LA-U dell'OLIVO
Novembre 24, 2024, 07:29:11 am *
Benvenuto! Accedi o registrati.

Accesso con nome utente, password e durata della sessione
Notizie:
 
   Home   Guida Ricerca Agenda Accedi Registrati  
Pagine: [1]
  Stampa  
Autore Discussione: Cristina Argento Cristina Marrone - Giura il governo Monti. «Ora di corsa»  (Letto 2180 volte)
Admin
Utente non iscritto
« inserito:: Novembre 19, 2011, 11:28:05 am »

Il Capo dello Stato: «a Gianni Letta un grazie speciale»

Giura il governo Monti. «Ora di corsa»

Napolitano: già segnali di fiducia dall'Ue

Il professore presenta la squadra: «Niente politici, niente imbarazzi».

Poi il passaggio di consegne con Berlusconi

MILANO - Il governo Monti ha giurato. Una squadra composta esclusivamente da tecnici, senza alcun politico, ha promesso fedeltà alla Repubblica, davanti al Capo dello Stato. La fiducia sarà votata giovedì in Senato e venerdì alla Camera. Soddisfatto Giorgio Napolitano, convinto del fatto che «molto presto» l'Italia potrà vedere la reazione dell'Ue al nuovo governo, visto che già «ci sono molti segnali positivi di fiducia». «La Costituzione di questo governo - ha ammesso il Presidente della Repubblica al termine del giuramento - è stata delicata e difficile, anche per la sua carica di assoluta novità. Penso che siamo riusciti tutti insieme a trovare le soluzioni più idonee», ha aggiunto. Napolitano ha voluto poi rivolgere «uno speciale ringraziamento al dottor Gianni Letta per la continua e sempre scrupolosa collaborazione istituzionale».

IL RITO DELLA CAMPANELLA - Dopo il giuramento nel Salone delle feste del Quirinale, Monti si è recato a Palazzo Chigi per il passaggio di consegne con Silvio Berlusconi. Nella Sala del Galeone i due si sono stretti la mano e hanno posato insieme per le foto di rito. Quindi il colloquio e il tradizionale «rito della campanella» con la quale, poco dopo, il nuovo Presidente del Consiglio ha dato il via alle riunioni del suo esecutivo con la prima seduta del consiglio dei ministri. «La campanella la suonavo sempre quando facevo il chierichetto in Chiesa..., ha scherzato il Cavaliere al momento del passaggio formale di consegne. «Auguri e in bocca al lupo» ha poi detto a Monti. E al nuovo capo del governo italiano sono arrivati anche gli auguri del presidente francese Nicolas Sarkozy: «Le settimane che vengono saranno decisive. Insieme ce la faremo», ha scritto in una lettera a Monti.

LA SQUADRA - Diciassette i ministri (contro i 23 del governo Berlusconi). Tre le donne e in posti chiave: all'Interno, alla Giustizia e al Lavoro. Antonio Catricalà sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Mario Monti tiene per sé la delega all'Economia. Agli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata, all' Interno Anna Maria Cancellieri, alla Giustizia Paola Severino, alla Difesa ammiraglio Gianpaolo di Paola, allo Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera, all'Agricoltura Mario Catania, all'Ambiente Corrado Clini, al Lavoro e politiche sociali Elsa Fornero, alla Salute Renato Balduzzi, all'Università e Istruzione Francesco Profumo, alla Cultura Lorenzo Ornaghi. Ministri senza portafoglio: Enzo Moavero Milanesi (Delega agli Afferi europei) Piero Gnudi (Turismo e Sport), Fabrizio Barca (Coesione Territoriale) Piero Giarda (Rapporti con il Parlamento) e Andrea Riccardi (Cooperazione internazionale e integrazione).

SENZA POLITICI - La presenza poltica, seppur limitata, è stata fino alla sera della vigilia il problema da risolvere per il neo presidente del Consiglio. Alla fine i veti incrociati hanno portato all'esclusione di Gianni Letta e Giuliano Amato, cui Monti teneva sia per l'esperienza sia perché in grado di essere un collegamento con i due principali schieramenti del Parlamento. Ma il premier volge a suo favore, nelle dichiarazioni, l'esito «tecnico delle sue trattative». La loro assenza, afferma, «agevolerà anziché ostacolare il radicamento, perché toglierà un motivo di imbarazzo», spiegando che «la blindatura di un governo dipende dalla sua capacità di agire incisivamente e di spiegare ai cittadini e al Parlamento la portata della sua azione». D'altronde «le forze politiche, che spero stiano uscendo da una fase di dialettica molto, molto vivace, hanno manifestato una chiara preferenza a sostenere questo governo senza farne parte. D'altra parte la stessa nascita di un governo innovativo riflette la grande convinzione delle forze politiche che si tratti di momento straordinario». Monti ha escluso che sia in programma un futuro rimpasto dell'esecutivo per inserire dopo una prima fase rappresentanti dei partiti. «È stato abbastanza interessante e impegnativo arrivare a formare questo governo», ha spiegato il professore subito dopo avere sciolto la riserva sull'incarico. «Non prendo in considerazione in questo stadio un passaggio in corsa, perché di corsa si tratterà».

I MERCATI - «Abbiamo operato in tempi brevi e con serietà e attenzione alla qualità delle scelte», ha sottolineato Monti. «Ci sentiamo sicuri di ciò che abbiamo fatto ed abbiamo ottenuto molti segnali di incoraggiamento dai nostri partner europei e dal mondo internazionale - ha proseguito -. Confido che questo si tradurrà, pur in una fase complicata, in un rasserenamento di quelle difficoltà dei mercati che riguardano il nostro Paese».

RINGRAZIAMENTI - Nella conferenza stampa al Quirinale, dopo aver accettato l'incarico di premier, Mario Monti ha rivolto un «cordiale saluto a Berlusconi con rispetto e attenzione per l'opera compiuta». Il nuovo premier ha inoltre rivolto un «sentito ringraziamento a Napolitano per l'onore che mi ha fatto chiamandomi a questo incarico e per il suo sostegno». Un «grazie» Monti lo ha rivolto anche alle «forze politiche e sociali per la collaborazione nel corso delle consultazioni» a Palazzo Giustiniani.

IL PROGRAMMA - Pensioni e patrimoniale nel programma di governo? Il premier Mario Monti rinvia alla presentazione del programma in vista della fiducia, da giovedì al Senato, per i chiarimenti sulle misure.

APPLAUSI - Nel pomeriggio, prima del giuramento, Mario Monti aveva incontrato Gianfranco Fini. Lasciando Montecitorio una piccola folla ha applaudito il premier. «Di sicuro non ci sono abituato», ha spiegato Monti, stringendo la mano ad alcune persone che si erano fatte incontro. E a chi gli ha detto «presidente, ci pensi lei», Monti ha risposto: «Certo che devo pensarci, sono qui per questo».

Cristina Argento
Cristina Marrone

16 novembre 2011 23:08© RIPRODUZIONE RISERVATA
da - http://www.corriere.it/politica/11_novembre_16/monti-quirinale-lista_9114b030-102c-11e1-a756-4c2fd73eac66.shtml
Registrato
Pagine: [1]
  Stampa  
 
Vai a:  

Powered by MySQL Powered by PHP Powered by SMF 1.1.21 | SMF © 2015, Simple Machines XHTML 1.0 valido! CSS valido!