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Autore Discussione: Ombre cinesi  (Letto 3203 volte)
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« inserito:: Giugno 15, 2007, 10:13:52 pm »


 CULTURA

Ombre cinesi
di Fabrizia Ramondino

Due Cine, due epoche storiche a confronto. Le raccontano le scrittici Li Ang e Yuyun Li  Coltivazione del riso, HunanDue Cine, due epoche storiche, due scrittrici a confronto.

Li Ang (Taiwan, 1952) col romanzo 'La moglie del macellaio', pubblicato nell'83, ci offre un quadro crudo di un piccolo villaggio costiero di Taiwan al tempo della dittatura di Chiang Kai-shek e poi di suo figlio: povertà, oppressione della dignità delle donne, invidia e perfidia fra donne, crudeltà sessuale dei maschi, quasi a rivalsa di quanto patito nell'infanzia. Questa la vicenda: un macellaio, esperto nella uccisione e nello squartamento dei maiali nel macello della contrada, sposa una ragazzina e la tratta bestialmente, al punto che le grida di dolore della sposa durante i violenti stupri subìti vengono confuse dalle vicine pettegole come sconvenienti espressioni di piacere; finché un giorno, dopo essere stata costretta dal marito ad assistere al suo lavoro al macello, ella lo uccide proprio imitando i suoi gesti nello squartare un maiale. Una grande tragedia umana più che una denuncia femminista.

Yuyun Li (Pechino 1972), figlia di uno scienziato missilistico e di un'insegnante, a seguito delle proteste di piazza Tian An Men è stata costretta come tanti giovani a un anno di ferma nell'esercito e di rieducazione politica; dopo la laurea in medicina si è trasferita negli Stati Uniti. La sua raccolta di racconti 'Mille anni di preghiere' ci offre il quadro di una Repubblica Popolare in troppo rapida trasformazione negli ultimi anni, divisa tra il sogno occidentale e l'antica tradizione, tra ricchi e poverissimi, tra città (fra cui anche quelle degli emigrati Usa) e campagna. La sua scrittura è delicata e amara a un tempo, attenta ai particolari di ogni vita che raccoglie in un gesto di protezione, quasi di preghiera, consapevole che "l'errore di un solo uomo può far capovolgere un'intera nave carica di passeggeri" e che "amare qualcuno significa volerlo contentare, anche se non si può".

Li Ang, 'La moglie del macellaio', traduzione Anna M. Paoluzzi, Pisani, pp. 188 e 14;
Yuyun Li, 'Mille anni di preghiere', traduzione di E. Kampmann, Einaudi, pp. 207, e 12

(13 giugno 2007)
 
da espresso.online
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