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Autore Discussione: Vittorio LONGHI. - Un mondo di baroni ladri  (Letto 1889 volte)
Admin
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« inserito:: Febbraio 26, 2014, 05:32:27 pm »


25
feb
2014

Un mondo di baroni ladri

Vittorio LONGHI

 
Nel medioevo si chiamavano “baroni ladri” quei signorotti che imponevano dazi ai commercianti in entrata nelle loro proprietà, ostacolando la libera attività economica.

L’espressione fu ripresa negli Stati Uniti, in pieno boom industriale, dove però stava a indicare gli industriali monopolisti come i Ford e i Rockefeller, che avevano controllo dell’economia e cercavano di avere potere anche sui governi. Contro di loro si levarono presidenti del calibro di Theodore Roosevelt.

    I baroni ladri di oggi, secondo Philip Coggan sull’ultimo numero dell’Economist, potrebbero essere definiti sia quei governi che impongono troppe tasse e frenano gli investimenti, sia quelle multinazionali che dominano l’economia globale, spostano la produzione dove i costi sono più bassi e non vogliono sottostare alle regole.

Coggan analizza il rapporto conflittuale tra grandi imprese e stati, tentando di trovare un equilibrio, un accordo, anche in tema fiscale, perché – sostiene – le une hanno bisogno degli altri, soprattutto per uscire dalla crisi e tornare alla crescita.

La tesi dell’Economist è (fin troppo) semplice: ai governi servono investimenti, posti di lavoro e stimoli per un’economia dinamica. Alle imprese servono regole certe (dalla giustizia, al credito, ai dati personali), infrastrutture, servizi efficienti.

Ma è davvero possibile trovare questo punto di incontro tra gli interessi delle singole nazioni, dei loro cittadini, e quelli delle grandi compagnie?

da - http://longhi.blogautore.repubblica.it/?ref=HREC1-10

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Chi sono
Vittorio Longhi si occupa di diritti umani e del lavoro e tiene corsi a giornalisti dei paesi in via di sviluppo per conto dell'ILO, agenzia Onu. Collabora con Repubblica.it e con il quotidiano inglese The Guardian. Ha creato e diretto il sito Equal Times, News at work. Ha scritto The immigrant war, A global movement against discrimination and exploitation (Policy Press , 2012).

Twitter: @vittoriolonghi
Facebook/vittoriolonghi
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