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Autore Discussione: Federica GUIDI: Fiat "è privata, fa quel che vuole"  (Letto 2274 volte)
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« inserito:: Aprile 08, 2014, 04:21:40 pm »

Guidi: "Nomine, il governo terrà conto delle quote rosa". Fiat "è privata, fa quel che vuole"
"Nessuna lista" sul prossimo round di scelta dei dirigenti delle società partecipate.
Sui tavoli aziendali più caldi: "Progressi in Electrolux, ora serve l'accordo sindacale".
Per Micron e Alcoa "al lavoro per tutelare l'occupazione".
Sul Lingotto: "Non è più quella degli anni Ottanta, investe e nessuna azienda può essere trattenuta per legge"



MILANO - Il governo "non potrà non tener conto delle quote rosa" nella procedure di nomina dei vertici delle aziende partecipate. Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, intervistata da "2Next" su Rai2. Del resto, ha aggiunto, "il governo è composto per il 50% da donne ed è un segnale molto importante. Da donna che ha fatto un mestiere maschile, essere protetta come un animale in via di estinzione non mi è mai piaciuto - ha poi aggiunto Guidi - ma nel corso degli anni ho pensato che uno shock, anche per legge, servisse". In merito alle indiscrezioni relative a un elenco di nomi dati al premier, Guidi ha risposto: "Non ho consegnato nessuna lista a nessuno".

Il ministro si è poi soffermato a parlare di alcuni casi aziendali particolari, partendo dai più macroscopici; un passaggio è andato dunque al Lingotto e alla sua prossima integrazione con Chrysler, che porterà la casa automobilistica torinese ad avere una sede fiscale in Gran Bretagna, una legale ad Amsterdam e a quotarsi a New York. "Fiat è un'azienda privata e può fare quello che vuole", ha detto Guidi. "Non voglio fare il difensore di nessuno, tantomeno della Fiat, ma rispetto agli anni '80 è un'altra azienda, ha fatto investimenti". Tuttavia, a giudizio del ministro, in generale "bisogna creare le condizioni perché qualunque azienda italiana e non, ritrovi un valore aggiunto ad investire nel nostro paese. Nessuna azienda, però, può essere trattenuta a forza e obbligata per legge ad investire in un paese".

"Nel momento storico che l'Italia sta vivendo le imprese che se lo possono permettere hanno il dovere morale di cercare di tenere botta e di preservare i livelli occupazionali", ha aggiunto allargando lo sguardo agli altri casi aziendali; il ministro ha fatto il punto sulle vicende Alcoa e Micron - multinazionale che ha annunciato 400 esuberi - per le quali, ha assicurato, "stiamo facendo il massimo, anzi più del massimo, ma si tratta di vicende complesse". Il ministro ha detto di essere al lavoro per trovare soluzioni che tutelino al massimo il livello occupazionale e le esigenze di economicità della azienda".

Quanto alla vertenza Electrolux, ha registrato con l'incontro di ieri un "miglioramento", e vi è stato anche un "apprezzamento da parte dei sindacati". Adesso, per Guidi, si tratta di "vedere l'esito della trattativa" tra azienda e lavoratori: il prerequisito posto dal ministero dello Sviluppo Economico e dal ministero del Lavoro per la decontribuzione dei contratti di solidarietà e il sostegno del governo era "un piano industriale serio e credibile che non prevedesse licenziamenti ed esuberi". "L'azienda - ha sottolineato il ministro - ha presentato un piano che si avvicina molto a queste richieste. Ora parte la trattativa e noi avevamo detto che l'accordo sindacale era l'altro prerequisito essenziale".

(08 aprile 2014) © Riproduzione riservata

Da - http://www.repubblica.it/economia/2014/04/08/news/guidi_nomine_il_governo_terr_conto_delle_quote_rosa_sulla_fiat_e_privata_fa_quel_che_vuole-83024070/?ref=HREC1-1
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