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Autore Discussione: C’è ancora qualcuno che mantiene la sana abitudine di leggere i libri.  (Letto 2007 volte)
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« inserito:: Novembre 05, 2013, 06:16:34 pm »

In un’epoca dominata dalla tecnologia e dall’elettronica, in cui i rapporti sono mediati dai computer e il lavoro è online, c’è ancora qualcuno che mantiene la sana abitudine di leggere i libri.

In Italia, i lettori forti, quelli che leggono più libri, sono le donne –sopra i 30 anni di età, laureate e in genere del centro-nord d’Italia- e i giovani in età scolare, tra gli 11 e i 14 anni, che costituiscono il 60,8% della popolazione di lettori.

Tuttavia, nel ridotto inventario di bibliofili, è possibile individuare 10 archetipi di lettori, gente un po’ bizzarra ma sicuramente rispettabile, se non altro perché nel nostro paese costituiscono una rarità.

1-Lo scrittore:
Per scrivere romanzi di qualità, lo scrittore ha bisogno di formarsi. Tradotto in altri termini, un buon scrittore deve necessariamente leggere. Il suo pane quotidiano sono i libri e i suoi passatempo i racconti, i saggi, gli articoli. La fase della scrittura è soltanto secondaria: gran parte del suo lavoro consiste nell’imparare dai successi e dagli errori degli altri. Unico modo per riuscirci: leggere.
2-L’intellettuale:
Si dice intellettuale di colui che ama la sapienza più di qualsiasi altra cosa. La sua attività preferita è la lettura di quanto possa essere utile all’arricchimento delle sue conoscenze e al potenziamento delle sue competenze. Si badi però, l’intellettuale è un tipo molto selettivo: legge testi altrui solo se firmati da voci autorevoli del settore. Se non altro, per fare sfoggio con i colleghi della propria erudizione.
3-La maestra:
Le maestre sono sempre al passo con il mercato editoriale. Conoscono tutte le nuove uscite, vanno alla presentazioni dei libri e collezionano autografi di scrittori promettenti. Nel repertorio di letture a cui i loro alunni non possono assolutamente sfuggire ci sono “Cuore” di De Amicis e “Il Diario di Anna Frank”.
4-Il laureando umanista:
Per un laureando umanista, i libri non sono affatto una piacevole distrazione dalla routine quotidiana. Sono la routine quotidiana. Nessun amico è più fedele di un libro e nessuna relazione interpersonale è più interessante della lettura di qualche capolavoro della letteratura italiana. Nella migliore delle ipotesi i libri sono concepiti come un impegno, nella peggiore come la soluzione a qualsiasi problema. Limitandosi a un’occupazione passiva, si guadagna l’epiteto di “precario del futuro”, esperto nell’uso della punteggiatura e dei congiuntivi, ma incapace di guardare oltre la pagina di un libro.
5-Il lettore compulsivo di letteratura di genere:
Ama i gialli, gli horror, le saghe fantasy e il genere del momento: i romanzi soft-porn. Insomma, tutto quello che è alternativo alla letteratura con la L maiuscola fa al caso di un lettore compulsivo di letteratura di genere. Perché esprime a pieno la sua personalità: troppo anticonformista per leggere i libri consacrati dalla critica.
6-Il Prete:
Il suo genere preferito è, ovviamente, quello agiografico. Ama, tuttavia, anche le poesie, meglio se di San Francesco. Conosce a memoria i versetti del Vangelo e rilegge ininterrottamente la Bibbia. Possiede tutti i numeri di “Famiglia Cristiana” e dell’”Avvenire”.
7-La ragazza problematica:
La ragazza problematica è l’outsider per eccellenza. Si sente tagliata fuori dal mondo, crede che tutti ce l’abbiano con lei, che nessuno la capisca fino in fondo e si trova sempre al posto sbagliato nel momento sbagliato. Allora, decide di crearsi una realtà alternativa: si immedesima nella protagonista di qualche libro e preferisci i personaggi inventati dal suo autore preferito ai suoi non-amici della vita reale. La si riconosce in un batter d’occhio: con troppo trucco sugli occhi e in un abbigliamento total dark, la vedi intenta a trascrivere su un taccuino le sue frasi preferite. Solitamente di Jane Austen o Tolstoj, perché dice che l’amore non esiste ma sogna una vita come quella di Elizabeth Bennet e Anna Karenina.
8-La vecchia romantica:
Solitamente è una casalinga o una pensionata. Ama le storie d’amore travolgenti, motivo per cui ha a casa, ben riposti sullo scaffale della sua piccola libreria, tutti i romanzi di Danielle Steel e Nicholas Sparks. Ogni lettura viene commentata con le amiche, preferibilmente su facebook , perché, per quanto attempata, non lo sarà mai troppo per i social network.
9-Il precario editoriale e il librario:
L’editore e il libraio svolgono due professioni che sono l’una la continuazione dell’altra: il primo pubblica i libri, l’altro li vende al pubblico. Chi perché è una fase imprescindibile del suo lavoro –il precario editoriale- chi perché per poter vendere un prodotto bisogna conoscerlo –il librario- entrambi leggono. Peccato che, spesso, siano gli unici a farlo.
10-Il book blogger

Legge libri per recensirli e pubblicare i suoi elaborati sul web. La sua funzione sarebbe quella di consigliare le letture migliori e avvisare gli utenti da quali è meglio tenersi alla larga. Crede di essere un paladino della giustizia perché non ha paura di esprimere giudizi negativi anche sui grandi scrittori. Aspira ad aggiudicarsi lo status di opinion leader e magari a fare soldi con la pubblicità. In realtà, potrebbe anche accontentarsi di essere ritwettato da qualche grande casa editrice e pensare di essere nel mirino di un noto giornale culturale.

Da - http://www.scrivendovolo.com/le-10-categorie-di-lettori-tipo-a-quale-appartieni/
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