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Autore Discussione: Vanessa Redgrave "Madri e figlie amore speciale"  (Letto 4839 volte)
Admin
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« inserito:: Giugno 08, 2007, 05:27:16 pm »

NEWS
7/6/2007 - INTERVISTA

Vanessa Redgrave
"Madri e figlie amore speciale"
 
Lei e Meryl Streep con le eedi per "Evening"
 
 
LORENZO SORIA
 LOS ANGELES


Tra madri e figlie c'è spesso una relazione speciale, che gli uomini non possono comprendere. Una relazione fatta di intimità, di solidarietà, sovente anche di segreti. Come nel caso di Ann Lord, che nel suo letto di morte confessa alle due figlie quello che chiama il più grande errore della sua vita, un certo Harris, un uomo apparso come una meteora nella sua vita e mai veramente dimenticato. E' la base di Evening, un best seller di Susan Minot adattato adesso per il grande schermo da Michael Cunningham, quello di The Hours. Un film diretto da Lajos Koltai e che vede nel cast Claire Danes, Toni Collette, Patrick Wilson, Natasha Richardson, Hugh Dancy, Glenn Close, Meryl Streep e la figlia, Mame Gummer. Poi c'è Vanessa Redgrave, la madre in punto di morte: con un gesto delle mani, con uno sguardo comunica le emozioni represse per anni.

Da mezzo secolo, dal suo debutto con la Royal Shekespeare Company, la Redgrave è considerata una delle più grandi attrici viventi. E' stata la protagonista di film come Blow Up, Un uomo per tutte le stagioni, Julia, la Contessa Bianca in cui aveva già recitato con la figlia Natasha Richardson. E' stata un'attivista politica, spesso al centro di grandi controversie per la sua difesa dei rifugiati ungheresi nel 1956 piuttosto che dei diritti dei palestinesi. E' stata anche per anni legata a Franco Nero, con cui alla fine dell’intervista è andata alla presentazione di Wake Up World, un documentario diretto dal loro figlio Carlo. La Redgrave indossa una semplice tunica bianca su dei pantaloni beige, ma ha una presenza regale.

Pensa ci sia un legame speciale e diverso tra madri e figlie?
«Penso che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, c'è una profonda differenza biologica. Abbiamo sensibilità diverse coi figli».

Anche lei ha dei segreti, come il suo personaggio?
«Ce ne devono essere. Molti genitori restano sorpresi quando scoprono che i loro figli non sono più bambini da comandare ma individui con la loro personalità. Hanno la loro vita e se ci sono delle sorprese non è un problema».

Pensa mai alla Evening del titolo, alla morte?
«Sono stata vicina a molte persone in punto di morte, un momento che non è mai come te lo immagini. Ognuno muore in modo diverso, come sono diversi gli strati di un fiume che corre verso l'oceano. In Evening non ho seguito un modello, ho cercato di essere fedele al personaggio».

Come è stato recitare con Meryl Streep?
«Ho enorme ammirazione per lei. La nostra scena l'abbiamo provata una volta sola, ma sapevamo subito di avere fatto un buon lavoro».

A un certo punto, la sua vita di attivista politica ha preso un po' il sopravvento su quella artistica...
«Non mi pare e comunque je ne regrette rien, non ho pentimenti perché ho fatto tutto in buona fede e in supporto della cosa più importante che abbiamo, ovvero la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Sono orgogliosa di essere un'ambasciatrice Unicef e trovo che la povertà sia una cosa oscena, perché potrebbe benissimo essere fermata. Sono orgogliosa di Carlo, mio figlio, che dopo The Fever ha fatto questo documentario, Wake up World, sull'Unicef. Non è un film politico, è più un esame del tipo di vita che conduciamo, su come siamo tutti connessi a violenza e povertà e su come ciascuno di noi può dare il suo contributo».
 
da lastampa.it
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