Cnel, bufera su Corrado Passera. Convegno annullato all'ultimo minuto.
Sindacalisti: "È leader di un movimento politico"
Pubblicato: 06/03/2014 11:01 CET | Aggiornato: 06/03/2014 11:06 CET
Raramente un convegno del Cnel ha ricevuto tanta pubblicità. Inviti, email, telefonate: un appuntamento “da non perdere”, dove il Cnel – insieme all'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici – avrebbe dovuto esporre il suo “studio sul bilancio dello Stato e sui debiti della pubblica amministrazione verso il sistema delle imprese”. Perché usiamo il condizionale? Perché il convegno è stato annullato all’improvviso, con una email inviata ai giornalisti appena un’ora prima dell’orario di inizio. Motivo ufficiale: “cause tecniche intervenute improvvisamente”. Motivo sottotraccia: la bufera che si è scatenata attorno all’uomo a cui erano state affidate le conclusioni, Corrado Passera, ex ministro dello Sviluppo del governo Monti, ex manager di Omnitel, Poste, Alitalia e Banca Intesa. Oggi privato cittadino, fresco fresco dell’evento con cui, appena due settimane fa, ha lanciato il suo movimento politico “Italia Unica”.
Passera avrebbe dovuto concludere il convegno, intervenendo dopo il presidente del Cnel Antonio Marzano (anche lui ex ministro dello Sviluppo nel secondo governo Berlusconi), Michele Vietti (vicepresidente del Csm), Giorgio Giovannini (presidente del Consiglio di Stato), Raffaele Squitieri (presidente della Corte dei Conti), Giovanni Pitruzzelli (Agcom), Giorgio Squinzi (Confindustria) e altri esponenti della Ragioneria di Stato, di Bankitalia e di Abi. Un panel eterogeneo che avrebbe dovuto fare il punto sui debiti delle pa, un tema su cui il Cnel ha proposto un disegno di legge che prevede – in linea con quanto annunciato dal premier Matteo Renzi al Senato – che sia la Cassa depositi e prestiti ad anticipare i soldi alle imprese.
Difficilmente giustificabile, invece, il ruolo affidato a Passera. Soprattutto se si considera la doppia coincidenza della mossa politica dell’ex ministro e della scadenza, il prossimo anno, del mandato di Marzano a capo del Cnel. L’operazione ha fatto storcere il naso a molti al Cnel, soprattutto viste le dinamiche con cui è stata “mimetizzata”.
“L’ente spesso ospita convegni organizzati da altri”, spiega Michele Gentile, consigliere Cnel in quota Cgil. “Nei volantini circolati internamente, l’evento non veniva presentato come organizzato dal Cnel. E invece due giorni fa, quando esce il programma ufficiale, scopriamo che c’è il logo del Cnel: un organo di rilievo costituzionale che affida le conclusioni di un importante studio a un privato cittadino, nonché fondatore di un neonato programma elettorale. Non le pare un po’ strano?”.
Così negli ultimi due giorni al Cnel sono scoppiate proteste e polemiche, culminate nell'assemblea di ieri. Un’assemblea che Gentile descrive come “burrascosa”, per usare un eufemismo. Al termine, tutte le commissioni di lavoro riunite nel pomeriggio hanno emesso un ordine del giorno per dissociarsi dal convegno. A rincarare la dose una nota dei membri Cgil: “Il convengo con le conclusioni del recente promotore di un movimento politico assume una chiara ed esclusiva valenza politica. L’iniziativa – prosegue la nota – ha provocato forti contestazioni nell’assemblea del Cnel nei confronti del suo presidente”.
Contestazioni talmente forti che, alla fine, hanno portato all’annullamento last minute, complice anche la ritirata battuta da alcuni componenti del panel, a cominciare da Squinzi, che al suo posto avrebbe mandato un sostituto. Secondo Gentile, è verosimile che la natura nei fatti “politica” dell’evento non fosse chiara a molti partecipanti, che quando hanno fatto due più due hanno preferito tirarsi indietro. La versione ufficiale del Cnel, d’altronde, non aggiunge molto alla glissante espressione “cause tecniche intervenute improvvisamente”: alcuni partecipanti – ci spiegano – non potevano più garantire la loro presenza come secondo i piani, per cui si è deciso di rimandare il convegno a “una nuova data che sarà tempestivamente comunicata”. Quanto al caso Passera, si fa notare che il convengo era stato allestito molto prima che l’ex ministro annunciasse il suo movimento, e poi: l’impegno di Passera in politica non nasce due settimane fa con “Italia Unica”, ma ha radici assai più lontane…
Per Gentile e gli altri indignati, l’annullamento è una piccola vittoria. “Era un convegno decisamente hard, che sa molto di ricollocazione”, prosegue il consigliere Cnel, secondo cui si è comunque aperto un problema di compatibilità per il presidente Marzano e il segretario generale Franco Massi, che visto il loro ruolo istituzionale non dovrebbero promuovere commistioni di questo tipo. L’ex berlusconiano Marzano, come si è detto, è in scadenza il prossimo anno e potrebbe aver trovato nell’Italia Unica di Passera un nuovo approdo politico.
Da -
http://www.huffingtonpost.it/2014/03/06/cnel-annullato-convegno-corrado-passera_n_4909621.html?1394100114&utm_hp_ref=italy