Nomine Ue, la decisione slitta al 30 agosto. Renzi: "Nessun veto su Mogherini"
Fumata nera al vertice straordinario di Bruxelles. Il premier: "Per l'Alto rappresentante per la politica estera non c'è altra candidatura che quella dell'Italia". E in tono polemico: "Siamo venuti qui per un accordo che non c'era, bastava un sms"
17 luglio 2014
BRUXELLES - Fumata nera sulle nomine dei vertici Ue: i capi di Stato e di governo riuniti a Bruxelles non hanno trovato un accordo e a notte fonda Herman Van Rompuy ha annunciato che un nuovo vertice si terrà il 30 di agosto. "Non siamo ancora al punto di avere una soluzione consensuale su un pacchetto completo di nomine", ha detto il presidente uscente del Consiglio europeo.
Lo stallo riguarda soprattutto la nomina dell'Alto rappresentante per la politica estera, cui l'Italia e il Partito socialista europeo hanno candidato la titolare della Farnesina Federica Mogherini. Ma devono essere scelti anche il successore di Van Rompuy e il presidente dell'Eurogruppo. Appena 24 ore dopo l'elezione di Jean Claude Juncker a presidente della Commissione, scricchiolano però le "larghe intese" tra popolari, socialisti e liberali che avevano tenuto al Parlamento europeo.
Al termine della riunione di Bruxelles, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ribadito la posizione del suo governo e del Pse, sottolineando che non ci sono veti nei confronti del ministro degli Esteri italiano: "La sintesi, fatta anche da Hollande, è che l'Alto rappresentante per la politica estera sarà espressione Pse. E' condiviso da tutti che non c'è altra candidatura che quella dell'Italia. Non ho visto opposizione alla Mogherini. In 57 anni l'Italia qui, in questo palazzo, non ha mai posto un veto e non l'ha mai subito. Nemmeno oggi". Quanto ad altri eventuali nomi italiani, il premier ha detto: "Se c'è noi siamo aperti a qualsiasi posizione. Ma se quel nome non c'è... Ho letto di Letta, stamattina di Monti, noi siamo aperti, ma se quel nome non c'è...".
Renzi ha anche lanciato una frecciata: "La riunione di oggi avrebbe potuto essere più incisiva se preparata meglio. Ci hanno fatto venire qui per un accordo che poi non c'era. L'ho detto anche a Van Rompuy, bastava un sms e risparmiavamo anche i costi dei voli di stato". "E' stata comunque una bella occasione per vederci e fare gli auguri alla Merkel" che compie 60 anni, ha continuato. Quindi, ancora in tono polemico, ha osservato che il nuovo vertice si terrà "un sabato, alle 4 del pomeriggio", una tempistica equivalente a "un assist agli euroscettici".
Da parte sua, Van Rompuy ha rimarcato che "serve un accordo su un pacchetto globale" di nomine e "se non c'è accordo su tutto non c'è accordo per niente". Per questo "oggi non ci siamo focalizzati su un nome come se da questo dovesse dipendere tutto l'accordo", ha aggiunto rispondendo a chi gli chiedeva della Mogherini e della possibilità alternativa di Letta di cui avevano parlato fonti del Ppe.
Il presidente francese Francois Hollande ha confermato il suo "pieno appoggio alla candidata italiana" e ha ribadito che l'Alto rappresentante Ue per la politica estera "sarà un socialista" "e donna", riproponendo così l'identikit della Mogherini. Ma il capo dell'Eliseo ha confermato l'esistenza di una "fronda" di 10-11 Paesi nei confronti della titolare della Farnesina, considerata poco esperta e troppo filorussa: "C'erano riserve da parte dei nuovi Stati membri, e reticenze da parte di quelli alle frontiere dell'est e al nord" e che "altri Paesi non hanno esposto la loro posizione per non mettere in difficoltà la candidatura".
Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, seppure meno esplicitamente, ha ribadito il suo sostegno a un Mr Pesc che sia espressione della famiglia socialdemocratica.
Da -
http://www.repubblica.it/politica/2014/07/17/news/ue_nomine_slittano-91769997/?ref=HREC1-3