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Autore Discussione: FLAVIA AMABILE La lettera dei giovani a Monti  (Letto 1978 volte)
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« inserito:: Novembre 16, 2011, 11:48:46 am »

15/11/2011

La lettera dei giovani a Monti

Le richieste del Forum Nazionale dei Giovani che incontrerà il presidente incaricato: vogliamo essere rappresentati nel prossimo #governo

FLAVIA AMABILE

Ecco la lettera aperta con cui si presenterà oggi il Forum Nazionale dei Giovani alle consultazioni per la formazione del nuovo governo.


Egregio Sen. Prof. Mario Monti,
abbiamo seguito con grande attenzione ed interesse quanto in queste settimane e in queste ultime ore sta accadendo nel nostro Paese.

Rappresentiamo il Forum Nazionale dei Giovani, riconosciuto con Legge 30 Dicembre 2004 n. 311. Siamo l’unica piattaforma nazionale di rappresentanza giovanile, con più di ottanta organizzazioni nazionali al suo interno che, complessivamente, associano circa quattromilioni di giovani. Il Forum Nazionale dei Giovani è anche rappresentato all’interno dell’Esecutivo del Forum Europeo dei Giovani (European Youth Forum, in sigla YFJ) che rappresenta gli interessi dei giovani europei presso le istituzioni internazionali ed è attivo interlocutore di Commissione, Consiglio d’Europa e il sistema Nazioni Unite.

Siamo giovani impegnati quotidianamente a costruire una società diversa nelle organizzazioni giovanili dalle quali proveniamo. Rappresentiamo parte di quel mondo che spesso i giornalisti si divertono a quantificare in percentuali del PIL. Ci chiamano “terzo settore”, ma abbiamo la presunzione di percepirci in prima linea per progetti che puntano a dare un senso alle parole cittadinanza, partecipazione e reti sociali.

Siamo stati, spesso, delusi dalle scelte dell’attuale classe dirigente che siede in Parlamento, ma non per questo rinunciamo a stimolarla continuamente con le nostre proposte. L’impegno per le nostre comunità locali e per il Paese è un valore che non abbiamo mai delegato.

Con questo spirito, nel farLe i nostri più sinceri auguri per la responsabilità che Le è stata affidata, non possiamo non esprimerLe, altresì, le nostre preoccupazioni. Lo facciamo con un accorato appello: il nuovo Governo, che dovrà necessariamente avvalersi di competenze tecniche specifiche e di rinnovata credibilità internazionale, non può e non deve cedere alla gerontocrazia.

Non vogliamo precorrere i tempi, né vogliamo lasciarci suggestionare dalle anticipazioni giornalistiche sul toto-Ministri, ma riteniamo opportuno, sin da adesso, condividere con Lei le nostre preoccupazioni e i nostri auspici.

Ci interessa capire se la nostra generazione può, finalmente, prendere parte, come riteniamo opportuno e necessario, alla costruzione del proprio futuro e di quello dell’Italia o se ancora una volta dovrà accontentarsi di un posto sugli spalti ereditando gli effetti di scelte per le quali non sarà chiamata a collaborare.

Una precisazione è d’obbligo: abbiamo sempre sostenuto che la questione giovanile in Italia non si risolve in un mero valore anagrafico o nella logica del ricambio generazionale tout court. Non crediamo che avere 27 anni significhi essere migliore di chi ne ha 75; migliori no, ma diversi certamente si. Non fosse altro perché viviamo l’attuale crisi sulla nostra pelle alla pari o con maggiore difficoltà degli altri e ne subiremo le conseguenze anche in futuro. Una crisi che abbiamo ereditato, senza colpe, in tutta la sua gravità.

Crediamo che il nostro Paese, nell’attuale situazione economica, politica e sociale, necessiti del dinamismo, della capacità di cambiamento, delle competenze, del punto di vista dei suoi giovani. La scommessa sul futuro che Lei è chiamato a fare non può escludere chi dovrà giocare la partita.

Con forza e determinazione, esimio Presidente, Le chiediamo la coraggiosa scelta, nonostante le difficoltà del momento, di riproporre e rilanciare nel Suo Governo il Ministero e il Dipartimento della Gioventù. Sarebbe, questo, un segnale forte e carico di significato e speranza; un gesto di grande apertura al futuro ed un’indicazione chiara e lungimirante in un Paese bloccato come il nostro.

Allo stesso tempo, nutriamo un forte interesse al programma del Suo Governo. A chi L’ha preceduta abbiamo chiesto provvedimenti seri in merito alla disoccupazione giovanile, all’accesso al credito, al diritto alla casa, a politiche favorevoli alle giovani famiglie, alla fiscalità di vantaggio per le imprese che non assumono con contratti precari, al sostegno all’associazionismo giovanile, ad un’agenda di sostenibilità. Sono le stesse questioni che oggi sentiamo la necessità di sottoporre a Lei e sulle quali aspettiamo fiduciosi risposte concrete. A Lei, con urgenza, chiediamo anche una risposta rispetto la salvaguardia del Fondo Nazionale per il Servizio Civile che ormai da anni subisce progressivi tagli e rischia di sparire in seguito all’ultima manovra di stabilità.

Noi siamo convinti che questo Paese necessiti delle idee e del coraggio dei giovani italiani. Auspichiamo che anche Lei condivida con noi la stessa convinzione.

da - http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=124&ID_articolo=1449&ID_sezione=274
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