L'intervista al viceministro all'Economia (Pdl): la delega fiscale non porterà risorse nel'13
Casero:Il nuovo Fisco? Cambieremo Equitalia
«Presto norma a tutela della prima casa. Sull'Iva, evitare aumenti per i prossimi sei mesi con una recessione come questa»
ROMA - Invoca un Fisco meno aggressivo nei confronti dei cittadini, il viceministro dell'Economia con delega alle Finanze, Luigi Casero (Pdl). E per giugno annuncia un provvedimento che mitigherà la riscossione: tassi d'interesse più bassi così come gli aggi. E una norma che salvaguardi la prima casa dal pericolo dell'espropriazione.
Ministro, vuole tagliare le unghie a Equitalia?
«Esprimo la massima fiducia e stima per Equitalia. Non faremo nulla che non ci abbia chiesto di fare il Parlamento. C'è stata una risoluzione approvata all'unanimità in commissione Finanze alla Camera: la vogliamo attuare. Entro giugno presenteremo una norma per limare tassi d'interesse e abbassare gli aggi. E interverremo a tutela delle prime case».
A proposito di Equitalia. I Comuni hanno ottenuto che ne venga prorogata la riscossione fino alla fine dell'anno.
«È giusto che i Comuni si attrezzino a riscuotere i tributi. Personalmente però sarei per una formula mista in cui Equitalia continuasse a svolgere il proprio servizio su indirizzo dei Comuni».
I Comuni attendono risposte sull'Imu. Quando parte il cantiere della riforma?
«Iniziamo da questa settimana con una serie di incontri di approfondimento».
Intanto la commissione Antonini sul federalismo fiscale ha bocciato l'abolizione dell'Imu sulla prima casa...
«Perché non tiene conto di un fatto contingente e di una caratteristica del nostro Paese: in un momento di recessione come questo l'Imu sulla prima casa ha avuto un effetto psicologico maggiore rispetto a quello economico. A Natale nessuno ha comprato nulla».
La commissione consiglia di abolire l'Imu sugli immobili strumentali.
«Su questi intanto abbiamo ipotizzato la deducibilità dal reddito delle imprese. Non è giusto che si paghi una tassa su una tassa».
Farete una tassa di servizio unica mettendo insieme Imu e Tares?
«Personalmente sarei per distinguere le tasse di proprietà da quelle di servizio».
Sul blocco dell'aumento dell'Iva a luglio si ha l'impressione che il governo traccheggi.
«Penso che bisognerà evitarne l'aumento almeno per i prossimi sei mesi in un momento di recessione come questo. Ma stiamo cercando di verificare le voci di spesa e di entrata. Decideremo entro metà giugno».
Il ministro Saccomanni ha detto che le risorse potranno essere recuperate per una parte con la «spending review». Che voto dà al lavoro svolto da Monti?
«Non do voti».
Allora mi dica su cosa bisogna ancora intervenire. «Su un piano vero di dismissioni di patrimonio pubblico. Parlo di immobili, di interventi sulle concessioni e poi valuteremo cosa fare sulle aziende pubbliche».
La delega fiscale libererà risorse?
«La delega fiscale del governo Monti è stata appena ripresa dalla Camera: servirà a semplificare l'attuale sistema secondo le richieste che ci vengono dal Paese ma anche dai potenziali investitori esteri. E poi darà certezza del diritto attraverso norme chiare e certe. Ridisegneremo un sistema fiscale che non uccide il contribuente attraverso obblighi eccessivi».
Un provvedimento-sogno che vorrebbe varare?
«Mi piacerebbe che le dichiarazioni dei redditi venissero inviate ai cittadini precompilate dallo Stato. E che loro si limitassero a controllarle. Una semplificazione importante».
Il taglio delle agevolazioni produrrà risparmi nel breve?
«Per il 2013 non farei affidamento su quelle risorse. C'è una corsia veloce per la delega ma ci vuole comunque del tempo».
Quindi, quando parlava di risorse che possono provenire dal lato delle entrate a cosa si riferiva? A un aumento delle tasse?
«Lo escludo: non intendiamo aumentare le tasse».
Le avete già aumentate per prorogare ecobonus e incentivi sulle ristrutturazioni.
«Non parlerei di un aumento ma di perequazione. Perché il gadget di un giornale dovrebbe avere un'aliquota Iva agevolata?».
Torniamo alle risorse che mancano. Il capogruppo pdl alla Camera, Renato Brunetta, ha detto che 22 miliardi si possono recuperare chiedendo all'Ue lo scomputo dal deficit degli effetti prodotti dai due terremoti.
«Brunetta dice una cosa vera: abbiamo avuto una situazione di emergenza che ci ha procurato delle spese eccezionali. Così come è vero che serve un'azione forte in chiave europea. Ma all'Ue noi vogliamo chiedere che cambi del tutto atteggiamento e acceda a una politica vera di espansione. Un Paese come il nostro, una potenza manifatturiera, deve chiedere e ottenere politiche che rilancino le nostre industrie e che tornerebbero vantaggiose anche per quelle tedesche, che adesso soffrono di politiche finanziarie sbagliate».
Intanto Francia e Spagna hanno già ottenuto i loro sconti.
«A maggior ragione dobbiamo giocare la nostra partita: abbiamo avuto un atteggiamento responsabile, ora l'Europa ci dia la possibilità di liberare le nostre forze migliori. Spero che non sfugga a nessuno cosa sta avvenendo nelle piazze di tutto il Continente: la protesta dei giovani va ascoltata. La nostra priorità è detassare il loro lavoro: su questo ci batteremo al prossimo consiglio europeo. Per ottenere l'anticipazione del piano per l'occupazione giovanile 2014».
Dica la verità, soffre il «pressing» del suo partito?
«Il Pdl ci incalza sui temi su cui si è impegnato in campagna elettorale e che sono rientrati nel programma di governo. Mi sembra utile oltre che giusto» .
Antonella Baccaro
3 giugno 2013 | 10:22© RIPRODUZIONE RISERVATA
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http://www.corriere.it/economia/13_giugno_03/fisco-equitalia-casero_753d4af8-cc18-11e2-baa8-7c6869fac9d2.shtml
