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Autore Discussione: A caccia di turisti da spennare ... italiani brava gente.  (Letto 3024 volte)
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« inserito:: Agosto 27, 2013, 11:30:36 pm »

Cronache
19/08/2013

Quattro caffè e tre amari per 100 euro

Polemiche per i prezzi folli di Venezia

Lo scontrino dei turisti finisce su Facebook

Un gruppo di sette turisti romani ha pubblicato lo scontrino online.

A incidere sul prezzo totale è stata la voce accompagnamento musicale



Consumare un caffè nella più bella piazza del mondo non ha prezzo. O meglio, se si sceglie un locale che offre in più il must della musica dal vivo il costo è presto fatto, ed è di quelli da togliere il fiato: 100,80 euro. È quanto hanno pagato sette turisti romani per concedersi il piacere di una tazzina, con correzione e amaro finale, ai tavolini dello storico bar “Lavena”.

 

Dallo scontrino, che i clienti hanno postato in Facebook, si scopre che la voce più onerosa è proprio quella della musica dal vivo, pari a 42 euro per 7 persone. Aggiungendo quattro caffè (24 euro) , una “correzione” e tre amari si arriva appunto a superare i 100 euro. Prezzi che non sembrano turbare più di tanto la clientela che anche oggi affollava i tavoli esterni del locale, proprio a fianco all’altrettanto blasonato “Quadri” e dirimpetto al caffè per eccellenza del salotto buono della città, il “Florian”. I titolari del Lavena non si scompongono per il clamore suscitato dalla notizia. «Ai turisti al loro arrivo viene dato il listino - spiega il direttore Massimo Milanese - nel quale sono indicati tutti i prezzi, compreso il supplemento di 6 euro per la musica dal vivo, Si tratta di un contributo per ogni prima consumazione». Di conseguenza, sottolinea, «chiunque può scegliere se rimanere o meno, o magari prendere solo un caffè al bancone».

 

Difende il locale anche Ernesto Pancin, segretario provinciale della Fipe, la federazione dei pubblici esercizi. «Se quei caffè e quegli amari i sette turisti - dice - li avessero presi cento metri più in là, fuori dalla piazza, avrebbero sicuramente pagato un prezzo diverso». Perché il problema è proprio questo: «stiamo parlando di un caffè bevuto nella più bella piazza del mondo - rimarca Pancin - con orchestra dedicata». I commercianti si dicono stanchi del fatto che ogni occasione diventa un pretesto per parlare male della città e della disonestà dei suoi operatori. «Sono stufo di questi episodi che attaccano di continuo Venezia e i suoi locali apparentemente da salasso - si sfoga Pancin - Mi sembra che i turisti in questione siano persone che non sanno girare il mondo. Cosa pretendevano di pagare un caffè che è il top sia nel servizio che nella qualità, seduti in Piazza San Marco e con l’orchestra che suona per loro? Se ne stia a casa certa gente. Lancio una provocazione: quel caffè per quanto mi riguarda sarebbe dovuto costare almeno 20 euro per i costi che hanno le nostre aziende». Di scusarsi per l’accaduto neppure a parlarne. «Quei romani potevano prendere il caffè al banco e sarebbe costato meno che a casa loro - conclude - I capricci si pagano». 


da - http://www.lastampa.it/2013/08/19/italia/cronache/quattro-caff-e-tre-amari-per-euro-polemiche-per-i-prezzi-folli-di-venezia-44NbSv3QRIFS3v77N3NuRI/pagina.html
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« Risposta #1 inserito:: Agosto 27, 2013, 11:31:51 pm »

Cronache
25/08/2013 - la storia

Nella Sardegna del lusso uno scontrino da 120 euro per il succo e un aperitivo

La foto dello scontrino ha fatto il giro di Twitter

Il turista spennato si vendica sul web

Briatore: costo folle, è una vergogna


Nicola Pinna
Porto Cervo

Il luogo è incantevole, premiato come uno dei locali estivi più fashion d’Europa ed esaltato persino dal New York Times. Ma il tramonto mozzafiato che si ammira dalle rocce del Phi Beach di Baja Sardinia, probabilmente, non vale i 20 euro che un turista ha pagato due giorni fa per un succo di frutta. In realtà ne ha sborsato 80, perché di succhi al gusto ace e all’ananas ne ha ordinato addirittura quattro. E per di più, inconsapevole della sorpresa che stava per riservargli il cameriere, ha chiesto anche due bicchieri di vino (altri 20 euro ciascuno) e si è trovato sul tavolo uno scontrino da 120 euro. Ha tirato fuori i soldi e non ha fatto polemiche mentre il dj cominciava a scaldare tutti gli altri clienti che come ogni giorno affollavano uno dei locali più famosi della Costa Smeralda.

Per far scoppiare il caso ha usato Twitter e così il quarantaduesimo scontrino della giornata staccato alle 19,30 dal cassiere del Phi Beach ha fatto il giro della rete. Alimentando la polemica sui prezzi pazzi nei luoghi della vacanze, dopo quelle scoppiata pochi giorni fa a Venezia per i tre caffè a 100 euro. Sui succhi di frutta venduti a prezzo d’oro a Baja Sardinia sbotta anche Flavio Briatore, il più noto animatore delle notti smeraldine: «Chi fa questi prezzi dovrebbe essere multato, è una vergogna».

da - http://lastampa.it/2013/08/25/italia/cronache/nella-sardegna-del-lusso-uno-scontrino-da-euro-per-il-succo-e-un-aperitivo-qUHNhXhz9ixYCk8Exf1bqK/pagina.html
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