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Autore Discussione: FISCO, su Equitalia il governo vara una sorta di condono strisciante  (Letto 1971 volte)
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« inserito:: Giugno 18, 2013, 05:45:23 pm »

 Lunedì 17 Giugno 2013 10:50


FISCO, su Equitalia il governo vara una sorta di condono (Berlusconi?) strisciante.


Le nuove regole ingessano del tutto l'attività di riscossione coattiva. Di fatto gli evasori potranno tranquillamente non pagare e fare resistenza passiva senza correre alcun serio rischio.

Ci fu un tempo, in verità breve, in cui l'evasore fiscale, piccolo o grande che fosse, veniva definito "un mascalzone". Erano i primi del 2007, la corazzata "Riscossione spa" era stata da poco varata, a conclusione di un lungo periodo iniziato nel 1999 in cui il Legislatore, stimolato da una amministrazione consapevole, aveva finalmente messo in campo strumenti di riscossione coattiva adeguati, tolto il servizio di riscossione dalle mani del sistema bancario eliminando il palese conflitto di interessi in cui si trovava, addebitando (sia pure in modo irrazionale) i costi della riscossione al contribuente inadempiente, piuttosto che alla collettività. L'ultimo colpo di cannone è stato l'introduzione del divieto per la Pa di pagare somme a chi ha debiti a ruolo. Poi, poco a poco, il "mascalzone" è divenuto una vittima dell'oppressione fiscale, da proteggere e la corazzata appena uscita in mare aperto ha dovuto subito fare "macchina indietro tutta".

Qualche sintomo si era avuto con l'infausta scelta (unilateralmente adottata dalla dirigenza della società) di modificare il nome da Riscossione (chiaro e concreto) in Equitalia (presuntuoso, ambiguo e metafisico): riscuotere coattivamente le imposte vuol dire costringere il cittadino inadempiente a collaborare per il bene comune, secondo i principi dell'ordinamento; l'equità presuppone invece una discrezionalità che l'esattore pubblico non ha, per definizione. La corazzata ribattezzata Equitalia è stata accerchiata già mentre usciva in rada. Poi è stata colpita dal fuoco amico ed ora è lì, simulacro della riscossione che voleva essere e non fu. In pochi anni, i camaleontici tecnici del Mef sono riusciti ad ammannire nuove normative, che "reinventano" le regole che disciplinano i rapporti tra creditore e debitore.

La rateazione è stata portata a dieci anni (evviva, senza alcuna garanzia!) laddove invece la concessione del tempo è in funzione della qualità della garanzia; tutte le persone fisiche possono beneficiare della rateazione, buoni e cattivi, purché dimostrino di non essere in grado di sostenere l'onere della dilazione; per le imprese invece non è necessario che dimostrino di avere una capacità di pagamento del debito; si decade dalla rateazione dopo il mancato pagamento di otto rate, come in banca, che però è garantita da ipoteca di primo grado; la prima casa non è pignorabile, ma può essere pignorata dalla banca o dal pizzicagnolo; i beni immobili pignorati non potranno essere venduti prima di 300 giorni (perché non 400?).
Per non parlare poi delle norme che riguardano i pignoramenti mobiliari presso terzi e i piccoli debiti, che tanto valeva dire che non si riscuotono coattivamente, ed il sistema dei preavvisi (poco ci vuole che si arrivi al preavviso del preavviso).

Ora, che la società di riscossione abbia commesso gravi errori, pensando prima di potere continuare ad operare su procedure di tipo automatico (come i precedenti concessionari che lavoravano solo in funzione della maturazione del diritto ai rimborsi spese) e poi dicendo di aver cambiato registro senza avere alcuna idea di come farlo, non vi è dubbio.
E' stata (per quasi tutti) i debitori comuni cinica, rigida ed arrogante, ma, per difendersi da tale accusa, non ha mai dimostrato di essere altrettanto rigorosa e giusta con i forti, perché forse non lo è.

Queste nuove regole volute dal Governo Letta intervengono a conclusione di un processo che, da un divieto all'altro, ha finito per ingessare l'attività di riscossione coattiva per la quale la società pubblica era stata costituita e che consentiranno l'esdebitazione di fatto del contribuente inadempiente. Si dirà che non si è fatto un condono, ma della riscossione coattiva delle imposte non è rimasto nulla.

da - http://www.fiscoequo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=706:fisco-su-equitalia-governo-vara-una-sorta-di-condono-strisciante&catid=52:attualita&Itemid=110
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