Monti a Melfi davanti alla Fiat: "Non è operazione per deboli di cuore".
E avverte Cgil e Fiom
L'Huffington Post | Pubblicato: 20/12/2012 13:58 CET | Aggiornato: 20/12/2012 15:32 CET
L'annuncio ufficiale è atteso per il fine settimana ma quelle di oggi sembrano - a tutti gli effetti - parole da prove generali. Mario Monti parla già da premier nel suo intervento davanti ai lavoratori dello stabilimento Fiat di Melfi. Loda l'operato di Sergio Marchionne che - dice - "ha mantenuto gli impegni nonostante il difficile periodo economico" e giocando con la metafora dell'auto simbolo dell'impianto lucano, la Punto, parla di svolta epocale e di "Punto a capo". Ufficialmente il riferimento è soltanto agli investimenti del Lingotto, ma l'allusione al prossimo avvio di una nuova fase politica per il professore, conclusa quella tecnica, non sfugge ai più.
Per il premier un linguaggio da battaglia. Di chi, ormai, è pronto al grande passo: "Da Melfi parte un'operazione che non è per i deboli di cuore", dice riprendendo le parole di Sergio Marchionne.
E la sintonia con il Lingotto è totale. Anche quando dice che l'azienda "ha sempre parlato con il linguaggio della verità, se pur con asprezza in alcuni casi", Monti loda i vertici Fiat per avere sempre voluto affrontare le difficoltà senza facili scorciatoie come quando, nell'incontro del 22 settembre scorso, "l'azienda non ci ha chiesto nessun aiuto pubblico".
E mentre Cgil e Fiom, non invitate, aspettano fuori dai cancelli, Monti non manca di rivolgere una stoccata al sindacato a cui non è stato perdonato l'ultimo no, quello sull'accordo sulla produttività, e chiede ai lavoratori di non farsi ingannare da "false tutele".
Le forze sociali, dice il presidente del Consiglio, "non siano invece legate a una catena che inchioda al passato", non "restino aggrappate a un passato che non tornerà, arroccati a forme di tutela per i lavoratori che nel tempo hanno l'effetto opposto".
Marchionne: "Investimento da un miliardo". Prima di lui, Sergio Marchionne aveva servito l'assist ideale. Lodi all'azione del governo ("Siamo riconoscenti a Monti, il suo governo è stato capace di ricreare clima di fiducia e credibilità") e nuove, importanti promesse di investimenti: " A Melfi l'investimento complessivo della Fiat sarà di un miliardo di euro". E entro il 2016 l'obiettivo è di produrre in Italia 17 nuovi modelli
Positivi, secondo l'ad di Fiat, i conti del Lingotto "E' un'azienda sana e forte e chiuderà il 2012 con "un utile della gestione ordinaria di circa 3,8 miliardi e un utile netto sopra 1,2 miliardi". Incoraggianti anche le previsioni per i prossimi anni: "In 3-4 anni - ha assicurato Marchionne - raggiungeremo il pareggio delle attività in Italia e in Europa".
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