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Autore Discussione: Addio al «re dei pennelli» Cinghiale, il marchio famoso in tv  (Letto 4040 volte)
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« inserito:: Marzo 22, 2014, 07:34:31 pm »

Azienda leader

Addio al «re dei pennelli»
Cinghiale, il marchio famoso in tv

Alfredo Boldrini si è spento a Viadana, aveva 93 anni.
Giunta alla terza generazione, la fabbrica esporta i suoi prodotti in quasi tutto il mondo


Di Rosario Pisani

«Non un pennello grande, ma un grande pennello». Uno slogan diventato famoso e arrivato nelle case degli italiani attraverso gli spot televisivi negli anni Ottanta, e rimasto in auge per un tempo lunghissimo: la versione originale dello spot, girata a Milano intorno al 1975/6, fu mandata in onda addirittura nell’estate del 2006. Reclamizzava e spiegava l’attività della fabbrica «Pennelli Cinghiale», una di quelle che hanno fatto la storia nel Mantovano. Ieri mattina l’inventore del marchio, il commendatore Alfredo Boldrini, si è spento nella sua casa di Cicognara, frazione di Viadana. Aveva 93 anni: soltanto il giorno prima, appoggiato al braccio della figlia e approfittando della bella giornata di sole, aveva voluto percorrere a piedi il tragitto dalla vecchia fabbrica alla nuova grande sede dell’azienda. Una passeggiata di alcune centinaia di metri, quasi come a voler fissare nello sguardo, per l’ultima volta, le tappe significative della sua straordinaria impresa.

Poco più che giovanotto, Boldrini cominciò a cercare la materia prima, la setola. Che poi veniva affidata ad alcune donne del paese e trasformata in scope. Un prodotto di alto livello, venduto in tutta Italia ed esportato anche all’estero. Boldrini mise così il primo mattone di quello che poi divenne, dal 1945, un impero per la sua famiglia (adesso alla terza generazione) e un distretto industriale fiorente del Mantovano, importante proprio per la produzione di scope e pennelli. E ancora oggi la «Pennelli Cinghiale» è azienda leader nel settore, sempre alla ricerca di nuove fibre, tessuti e materiali di alta qualità.

Alfredo Boldrini, insignito più volte da vari riconoscimenti e attestazioni per il suo lavoro, aveva conservato sempre una grande semplicità e disponibilità, prendendosi a cuore i problemi di chi andava a manifestargli le proprie necessità. Avendo negli ultimi tempi difficoltà nella lettura, chiedeva ogni mattina ad uno dei suoi figli di leggergli tre cose, sempre le stesse: le pagine della Gazzetta dello Sport (era appassionato di ciclismo), i listini di borsa e gli ordini che arrivavano in ufficio. Lamentandosi se i quantitativi non erano consistenti come lui si aspettava. Il re delle setole rimarrà sempre nel ricordo dei suoi dipendenti, come quell’imbianchino della pubblicità che, pedalando nel traffico di Milano con un enorme pennello legato sulla schiena, veniva fermato da un incredulo vigile.

21 marzo 2014 | 12:40
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da - http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_marzo_21/addio-re-pennelli-cinghiale-marchio-famoso-tv-79ab6ee4-b0ec-11e3-b958-9d24e5cd588c.shtml
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