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Autore Discussione: Bruxelles, l'attacco di Berlusconi "Sono qui per colpa delle opposizioni"  (Letto 2379 volte)
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« inserito:: Settembre 13, 2011, 03:34:10 pm »

GOVERNO

Bruxelles, l'attacco di Berlusconi "Sono qui per colpa delle opposizioni"

Il premier incontra il presidente del Consiglio Ue Van Rompuy: "Sono qui per rassicurare le istituzioni europee".

Ma il procuratore capo di Napoli torna a parlare del procedimento sulla presunta estorsione ai suoi danni da parte di Tarantini: "La memoria difensiva non basta. Lo sentiremo nei prossimi giorni"


ROMA - Il martedì europeo di Silvio Berlusconi è ufficialmente cominciato a Bruxelles, al palazzo del Consiglio dove ha incontrato il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. La tournée serve ufficialmente per illustrare ai vertici dell'Unione la manovra italiana ma consente al premier di saltare l'incontro previsto con i magistrati napoletani nel procedimento sulla presunta estorsione ai suoi danni da parte di Gianpaolo T 1arantini 2 e Valter Lavitola. A Bruxelles Berlusconi si dice "assolutamente tranquillo". E' lì per parlare della manovra. "Ci sono state delle dichiarazioni da parte delle opposizioni differenti dai fatti e dalla realtà che ci costringono a rassicurare le istituzioni europee", ha spiegato a Van Rompuy. Il suo viaggio europeo proseguirà a Strasburgo, all'Europarlamento.

Ma il procuratore capo di Napoli, Giovandomenico Lepore, intervenuto a '24 mattino' su Radio 24, non si dà per vinto. "Nessun cittadino si può sottrarre a suo piacimento all'esame da parte dei magistrati", ha detto. "La memoria difensiva del premier Berlusconi non basta a evitare il faccia a faccia coi magistrati". Il premier dunque sarà sentito, la data ancora non è conosciuta.

Sul viaggio a Bruxelles, che ha comportato un legittimo impedimento all'incontro coi magistrati di Napoli, Lepore ha quindi commentato: "Non credo che il premier stia fuggendo dai magistrati, comunque non si è presentato. Cercheremo un'altra data nei prossimi giorni. Sui motivi che hanno indotto il presidente ad andare a Bruxelles non possiamo fare valutazioni, se non quella formale. Se anche avessi un dubbio che è un viaggio di comodo - ha aggiunto il capo della procura di Napoli - quel dubbio rimarrebbe in me, non lo potrei esternare".

Ieri durante la trasmissione Mattino 5 il presidente del Consiglio, aveva respinto il sospetto che la trasferta fosse una via di fuga rispetto ai pm: "È un'assurdità sostenerlo", aveva detto Silvio Berlusconi 5 intervistato da Maurizio Belpietro, aggiungendo: "Non credo sia un reato aiutare una famiglia con figli piccoli, con un'altra famiglia a carico, passata dall'agiatezza alla miseria", anche "per l'intervento dei magistrati". In serata però era arrivata la reazione seccata 6 del polacco Jerzy Buzek, presidente del Parlamento europeo: "Gli darò un paio di minuti", aveva detto.

7Sulla notizia che i legali di Berlusconi abbiano depositato una memoria, Lepore ha poi spiegato che "non è un memoriale ma una memoria difensiva. Ma non basta, anche se va letto ciò che c'è scritto e tenerne conto ai fini processuali. Va sentita la parte lesa, noi abbiamo elementi per pensare che ci sia un'estorsione e la vittima, il premier, nega l'estorsione, quindi dobbiamo sapere i particolari. La memoria difensiva non basta perché è una versione unilaterale, vanno fatte le domande e ci sono fatti specifici da contestare. Le controdeduzioni con domande da parte dei magistrati sono necessarie per fare chiarezza, non per senso di persecuzione nei confronti di qualcuno. Nessun cittadino si può sottrarre a suo piacimento all'esame da parte dei magistrati. Lo stesso Presidente della Repubblica può essere sentito come teste, con prerogative come quella di essere sentito al Quirinale, ma non si può sottrarre".

Il procuratore capo di Napoli ha quindi respinto il sospetto di volere fare una "trappola" al premier, convocandolo come parte lesa ma col rischio di tramutare la sua posizione in indagato, come si legge su qualche giornale. Però non ha escluso l'eventualità: "Berlusconi è parte lesa, non indagato. Naturalmente se lui desse una versione che contrasta con alcuni elementi obiettivi che abbiamo a disposizione, allora bisogna che una delle due posizioni prevalga sull'altra. Quindi naturalmente c'è questa possibilità, ma fino a un certo punto".

Infine un commento sulla competenza territoriale: "Siamo stati noi i primi a sollevare la questione. Nella richiesta fatta al gip - ha concluso Lepore - non escludevamo che la competenza fosse di altri. Il gip ha vagliato e ha riconosciuto che allo stato attuale siamo competenti noi. Ora la difesa ha fatto altre eccezioni e gli organi giudiziari vaglieranno la loro richiesta".

(13 settembre 2011) © Riproduzione riservata

da - http://www.repubblica.it/politica/2011/09/13/news/lepore_berlusconi-21593881/?ref=HREA-1
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