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Autore Discussione: Renzi: “L’Italia merita più di un vaffa”  (Letto 2025 volte)
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« inserito:: Maggio 22, 2014, 05:47:27 pm »

Elezioni 2014
21/05/2014
Renzi: “L’Italia merita più di un vaffa”
Berlusconi: “Lui non ha mai lavorato”
Il premier contro chi offende e insulta: «Le europee? Non cambiano il governo».
Il leader di Forza Italia: «Contro di me una sentenza costruita e politicizzata»


«Io mi arrabbio quando vedo certe cose ma poi mi rimbocco le maniche e cerco di cambiarle, se ci si limita a offese e insulti, non si cambia nulla». Così il premier Matteo Renzi parlando stamani a Rtl 102,5 ammette che in giro c’è molta rabbia ma sollecita soluzioni concrete e non proposte sterili.

«C’è tanta gente che è arrabbiata e ha ragione perché se ci sono politici che da 20 anni mangiano e basta e manager pubblici con stipendi altissimi la rabbia è comprensibile. Ma io quando mi arrabbio non batto i pugni sul tavolo: cerco di cambiare le cose. Io dal governo ho cercato di cambiare: ho messo un tetto agli stipendi dei manager, a maggio arriveranno gli 80 euro a 10 milioni di persone nonostante il voto contrario di Grillo e Berlusconi non si eleggono più i consiglieri provinciali. C’è rabbia, ma urlare non basta; dopo un urlo si sta bene per 5 minuti ma dal sesto la vita torna come prima. Io invece voglio cambiare il paese e noi questo paese lo cambiamo perché l’Italia merita più di un “Vaffa...”».

«Da lunedì il Parlamento italiano non cambia, cambia quello europeo». Matteo Renzi spiega così, con una frase secca, il motivo per cui non ritiene che il risultato delle elezioni europee avrà ripercussioni sulla vita del governo. Né in negativo come ipotizzato ieri da Beppe Grillo in caso di sconfitta del Pd, né in positivo come ventilato dai conduttori di Rtl 102,5 nell’intervista di stamane in caso di vittoria del Pd. «Se il Pd arrivasse primo alle Europee, e io ci credo, vorrebbe dire che sarebbe più forte in Europa - afferma il premier - se arrivassimo primi non cambierebbe niente neanche in positivo perché la legittimazione popolare di cui tutti parlano non arriva dalle elezioni europee ma da quelle politiche. Esistono due tipi di legittimazioni: il premier, secondo costituzione, viene fiduciato dal Parlamento e chiunque sia non avrà mai il lasciapassare elettorale finché non si va a elezioni politiche».

Ospite in studio di Agorà su Rai 3, Berlusconi torna a parlare di Renzi, lo definisce «abile» salvo poi osservare «che non ha mai lavorato, avendo sempre fatto politica». C’è spazio anche per un commento sulla sentenza che lo ha portato fuori dal Parlamento e mentre rivendica di essere «il primo contribuente italiano» ribadisce che «sanno tutti che quella contro di me è stata una sentenza costruita e politicizzata, voluta perché la sinistra riuscisse a espellermi dal Parlamento con 6 anni di incandidabilità». Della sentenza, Berlusconi torna a parlare definendola «un fatto gravissimo» e dicendosi sicuro che «sarà ribaltato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo». «Non è un neo - aggiunge - volevano mettermi davanti a un plotone di esecuzione». 

Da - http://lastampa.it/2014/05/21/italia/speciali/elezioni/2014/renzi-litalia-merita-pi-di-un-vaffa-berlusconi-lui-non-ha-mai-lavorato-uQS4f3Kp84nyVHUJzdn8fK/pagina.html
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