposta #1 inserito:: Ottobre 30, 2014, 12:16:19 pm »

Allarme Nato: "26 caccia russi intercettati nei cieli Ue.
Rischi per voli civili". Enav: "Non in Italia"

Rilevato un "insolito" aumento di attività di aerei militari sul Mar Nero, Mar Baltico e Mare del Nord. In risposta a Mosca si sono mosse squadre da Norvegia, Regno Unito, Portogallo, Germania e Turchia. Ente di assistenza al Volo: "Le manovre non interessano il nostro spazio aereo"

29 ottobre 2014
   
BRUXELLES - La Nato lancia un'allerta: negli ultimi due giorni è stato rilevato un "insolito" aumento di attività di aerei militari russi sul Mar Nero, Mar Baltico e Mare del Nord. Lo riferisce il portavoce dell'Alleanza, Jay Janzen, aggiungendo che le manovre nello spazio aereo internazionale sono state condotte da quattro gruppi composti da bombardieri strategici Tu-95 Bear H, caccia MiG-31 e altri tipi di aerei da guerra russi. In risposta a questa attività, fa sapere la Nato, sono intervenuti caccia partiti da Norvegia, Regno Unito, Portogallo, Germania e Turchia. Sono intervenuti inoltre jet della Danimarca e aerei di Finlandia e Svezia, che non sono membri della Nato.

In tutto i voli militari russi intercettati sarebbero 26. Non sono stati registrati incidenti ma si tratta di attività aeree di proporzioni "inusuali", spiega la Nato, aggiungendo che ancora a metà pomeriggio di oggi stava tracciando alcuni velivoli russi. Secondo l'Alleanza "rappresentano un rischio per l'aviazione civile, perché non hanno piani di volo o non usano trasponder, quindi il controllo aereo civile non può vederli né assicurare che non interferiscano con i voli civili". Le manovre degli aerei russi "sono attività che non interessano lo spazio aereo italiano" rende noto l'Enav, aggiungendo che "non c'è un'allerta" in Italia.

Il portavoce del comando operativo delle forze armate della Norvegia, Brynjar Stordal, spiega che gli F-16 norvegesi hanno intercettato una formazione di bombardieri Bear e aerei cisterne a ovest della Norvegia. I tanker si sono poi diretti verso nord, mentre i bombardieri hanno continuato a volare in direzione sud verso lo spazio aereo internazionale che si trova a ovest di Spagna e Portogallo. "Abbiamo diversi di questi incidenti, circa 40 all'anno", ha detto Stordal, aggiungendo che "ciò che distingue questa da alcune altre missioni già viste da parte russa è che la formazione era un po' più grande di quella che vediamo di solito e che sono andati un po' più a sud di quanto fanno solitamente".

All'avvicinarsi degli F-16 portoghesi di otto apparecchi russi in formazione sull'Atlantico, sei hanno invertito la rotta ma altri due, bombardieri Tu-95, hanno continuato verso la Gran Bretagna dove sono stati presi in consegna dai caccia della Raf prima e norvegesi poi. Gli aerei russi - in silenzio radio - non hanno sottoposto alla Nato alcun piano di volo né hanno preso contatto con le autorità civili, il che rappresenta "un rischio potenziale per i voli civili".

Le tensioni fra la Nato e la Russia sono aumentate da quando Mosca a marzo ha annesso al suo territorio la penisola di Crimea, fino a quel momento parte dell'Ucraina. L'aviazione militare britannica ha intercettato un aereo privato civile, probabilmente lettone, e l'ha fatto atterrare all'aeroporto di Stansted dopo che aveva interrotto o perso le comunicazioni con la torre di controllo.

Secondo la Nato, quest'anno i piloti dell'Alleanza hanno intercettato velivoli russi oltre 100 volte, cioè circa tre volte in più del 2013.

DA - http://www.repubblica.it/esteri/2014/10/29/news/nato_allerta_per_insolita_attivit_russa_in_cieli_ue-99301649/?ref=HREC1-4
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