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Autore Discussione: Angela Geraci. - Beppe Grillo «si abbatte» su Sanremo  (Letto 2244 volte)
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« inserito:: Febbraio 19, 2014, 11:38:56 am »

M5S
Beppe Grillo «si abbatte» su Sanremo
Comizio fuori dal teatro e dopo un’ora se ne va
Il leader del M5S arriva nella città ligure. Comizio davanti all’Ariston ma dopo un’ora in teatro lascia il Festival

SANREMO - Alla fine, dopo quattro giorni di attesa e speculazioni, Beppe Grillo è arrivato a Sanremo. «Fuori e dentro» dal teatro Ariston, come aveva promesso. Aveva annunciato che sarebbe arrivato nella città del Festival alle 19 e così è stato. Ma non subito in piazza, dove lo attendevano decine di giornalisti e curiosi: la prima tappa è stata alla sede del M5S di Sanremo. Poi una corsa a perdifiato per i vicoli della città fino al teatro Ariston, quasi soffocato da cameraman e cronisti, sotto una pioggia di flash e faretti. Fino all’ingresso dove ha fatto il suo comizio. La situazione della Rai, gli sprechi economici della politica e la situazione del Paese i temi del monologo, fra qualche applauso della gente e molte pause per bere un po’ d’acqua.

L’arrivo di Beppe Grillo
di Angela Geraci

«IL FESTIVAL È IL VUOTO» - La Rai? «Oggi è la maggiore responsabile del disastro economico, politico e sociale del Paese. La Rai ce la dobbiamo riprendere, è nostra, deve fare servizio pubblico, senza partiti e senza pubblicità». È iniziato così lo show fuori dal l’Ariston. o «È tutto così precario come l’informazione, che è capovolta. Parlate del nulla, del vuoto (riferendosi ai giornalisti, ndr.). Allora andiamo al vuoto per antonomasia: Il festival di Sanremo». Un comizio tutto contro la Rai e contro i giornalisti: «Voi siete i walking dead veri, i morti viventi», ha detto ai cronisti che lo accerchiavano per provare a rivolgergli delle domande. «Se siamo al 77esimo posto come libertà di stampa la colpa è vostra, non sarebbe così se avessimo una Rai normale che non fosse in mano ai partiti. Abbiamo 13mila dipendenti che costano un miliardo e 700 milioni, però danno un miliardo e 4 in appalti esterni come una qualsiasi società privata, ma una società privata non lo farebbe. Le danno a cinque società, le chiamano le Happy Five». Nel mirino anche il direttore generale della tv pubblica: «Gubitosi ha portato le perdite dall’azienda da 200 a 400 milioni. E ora dove andrà all’Eni, all’Enel, magari con 4 milioni e mezzo di buonuscita? E’ questa la Rai che volete? E poi il Tg1, il Tg2 e il Tg3 gestiti dai partiti... basta!». Mentre parlava, intanto Grillo twittava: «Mi hanno minacciato che se entro e provo a parlare mi denunciano».

I POLITICI - Grillo non ha risparmiato critiche come sempre anche ai politici, il leader del Movimento Cinque Stelle: per Grillo «Renzi è il vuoto assoluto, un cartone animato, mandato al governo dalle banche e da De Benedetti», mentre Berlusconi «è uno mandato via a calci in culo dal Senato e arrivato scortato al Quirinale dai corazzieri». La legge elettorale quindi la «fanno in tre: un pregiudicato, un mezzo pregiudicato e Verdini».

LO SPETTRO DI GRILLO - Da quando venerdì ha annunciato la sua presenza al Festival di Sanremo, in qualche modo Grillo è stato sempre presente nella città ligure. Lo spettro della sua «apparizione» aleggiava nelle paure degli organizzatori, era esorcizzato nei corridoi del teatro Ariston, era atteso e temuto dai giornalisti. Un suo sosia era arrivato in mattinata a Sanremo e si era intrattenuto con i passanti, mettendosi a favore di obiettivi e flash (guarda il video). Poi , al culmine dell’attesa, nel pomeriggio il vero Grillo è tornato a farsi sentire da lla sua pagina Facebook e ha confermato: «Oggi sarò a Sanremo. Prima fuori e poi dentro. Passaparola». Il messaggio era accompagnato dalla foto del logo della 64esima edizione del Festival con in sovrimpressione l’hashtag #beppesanremo2014. Detto, fatto: dopo il comizio, Grillo, con il suo regolare biglietto da spettatore, è entrato all’Ariston e si è seduto in platea in una posizione piuttosto defilata dopo la metà della sala, accanto al figlio.

FAZIO: «ORMAI TI HANNO SUPERATO» - Nessuna interruzione dello show, nessuna contestazione, nemmeno uno «spettacolo silenzioso» come era trapelato nel pomeriggio (su Twitter il giornalista Pierluigi Diaco scriveva: «Fonti “grilline”: Grillo si esibirà muto all’Ariston. Dalla poltrona alzerà cartelli con su scritto quello che pensa»). Verso le 22, dopo circa un’ora dall’inizio del Festival, Beppe Grillo è andato via. Ha preso un caffè al bar dell’Ariston, ha detto che non voleva rovinare il Festival ed è uscito. Non prima di concedersi un altro comizio dilagante accanto alla macchinetta del caffè per chi gli stava intorno. La sua “partecipazione” dentro il teatro si è limitata a uno scambio di battute con Fazio durante la prima pausa pubblicitaria. «Appena siamo in onda arrivo!», ha scherzato il fondatore M5s e poi ha urlato a Fazio : «Io non c’entro niente con quelli che vogliono suicidarsi!». «Ti ci metti pure tu? Ma ormai ti hanno superato», ha risposto il conduttore riferendosi alla protesta di alcuni lavoratori che ha interrotto la serata nei primi minuti. Quanto alla presenza del comico-politico in platea, Fazio ha poi aggiunto: «Non puoi immaginare quanto mi fa piacere».Grillo allora lo ha invitato: «Parlami in diretta» ma Fazio ha sorvolato: «Ora fatemi fare il Festival». Grillo ha deciso di ascoltarlo ed esaudire il suo desiderio: del resto il suo personale spettacolo lo aveva già portato in scena.

19 febbraio 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Angela Geraci

Da - http://www.corriere.it/spettacoli/speciali/2014/sanremo/notizie/beppe-grillo-sanremo-prima-fuori-poi-dentro-6dad70f2-98b8-11e3-8bdc-e469d814c716.shtml
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