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Autore Discussione: Piano sicurezza in tre settimane - [Bonelli : impari chi sono gli ultimi veri]  (Letto 2515 volte)
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« inserito:: Settembre 05, 2007, 12:31:25 pm »

POLITICA

Palazzo Chigi: il ddl del governo sarà perfezionato dopo l'esame in Cdm "previo confronto con la Conferenza Stato-Città del 18 settembre"

"Piano sicurezza in tre settimane"

Il governo consulterà i sindaci

Giudizio "molto positivo" di Veltroni e Cofferati

Bonelli (Verdi): "Non confondiamo gli ultimi con i delinquenti''


ROMA - Un disegno di legge ad hoc per combattere la criminalità organizzata e l'illegalità verrà messo a punto dal governo entro tre settimane. Lo assicura Palazzo Chigi, in una nota sull'incontro che si è svolto nel pomeriggio tra il premier Romano Prodi ed i ministri Amato, Mastella, Parisi e Pollastrini, il viceministro Minniti ed il sottosegretario Micheli.

Il ddl del governo verrà perfezionato definitivamente dopo l'esame domani in Consiglio dei ministri e "previo confronto con la Conferenza Stato-Città previsto per il 18 settembre prossimo". Il testo "prevederà iniziative per combattere la criminalità organizzata e l'illegalità diffusa, soprattutto nelle aree metropolitane, con particolare attenzione per la prevenzione e il contrasto delle molestie e delle violenze nei confronti delle donne".

Il disegno di legge del governo ancipato da Repubblica dovrebbe contenere anche norme sulla custodia cautelare obbligatoria per chi è sospettato di aver commesso rapine e furti di particolare violenza, processi accelerati a fronte di prove schiaccianti contro chi è stato arrestato, un giro di vite sull'affidamento nel caso di crimini che rappresentano un grave allarme sociale. Ma fondamentale sarà l'istituzione di un codice nazionale unico, a cui dovranno attenersi i sindaci. Tra le nuove norme non mancheranno provvedimenti antimafia, misure più severe sulla prostituzione e contro chi guida ubriaco.

Palazzo Chigi sottolinea l'importanza di agire sul fronte della sicurezza velocemente e bene. L'esecutivo vuole dare un segnale forte di presenza sul territorio, attraverso un disegno di legge ad hoc ma anche provvedimenti da inserire in Finanziaria: la presidenza del Consiglio evidenzia l'opportunità della riunione allargata di questo pomeriggio per mettere a punto il ddl sulla sicurezza, che punta molto sulla collaborazione tra i diversi ministeri.

Una riunione utile, dunque, nonostante il piano sulla sicurezza fosse già stato in linea di massima impostato e il Guardasigilli Clemente Mastella e il ministro dell'Interno Giuliano Amato siano arrivati con le idee abbastanza chiare all'appuntamento. Ma al tavolo odierno mancavano interlocutori sicuramente interessati come il ministro per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero, di Rifondazione comunista.

"Io alla riunione non sono stato invitato - spiega Ferrero -. Si discute di sicurezza delle città con il ministro della difesa, ma senza chiamare il ministro della Solidarietà sociale: questo è già un punto da rilevare". Ferrero sostiene che sulla microcriminalità l'impostazione è sbagliata "su due piani: da un lato si inverte la causa e l'effetto, questi fenomeni vanno affrontati con la logica dell'integrazione, in secondo luogo si sceglie una gerarchia insolita, si parte dai graffittari, che sarebbero più pericolosi degli speculatori".

Reazioni. "L'esecutivo ha ragione - ha detto Walter Veltroni -, il principio dell'effettività della pena è il principio guida del mantenimento delle istituzioni". Secondo il candidato leader del Pd "la sicurezza dei cittadini va difesa in ogni momento e poi va fatta una politica di integrazione sociale nei confronti dell'immigrazione".

Sergio Cofferati giudica "molto positivamente" il pacchetto sicurezza su cui sta lavorando l'esecutivo, "perché credo sia importante - ha spiegato in un'intervista al Tg3 il primo cittadino di Bologna - che il governo si doti di strumenti più efficaci. E' sempre molto importante che ne fornisca anche ai sindaci". Alla domanda sulla definizione di sindaco-sceriffo di sinistra che, polemicamente, gli era stata affibbiata in passato, Cofferati ha risposto che "i problemi che ho affrontato sono i problemi che ci sono oggi in tutte le città italiane e anche in centri medio-piccoli".

Decisamente più cauto il commento del capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli. "Siamo d'accordo con l'esigenza di contrastare il crimine, garantire la sicurezza dei cittadini e la certezza pena, ma siamo preoccupati perché non vorremmo che si commettesse l'errore di colpire gli ultimi della società confondendoli con i delinquenti''.

(4 settembre 2007)

da repubblica.it
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