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Autore Discussione: Le cornacchie contro RENZI ... PERCHè NON HANNO "PRESO" IL PARTITO.  (Letto 2439 volte)
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« inserito:: Marzo 30, 2014, 11:40:12 am »

Direzione Pd: Matteo Renzi chiede il via libera su riforma del Senato e titolo V.
Fassina attacca il Dl lavoro: "È di destra"

L'Huffington Post  |  Pubblicato: 28/03/2014 15:42 CET  |  Aggiornato: 28/03/2014 17:18 CET

Decisiva riunione, oggi pomeriggio, della Direzione del Pd, chiamata a dare il via libera alla bozza di riforma del Senato e del Titolo quinto della Costituzione, dopo l'incoraggiamento incassato ieri anche da Barack Obama. Il ministro Boschi esclude per ora un rafforzamento dei poteri del premier, che intanto lancia il tandem Guerini-Serracchiani per mettere insieme una nuova segreteria, il più unitaria possibile, da proporre entro la prossima settimana, in vista delle europee.

No a toni da ultimatum su il lavoro "Leggo discussioni - spiega il Premier intervenendo sulle polemiche legate al dl lavoro - e ultimatum sul lavoro, che capisco poco. Non è una parte a piacere, il pacchetto sta insieme. Se abbiamo scelto di fare un dl su questo - aggiunge - e un ddl delega sul resto è perchè abbiamo capito che c'era un'esigenza di risposte immediate. Poi sono curioso - conclude - di vedere come il Pd parteciperà al lavoro di elaborazione del ddl delega, ma il ddl deve avere tempi certi".

Fassina vs il dl lavoro: "La proposta sul lavoro è la proposta della destra, di Sacconi e di Forza Italia". Così l'ex vice ministro dell'economia e deputato della minoranza Pd, nel corso della direzione del partito ha fortemente criticato il disegno d i legge sul lavoro: "Se ne dobbiamo discutere - dice - visto che questo è un Governo di compromesso, come è stato con l'Imu per il Governo Letta lo accetto", ha aggiunto.

17:40 – Oggi
Cuperlo: "Due vicesegretari? Soluzione affrettata"
"Bene l'idea di una riflessione sul partito dopo le elezioni europee. Ma, per quanto riguarda l'immediato, lo dico sommessamente, suggerirei una formula meno rigida, con la nomina di una figura di coordinamento e di un portavoce, come era stato accennato". Così Gianni Cuperlo critica durante la direzione del Pd l'indicazione di Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani a vicesegretari.
"L'indicazione di due vicesegretari - afferma - al netto dei precedenti e della stima per loro, può apparire una soluzione affrettata e non sufficientemente matura, soprattutto se si intende avere una riflessione larga e condivisa" sul partito.

17:23 – Oggi
Cuperlo: "Il dl lavoro va migliorato"
"Il dl lavoro va migliorato e cambiato proprio per migliorare il disegno della logica di insieme. Va migliorato sui contratti a termine e sull'apprendistato".


17:04 – Oggi
Fassina: "No all'umiliazione intellettuale sul dl lavoro"
"Se mi si dice che ci sono esigenze di compromesso politico con la destra, allora ne discuto: sono disponibile a mediazione politica, non all'umiliazione intellettuale". Lo ha detto intervenendo alla Direzione del Pd Stefano Fassina, criticando il decreto lavoro. Fassina ha pure detto che il taglio dell'Irpef va accompagnato da "un allentamento del deficit" per avere effetti sul Pil.

17:00 – Oggi
Fassina: "Il Dl lavoro è la proposta di Sacconi e Forza Italia"
"La proposta sul lavoro è la proposta della destra, di Sacconi e di Forza Italia". Così Stefano Fassina, deputato della minoranza Pd, nel corso della direzione del partito. "Se ne dobbiamo discutere visto che questo è un Governo di compromesso, come è stato con l'Imu per il Governo Letta lo accetto", ha aggiunto.

16:42 – Oggi
@matteorenzi: "Il mio nome nel simbolo alle Europee? Sarebbe un errore clamoroso"
"Non esiste alle Europee ci sia il nome del segretario sul simbolo. Sulle europee in particolare sarebbe un errore clamoroso. Discorso diverso alle politiche". Lo afferma il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, alla direzione del Pd.

16:39 – Oggi
@matteorenzi: "Sulla segreteria pronti a discutere con la minoranza"
"Non immaginiamo di gestire il partito se avanza tempo. Se le varie espressioni politiche nel partito hanno voglia di confrontarsi, noi ci siamo. Per questo non presento qui la nuova segreteria". Lo afferma il segretario del Pd, Matteo Renzi, nel corso della Direzione del partito.

