IL PERSONAGGIO
Francesca, la fidanzata, va alla guerra «Iena? Ho solo fatto un po’ di pulizia»
«Mancava una donna in casa: pagavano i fagiolini 80 euro al chilo». E critica l’assegno a Veronica
ROMA - «Siamo angosciati, non sappiamo più che cosa sia il sonno», confida la first fidanzata di palazzo Grazioli, Francesca Pascale. Confermando come nelle avite stanze di via del Plebiscito, a parte forse il barboncino Dudù che non avrà troppi pensieri, di questi tempi si passino le nottate in bianco a rimuginare su decadenza, servizi sociali e tradimenti parlamentari.
«Sta succedendo tutto insieme, tutto insieme, e non è giusto, comunque la si pensi di Silvio», spiega lei, accorata, in una intervista al settimanale Oggi . «Qui si parla di falchi e di colombe e io in questo zoo io sarei la iena», teorizza rispondendo a chi la accusa di aver preso il comando di casa Berlusconi, scacciando via per sempre api regine e farfalline svolazzanti.
Belva sì, forse, ma solo per amore: «Quando ho iniziato a vivere con lui ho trovato una situazione inaccettabile, ho fatto solo quello che andava fatto, un po’ di pulizia».
Prendendo in mano le redini del menage domestico, metà controllore e metà massaia. «Mentre Silvio faceva ordine nel partito, ero alle prese con una vera e propria riorganizzazione della casa, improvvisando una sorta di spending review». A cominciare dalla voce vitto, dove pare evidente che qualcuno, almeno sulla fornitura di frutta e verdura, ci facesse su una discreta cresta: «Pagavano i fagiolini 80 euro al chilo, le pare possibile?».
Spendevano e spandevano senza nemmeno rispettare i gusti del padrone di casa: «Arrivavano grandi casse di pesce, quando lo sanno tutti che il presidente non solo non lo mangia, ma prova fastidio anche solo per l’odore quando lo cucinano. Insomma, mancava una donna in casa». Poi è arrivata lei.
Molto attenta agli sprechi che manco il professor Renato Brunetta, l’ex pasionaria di «Silvio ci manchi» ha parecchio da ridire anche sull’oneroso assegno che Berlusconi deve versare all’ex moglie Veronica Lario. «In quale Paese un uomo viene condannato a pagare 3 milioni di euro al mese all’ex moglie e non c’è una rivolta di opinione?» si chiede scandalizzata, lei che si è candidata a succederle («Lo sposerò», ha promesso su Vanity Fair).
Mentre su come sia riuscita a sconfiggere cotanta agguerrita concorrenza femminile, aggiudicandosi il cuore del Cavaliere e il posto d’onore sul divano accanto a Dudù, la ventottenne napoletana che si è molto applicata per cancellare un passato un po’ troppo «telecafone», ha una sua teoria: «La gente non si spiega perché il presidente abbia scelto me: era pieno di belle donne e si è preso me che non sono poi questo granché. Se fossi superstiziosa dovrei girare per casa con l’incenso. La verità è che gli tengo testa, gli dico quello che penso, faccio un poco di ordine e a lui piace».
Un duetto che ricorda gli sketch di Sandra e Raimondo. E infatti: «Guardi che la sera scalcio davvero sotto le coperte».
09 ottobre 2013
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G.Ca.
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