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Autore Discussione: Barbara Fiammeri. Monti incontra Casini e Montezemolo e rinvia la conferenza...  (Letto 1892 volte)
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« inserito:: Dicembre 19, 2012, 11:42:59 pm »

Monti incontra Casini e Montezemolo e rinvia la conferenza di fine anno.

Pressing di Napolitano sul voto

con un'analisi di Barbara Fiammeri

19 dicembre 2012

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano risponde a Silvio Berlusconi, che ha proposto di rinviare le elezioni di una o due settimane. In una nota il Quirinale sottolinea che è interesse del Paese andare al voto al più presto. Per quanto riguarda poi lo scioglimento delle Camere, il Colle rimarca che le ipotesi sulla data «non sono dettate da alcuna forzatura o frettolosità». Il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri avrebbe scritto una lettera al capo dello Stato spiegandogli che anche se la macchina elettorale potrebbe essere pronta per il 17 febbraio, sarebbe, per motivi tecnici, meglio votare il 24 febbraio.

Il pressing dei centristi su Monti
Intanto non viene meno il pressing dei centristi per una candidatura del premier. In mattinata Monti ha incontrato a Palazzo Chigi i rappresentanti delle liste moderate di centro. Presenti Montezemolo, Casini, Cesa e Riccardi. Casini ha ribadito che «Monti farà la sua scelta, inutile tirarlo per la giacca, ma noi saremo in campo» e ha definito «irreali» gli scenari delineati dai media sulle liste moderate. La squadra di Montezemolo e Riccardi hanno avviato intanto la raccolta delle pre-firme per la presentazione di una lista di "Verso la Terza Repubblica". Tra le ipotesi circolate nelle ultime ore, quella di una federazione composta da forze politiche centriste, suddivisa in quattro liste (Udc, Fli, i "montiani" del Pdl Frattini e Pisanu e il gruppo di "verso la Terza repubblica", con Montezemolo, Riccardi, Passera ed esponenti della società civile). Monti, che domani sarà a Melfi per presentare il nuovo piano di sviluppo dello stabilimento Fiat, ha rinviato la conferenza stampa di fine anno, che era stata prevista per venerdì prossimo.

Il Pdl chiede di rinviare le elezioni di una o due settimane
La partita sulla data del voto è aperta. Il presidente del Pdl Silvio Berlusconi ha denunciato la fretta per formare le liste. «È una forzatura inutile», ha spiegato nel suo intervento alla trasmissione televisiva "Porta a Porta". Il Pdl ha sottolineato la necessità di analizzare con attenzione il ddl stabilità. Il Cavaliere ha chiesto il rinvio delle elezioni «di una o due settimane». Il voto, secondio questa strategia, slitterebbe dunque dal 17 febbraio al 24 o al 3 marzo. «Secondo me vogliono mettere un po' più in là le elezioni», è stato il commento del leader del Pd, Pier Luigi Bersani, intervenuto alla trasmissione Agorà. Bersani definisce «indecorosi e incommentabili» i «traccheggiamenti» sui tempi elettorali e attacca sull'Imu: «Se uno fa il demagogo, dica dove trova 20 miliardi».

Napolitano: è interesse del Paese andare al voto al più presto
In mattinata è arrivata una nota del Quirinale, dopo la richiesta avanzata del Pdl: è «interesse del Paese» - si legge nel documento - che «non si prolunghi eccessivamente la campagna elettorale affinché possa ristabilirsi al più presto la piena funzionalità delle Assemblee parlamentari e del Governo in una fase sempre critica e densa di incognite per l'Italia». Il Colle aggiunge che «le ipotesi di data per lo scioglimento delle Camere all'esame del Presidente della Repubblica, che ne ha la prerogativa esclusiva sentiti i Presidenti delle due Assemblee, non sono dettate da alcuna forzatura o frettolosità». Ancora: il Colle sottolinea che «le ipotesi di data per lo scioglimento delle Camere all'esame del Presidente della Repubblica, che ne ha la prerogativa esclusiva sentiti i Presidenti delle due Assemblee, non sono dettate da alcuna forzatura o frettolosità».

Il ddl Stabilità
Dopo la presa di posizione del Pdl, la conversione del provvedimento in legge rischia dunque di avere tempi più lunghi. Il ddl, bloccato in commissione Bilancio al Senato, è atteso in aula nel primo pomeriggio. Il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto ha annunciato che il Popolo delle Libertà intende utilizzare tutti gli spazi concessi dal regolamento «in Commissione e in Aula» per l'esame del provvedimento. Immediata la replica del presidente della Camera Gianfranco Fini «è doveroso per tutti noi leggere le prerogative che il regolamento assegna alla presidenza in materia di approvazione di provvedimenti», specie in terza lettura.

Schifani: nessuno ha fatto melina
Il presidente del Senato Renato Schifani, intervenuto alla cerimonia degli auguri della stampa parlamentare, ha negato che ci sia da parte del Pdl una volontà di far slittare l'esame della manovra economica. «Nessuno ha fatto melina - ha detto -, tutto è avvenuto alla luce del sole e tra poco il Senato farà la sua parte». Duro il commento di Bersani. È «indecoroso, inaccettabile, incommentabile subordinare la legge di stabilità ai calendari del partito», ha affermato a Bruxelles, dopo il suo incontro con il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy.


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da - http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-12-19/elezioni-napolitano-incarico-sono-103734.shtml?uuid=AbmNTXDH
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