16:30 – Oggi
@matteorenzi: "Serracchiani e Guerini vicesegretari"
"La proposta di due vicesegretari, nella figura di Debora Serracchiani e di Lorenzo Guerini è per me un elemento di garanzia, non di polemica interna, come mi è capitato di leggere". Così Matteo Renzi alla direzione del pd.

16:27 – Oggi
@matteorenzi: "Apriremo la campagna elettorale il 12 aprile a Torino con Chiamparino"
"Il Pd aprirà la campagna elettorale il 12 aprile a torino, dove con Sergio Chiamparino ci giochiamo la grande sfida della regione". Lo dice Renzi, parlando alla direzione del pd.

16:18 – Oggi
@matteorenzi: "Noi diamo la quattordicesima ai lavoratori dipendenti"
"Il governo dà una quattordicesima al Lavoratore dipendente. Non c'è stato nella storia del paese un accordo contrattuale o sindacale in grado di dare più soldi di quello che facciamo noi". Così Renzi, parlando alla direzione, a proposito degli 80 euro in busta paga ai lavoratori.

16:16 – Oggi
@matteorenzi: "Su lavoro no a toni da ultimatum"
"Leggo discussioni e toni da ultimatum che capisco poco sui temi del mondo del lavoro". Lo dice matteo renzi parlando alla direzione del pd. "Vorrei essere molto chiaro: non c'è una parte a piacere che si può portare o no. Il pacchetto sta insieme", dice renzi riferendosi al dl sui contratti a termine e al ddl sul jobs act.

16:09 – Oggi
@matteorenzi: "#M5s ci rincorre, loro parlano noi risolviamo"
"M5s è in difficoltà, è in ricorsa rispetto a noi perchè insegue sui temi su cui prima aveva una primazia e ora non più. Loro parlano e noi risolviamo". Così Matteo Renzi alla direzione Pd.

16:04 – Oggi
@matteorenzi: "Vendita autoblu è demagogia? Anche"
"Stiamo facendo le cose che abbiamo promesso. Dalla vendita delle auto blu, che ha anche una componente demagogica. Non si risanano i bilanci dello Stato vendendo le auto blu, ma ne abbiamo di più degli altri paesi europei". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso della direzione del Pd. "Noi siamo in grado di cambiare le cose - ha aggiunto - stiamo facendo ciò che avevamo promesso ai nostri elettori".

16:01 – Oggi
@matteorenzi: "Con l'abolizione delle province stiamo cambiando le cose"
Con il disegno di legge di abolizione delle Province, approvato dal Senato, "si riduce il numero delle persone che fa politica in Italia, questo è il nodo". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso della direzione del Pd. "Noi siamo in grado di cambiare le cose - ha aggiunto - stiamo facendo ciò che avevamo promesso ai nostri elettori".

15:58 – Oggi
@matteorenzi: "Lunedì da Cdm via libera a riforma Senato"
Lunedì il consiglio dei ministri varerà il testo di riforma del Senato e del titolo V. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi.


15:54 – Oggi
@matteorenzi: "Voto Italicum dopo riforma Senato e Titolo V"
"Abbiamo deciso di affrontare la legge elettorale sopo che il Senato avrà affrontato il ddl costituzionale del superamento del Senato e della riforma del Titolo V". Così il premier Matteo Renzi intervenendo alla direzione del Partito Democratico.

15:51 – Oggi
@matteorenzi: "Abbiamo portato a casa risultati di governo, dobbiamo rivendicarli"
"Abbiamo portato a casa uno straordinario insieme di risultati che dobbiamo rivendicare sia in termini di partito che di governo". Così il premier Matteo Renzi alla direzione del Pd.

15:46 – Oggi
@matteorenzi: "Il 7 o 8 aprile si chiude sulle liste per le Europee"
"Una direzione tra il 7 e il 13 aprile, Meglio lunedì 7 o martedì 8, per approvare le liste delle europee". E' l'indicazione di Renzi, alla direzione del Pd.

