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Autore Discussione: Barenboim si appella alla Costituzione contro i tagli alla cultura.  (Letto 2130 volte)
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« inserito:: Dicembre 08, 2010, 12:04:01 am »

La «prima» alla Scala - Il maestro ha letto l'articolo 9, anche a nome di tutti i colleghi

Barenboim si appella alla Costituzione contro i tagli alla cultura. Manca Bondi

Il sovrintendente Lissner: dispiaciuto per l'assenza del ministro. La replica: «Dovevo votare la Finanziaria»

   
MILANO - Applausi per il maestro Daniel Barenboim che, prima di iniziare a dirigere la «Valchiria» di Wagner, ha letto l'articolo 9 della Costituzione, in segno di protesta per i tagli alla cultura. «Sono molto felice - ha esordito Barenboim, rivolto verso il Capo dello stato - di dirigere ancora una volta alla Scala. Sono onorato di essere stato dichiarato maestro scaligero, ma a nome dei miei colleghi sono molto preoccupato per il futuro della cultura in Italia e in Europa». Quindi ha letto l'articolo 9 della Costituzione, nel quale viene affermato che la Repubblica promuove la cultura e la ricerca scientifica.

A NOME DEI COLLEGHI - Il direttore d'orchestra e pianista ha parlato «anche in nome di tutti i miei colleghi che suonano, cantano, ballano e lavorano non soltanto in questo magnifico teatro, ma in tutti i teatri d'Italia» e ha voluto dire «a qual punto siamo profondamente preoccupati per il futuro della cultura del nostro paese e in Europa». «Se mi permettete - ha continuato - vorrei che ricordiamo insieme l'articolo 9 della Costituzione Italiana: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione». Alla lettura del testo sono seguiti fragorosi applausi da parte degli spettatori.

NAPOLITANO E I SINDACATI - Il Presidente Napolitano, come aveva annunciato, ha incontrato le rappresentanze sindacali alla fine del secondo tempo della «Valchiria». Da parte di Napolitano c'è stato «apprezzamento per le parole di Barenboim, che anche se in modo conciso ed essenziale» ha lanciato un messaggio condivisibile. Soddisfazione dunque da parte delle rappresentanze sindacali del Teatro scaligero per le parole «eloquenti del Presidente che ha riconosciuto l'estremo valore della cultura. E soprattutto il Presidente ci ha detto che la Costituzione va attuata, anche nell'art. 9. Il Presidente ha detto chiaramente che la cultura è una risorsa strategica. Per questo siamo onorati della sua presenza e del suo appoggio che non ci ha mai fatto mancare».

LISSNER E IL FORFAIT DI BONDI - A proposito dei tagli alla Cultura, ha brillato per la sua assenza alla «prima» il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi. «Peccato che il ministro non ci sia. Non commento. Avrà altro da fare», ha commentato il sovrintendente e direttore artistico del Teatro alla Scala di Milano, Stephane Lissner. «È così in tutta Europa, è triste», aveva detto poco prima Lissner, commentando gli incidenti in piazza Scala. «Sentivo come un dovere essere con i miei colleghi senatori a votare la legge Finanziaria», è la replica del ministro della Cultura Sandro Bondi. «Le polemiche su di me ormai sono il pane quotidiano», ha osservato il ministro, che riguardo agli scontri davanti al Teatro lirico osserva: «Non è la prima volta che la Scala è l'occasione per fare manifestazioni, l'importante è che non siano manifestazioni violente».

GASPARRI: LISSNER SI SCUSI - «Attaccare con ogni pretesto il ministro Bondi è un esercizio tanto abituale quanto riprovevole» dice il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, e aggiunge: «Il ministro Bondi, che è anche senatore, in queste ore ha partecipato, come suo dovere e nell'assolvimento del mandato che gli elettori gli hanno conferito, alla votazione della legge di stabilità esaminata dall'Aula di Palazzo Madama che non ha sospeso i suoi lavori in concomitanza con la pure importante prima della Scala. Sono certo che questo Lissner intenda scusarsi pubblicamente con il ministro Sandro Bondi che è qui in Aula a contribuire alla stabilità dei conti dello Stato. Meno offese e più rispetto da parte di una persona la cui presunzione è probabilmente superiore alla sua cultura» conclude Gasparri.

BORRELLI: STO CON GLI STUDENTI - Piena solidiarietà agli studenti che hanno protestato all'esterno del Teatro alla Scala da parte di Francesco Saverio Borrelli, ex procuratore capo di Milano, presente alla «prima». «Solidarizzo pienamente con gli studenti - ha detto Borrelli - i tagli sono ispirati al principio di uguaglianza e se così fosse dovrebbero essere fatti ente per ente».

Redazione online
07 dicembre 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_dicembre_7/barenboim-scala-messaggio-tagli-cultura-18130110868.shtml
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