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Autore Discussione: Cile a destra, 20 anni dopo Pinochet  (Letto 2095 volte)
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« inserito:: Gennaio 18, 2010, 12:06:18 pm »

Il paese sudamericano lascia i progressisti e sposa gli eredi «liberal» del generale

Cile a destra, 20 anni dopo Pinochet

L'imprenditore Sebastian Pinera batte all'ex presidente Frei, candidato della Concertation di centrosinistra


SANTIAGO (Cile) - Il candidato della destra, l'imprenditore Sebastian Pinera, è il nuovo inquilino della Moneda, la sede presidenziale cilena. Dopo un primo turno che lo aveva visto in netto vantaggio, nel ballottaggio di domenica ha sentito il fiato sul collo dell'ex presidente Eduardo Frei, riuscito a recuperare buona parte dello scarto. Ma a un paio d'ore dalla chiusura dei seggi, lo spoglio delle schede ha dimostrato senza ogni dubbio che tra i due restava uno scarto di alcuni punti ma assolutamente incolmabile.

Lo stesso Frei, con il procedere dello scrutinio, ha riconosciuto la vittoria del suo avversario: «Nella vita bisogna guardare con la stessa faccia la vittoria e la sconfitta», ha detto davanti ai suoi simpatizzanti.

SCARTO INCOLMABILE - I primi dati ufficiali a spoglio non ancora ultimato assegnano a Pinera il 51,87% dei voti, a fronte del 48,12% ottenuto da Frei. Circa quattro punti percentuali di distanza, insomma, che hanno reso evidente l'impossibilità di un recupero. Senza aspettare la chiusura ufficiale dei conteggi, dunque, Frei ha preso atto della battaglia persa e ha dato atto del passaggio di consegne tra il centrosinistra della «Concertation», che guidava il Paese con Michelle Bachelet, e la nuova destra liberal erede di quella del generale Pinochet. Un risultato che si era prospettato già al primo turno, lo scorso 13 dicembre, quando Pinera aveva ottenuto una valanga di consensi: il 44% a fronte del 29,6% andato al 67enne Frei, che aveva pagato pegno ad un altro candidato, il dissidente socialista Enriquez-Ominami.

SVOLTA A DESTRA - Si tratta dunque di una vera e propria svolta. Era dal 1989 che il fronte progressista vinceva ininterrottamente le elezioni in Cile. La destra, dunque, torna al potere, anche se si tratta di una destra di orientamento liberal, per quanto erede del «post-pinochetismo». Un evento che va ad influire sulla geografia politica sudamericana che, malgrado l'attenzione alle notizie provenienti da Haiti, ha guardato con grande attenzione alla tornata elettorale cilena. Il Paese, del resto, ha nell'area un peso specifico (politico, economico e sociale) molto superiore alle sue dimensioni geografiche. Pinera incarna la nuova destra cilena, non molto lontana dalle ricette pro-mercato, ma con un ruolo attivo dello Stato, portate avanti in questi anni dal centro sinistra. Gli interrogativi di queste ore su Pinera riguardano quanto si lascerà influenzare dagli ambienti ex pinochetisti, anche per quel che riguarda la nomina dei ministri o di uomini chiave nel suo esecutivo.

Il candidato della 'Concertacion' è quindi in rimonta, anche se per poter vincere affronta, almeno sulla carta, una missione quasi impossibile: essere votato della maggior quantità possibile di persone, incamerare cioè quasi tutti i voti che al primo turno sono andati al nuovo 'enfant prodigè della politica cilena, Enriquez-Ominami. (fonte: Ansa)

Redazione Online

17 gennaio 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA
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