Da - http://www.huffingtonpost.it/2014/03/28/direzione-pd-renzi-senato-titolo-v_n_5048949.html?1396017738&utm_hp_ref=italy#1_matteorenzi-il-7-o-8-aprile-si-chiude-sulle-liste-per-le-europee
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« Risposta #1 inserito:: Marzo 30, 2014, 11:42:15 am »

Politica
28/03/2014

Pd, arrivano due vicesegretari
La minoranza per ora è fuori

Il premier nomina Guerini e Serracchiani: «Scelta di garanzia».
Ma il dissenso interno non si placa: «Una scelta affrettata»


Due vicesegretari, accanto al segretario-premier. Matteo Renzi si affianca Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani alla guida del Partito democratico. Una scelta di «garanzia», spiega, per assicurare la «tenuta» del partito ed evitare che l’impegno di governo sottragga la dovuta «attenzione» alla gestione del Pd. Una gestione che resta per ora affidata a una segreteria tutta renziana, anche se il premier conferma di essere «pronto» a un coinvolgimento della minoranza. E a una «franca» riflessione interna dopo le europee. Ma la minoranza non nasconde il suo malumore per la “blindatura” dei due vice: una scelta «affrettata», secondo Gianni Cuperlo. Il partito ormai è «succube» di Renzi, denuncia Pippo Civati.

Il Pd ha la responsabilità di essere «motore del cambiamento» e l’ambizione di vincere le prossime elezioni, affermandosi come secondo partito nel Pse. Ecco perché nella riunione della direzione al Nazareno, Renzi dà la carica ai suoi: nei prossimi 60 giorni tutto il partito dovrà lavorare «pancia a terra». Di candidature si parlerà in una nuova direzione che sarà convocata per il 7 o l’8 aprile, annuncia il segretario: «Dobbiamo portare al Parlamento Ue persone che vogliono cambiare l’Europa», dunque non ci saranno alla guida delle liste nomi che siano «specchietti per le allodole». Per la campagna elettorale ci sarà un «claim» opposto a «ce lo chiede l’Europa», anticipa Renzi, che vorrebbe mostrare i bozzetti e chiama perciò in causa il responsabile comunicazione, Francesco Nicodemo. Ma, spiegano dal partito, il materiale sarebbe ancora in fase di limatura. Insieme a quello per il tesseramento, che avrà come slogan: «Il Pd cambia l’Italia».

Dal 12 aprile, quando lancerà la campagna elettorale a Torino, il premier invita tutto il partito a concentrare le energie nello sforzo elettorale. È questa la ragione per cui soltanto dopo la chiusura delle urne, prima dell’estate, si avvierà la riflessione interna invocata dalla minoranza. Sarà «sul sistema partito, sul modello di organizzazione», anticipa Renzi. E pone una sola condizione: «Si faccia in uno spirito franco, senza essere una rivincita» del congresso. Prima dell’estate il premier vuole rilanciare anche la «formazione politica» interna, coinvolgendo i «senatori» e i «ragazzi alla prima esperienza, che sono spesso in difficoltà». Quanto alla segreteria, che attende una rimodulazione dopo l’ingresso di alcuni membri nel governo, il segretario annuncia che proporrà all’assemblea del partito, non ancora convocata, la nomina dei due vicesegretari. Ma dichiara di non voler porre «steccati» rispetto all’ingresso della minoranza: «Già da ora se tutte le componenti vogliono confrontarsi per una gestione più ampia possibile noi siamo pronti. Lascio a Guerini e Serracchiani di verificare».

Ma non è questo il percorso che la minoranza interna immaginava. Bene il confronto interno dopo le europee, dice Gianni Cuperlo, ma «suggerirei una formula meno rigida, con un coordinatore e un portavoce». Era questa l’ipotesi formulata alla vigilia e invece i due vicesegretari appaiono alla minoranza una “blindatura” del percorso che dovrebbe portare all’allargamento della segreteria. Una soluzione «affrettata e non sufficientemente matura», afferma Cuperlo. Mentre Stefano Fassina sostiene che dà un «messaggio sbagliato» la scelta di Serracchiani, che è già presidente di Regione. Alla fine cuperliani, bersaniani e dalemiani, che lamentano anche un conteggio frettoloso dei voti, si astengono sulla relazione di Renzi in direzione. Dicono no 12 civatiani: «Il partito è psicologicamente succube», denuncia Pippo Civati. «Non si può votare una relazione che mette dentro tutto - spiega il lettiano Francesco Boccia, che non partecipa al voto - Era incomprensibile. Forse ha senso organizzare finalmente un minimo di regole di convivenza interna e spero lo facciano Guerini e Serracchiani».

Da - http://lastampa.it/2014/03/28/italia/politica/pd-arrivano-due-vicesegretari-la-minoranza-per-ora-fuori-nULkYuyy8XEo5gWG2CirGJ/pagina.html
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