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Autore Discussione: Valentina Sorrenti. BofA-ML, l'effetto Renzi sull'economia  (Letto 2068 volte)
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« inserito:: Dicembre 18, 2013, 06:12:24 pm »

BofA-ML, l'effetto Renzi sull'economia

di Valentina Sorrenti

La decisiva vittoria alle primarie del Pd del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, aumenta la pressione per accelerare le riforme. Secondo Bank of America-Merrill Lynch in Italia è ancora troppo limitata la consapevolezza circa la necessità impellente di stimoli per rimettere l'economia su un sentiero virtuoso. Il malessere economico è infatti molto forte e la sola ripresa ciclica (+0,1%, nell'ipotesi migliore, il pil per l'anno prossimo secondo BofA) non è sufficiente a risollevare le sorti di un impianto industriale italiano basato sulle piccole e medie imprese.

Le cosiddette "micro companies", guidate per la maggior parte dei casi da persone vicino all'età della pensione, rappresentano per gli analisti di BofA-ML una delle due peculiarità che rendono differente l'economia italiana dalle altre in Europa. La seconda riguarda l'alta ricchezza finanziaria accumulata dalle famiglie. Se quest'ultima implica che il rischio di default, pubblico o privato, è di fatto basso al momento, la prima significa che i timori associati alla recessione/stagnazione sono invece molto elevati.

Sembra quindi che la necessità principale degli italiani sia la ripresa e le riforme economiche e la votazione per eleggere il numero uno del partito democratico ha risposto alla frustrazione dell'elettorato che chiede una cambio dei vertici al potere, come già mostrato tramite il risultato positivo ottenuto dal Movimento 5 Stelle le scorse elezioni. "Matteo Renzi, data la sua giovane età rispetto al sistema politico italiano e grazie ai suoi slogan a favore del rinnovamento è un'ulteriore espressione della frustrazione degli elettori", ha sottolineato BofA.

Ma gli esperti hanno anche evidenziato che Renzi non ha intenzione di dare la priorità alle riforme economiche e alla crescita (almeno per i prossimi 12 mesi) bensì a quelle politiche. "Renzi ha già iniziato a fare pressione sul governo per le riforme istituzionali ed elettorali. Spingerà probabilmente anche per un maggiore sforzo a sostegno dell'occupazione e per ridurre la burocrazia. Tuttavia, per ora la sua strategia di priorità potrebbe ritorcersi contro di lui a causa della elevata e crescente rabbia degli elettori e dei ritardi nell'attuazione delle riforme", hanno spiegato gli analisti.

BofA-ML ha quindi elencato le diverse aree che hanno bisogno di riforme analizzando l'effetto che Renzi potrebbe avere sulla loro applicazione. Il primo cittadini di Firenze avrà sicuramente un'influenza positiva sulla spending review e sulle politiche a favore del lavoro, sue argomenti che egli ritiene delle priorità. Potrebbe inoltre accelerare i tempi della nuova legge elettorale (attualmente prevista per la primavera del 2015) e del nuovo processo legislativo (in arrivo nell'estate del 2015).

Non potrà invece avere alcun effetto sulla riduzione dei costi dell'energia a carico di famiglie e imprese perchè l'implementazione delle misure già ideate dal governo non sono per ora praticabili. Non potrà influenzare inoltre il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione perchè c'è già una direttiva europea che lo impone e quindi è già programmato. Non è invece chiara la sua visione in merito alla riforma dell'educazione e, sempre secondo BofA, Renzi non influirà per niente sulla riforma della giustizia.

Per quanto riguarda infine il piano di privatizzazioni da 10-12 miliardi, Renzi preferisce legarli a un fondo separato per finanziare tagli fiscali. Potrebbe infine agire da catalizzatore per accelerare l'alleggerimento dei processi burocratici e per digitalizzare la pubblica amministrazione. Detto ciò, hanno specificato gli esperti, occorre tener presente che, in media, tra l'entrata in vigore delle riforme e l'ottenimento di un effetto visibile sul settore privato occorrono almeno 3 anni.

Questo contrasta molto con le necessità impellenti del Paese legate alla disoccupazione e all'alta pressione fiscale. "Manteniamo la nostra previsione di una crescita del pil dello 0,1% per il 2014 e dello 0,5% per il 2015, ma sottolineano i rischi al ribasso per entrambi. Le nostre stime contengono l'ipotesi di un allentamento monetario da parte della Bce nella primavera del prossimo anno", ha concluso Bank of America-Merrill Lynch.

Da - http://milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201312171510433694&chkAgenzie=TMFI&titolo=BofA-ML,%20l%27effetto%20Renzi%20sull%27economia
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