Agire insieme per più giustizia
Pubblicato: 14/06/2013 14:00
François Hollande
President de la Republique
È un incontro importante per decidere e agire collettivamente. È una prova per il G8, gruppo di paesi economicamente avanzati che devono indicare la via e porsi come esempio. La sfida è di fare insieme tutto il possibile per costruire un futuro più sicuro, più prospero, più durevole e più giusto.
Mi auguro che il G8 comunichi al mondo un messaggio forte sulla crescita e sull'occupazione. Mentre le prospettive economiche continuano a essere incerte e la disoccupazione raggiunge livelli intollerabili, in particolare tra i giovani, dobbiamo mettere le politiche economiche al servizio della crescita e dell'occupazione. Lo faremo con serietà e ambizione, ripristinando la nostra credibilità finanziaria e migliorando la nostra competitività.
La Francia è pronta ad assumersi tutte le sue responsabilità per agire insieme ai suoi partner. Sostiene le tre priorità proposte dalla presidenza britannica del G8 - un sistema fiscale più equo, un'attività economica più trasparente, scambi commerciali più intensi - intese come leve per la crescita delle nostre economie.
La Francia vuole dei progressi nella lotta contro l'evasione, la frode e i paradisi fiscali. È tempo di passare alla regola dello scambio automatico di informazioni tra le varie amministrazioni fiscali. Dobbiamo giungere a una vera e propria "asta al rialzo" regolamentare nella lotta contro il riciclaggio e i flussi illeciti dei capitali.
La Francia auspica più trasparenza nel settore estrattivo. Ha deciso di aderire pienamente all'Iniziativa per la trasparenza delle industrie estrattive (Itie). È legittimo chiedere alle imprese che i dati relativi alle loro attività, per paese e per progetto, siano pubblici, nel settore estrattivo e non solo.
La Francia riconosce il grande contributo del commercio internazionale ai fini della crescita. Le nostre economie e le nostre società non hanno nulla da guadagnare dal protezionismo né, viceversa, da una competizione sfrenata. Lo scambio deve essere giusto, vale a dire reciproco, equo e regolato da norme comuni applicate da tutti. Deve rispettare le preferenze collettive e le specificità di ciascun paese, e in particolare la produzione culturale e artistica che non è una mercanzia.
La Francia auspica un rafforzamento del partenariato tra il G8 e l'Africa, nel momento in cui le forze armate francesi sono impegnate dall'inizio dell'anno in Mali, per ristabilire l'integrità territoriale del paese e garantire la sicurezza e la stabilità del Sahel e non solo. L'Africa è il continente del futuro, che ha registrato due decenni di crescita e un raddoppiamento degli investimenti internazionali in dieci anni.
Non può esistere crescita o sviluppo che non sia durevole. Per affrontare la sfida del mutamento climatico, abbiamo appuntamento nel 2015 in Francia, spero, per la conferenza delle Nazioni unite sul clima. La riuscita di questo negoziato attiene alla responsabilità della comunità internazionale nel suo insieme. Il G8 deve contribuirvi e dare un forte impulso politico al controllo delle emissioni di carbonio.
Certamente il G8 non può fare tutto, e non può farlo da solo. Ma nessuno comprenderebbe se noi, leader del G8, non cercassimo di assumerci tutte le nostre responsabilità per promuovere un durevole sviluppo economico e sociale al servizio di tutti.
DA -
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