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« inserito:: Dicembre 28, 2009, 09:54:55 am » |
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28/11/2009 18:02
Il ruolo della stampa
La parola "papel" ha diversi significati in spagnolo, letteralmente sarebbe la "carta", il "documento", ma vorrebbe anche dire "ruolo", "funzione". Si discute molto in questi giorni a Barcellona sul "papel del papel", ossia sul ruolo della carta stampata in un momento di crisi dell'editoria, nel quadro di una crisi economica generale dalla quale nemmeno Zapatero ha ancora capito come e quando si inizierà ad uscire. Il dibattito nasce da un'iniziativa, da alcuni definita "storica", che giovedì scorso hanno sbattuto in prima pagina ben 12 quotidiani catalani sotto il titolo La dignità della Catalogna. L'iniziativa, totalmente inedita nella storia del panorama giornalistico spagnolo, ha preso la forma di un editoriale anonimo in cui si difende l'importanza di mantenere integro il testo del nuovo statuto della regione autonoma catalana. Un testo approvato dal Parlamento catalano, dalle Camere di Madrid, firmato da Re Juan Carlos I, applaudito in referendum dal popolo a cui si riferisce... ma da ben tre anni allo studio del Tribunale Costituzionale per presunta incompatibilità con la Costituzione firmata nel 1978, durante la transizione dal franchismo alla democrazia. Ebbene, senza entrare nel merito della questione (il cui succo sarebbe: hanno diritto i catalani a considerarsi una nazione dentro la nazione spagnola e a conservare le proprie tradizioni, rendere obbligatoria la conoscenza della propria lingua e la presenza dei propri simboli nelle sedi istituzionali...?), quel che più interessa di tutta la faccenda è il fatto che dodici quotidiani abbiano deciso di mettersi d'accordo e pubblicare allo stesso tempo un documento che esercita una forte pressione su un alto tribunale.
La dignità della Catalogna è un testo ben scritto, redatto sostanzialmente per sollevare un polverone, per spronare politici, magistrati e anche semplici cittadini a prendere una posizione sulla discussione in merito alla necessità di concedere maggiore autonomia al popolo catalano. Si conclude con un appello ad una società responsabile, che potrebbe anche scendere in piazza, aizzata dalle parole pubblicate. La stampa di Madrid ha alzato le barricate: "Impossibile scrivere più sciocchezze, con peggiori intenzioni, in così poco spazio", è stato uno dei commenti. La rivalità tra Barcellona e Madrid (domani si consumerà pure la "classica" sfida al Camp Nou tra le due squadre di calcio) ha raggiunto livelli di incandescenza abbastanza preoccupanti. Ma ancor più preoccupante, secondo il mio punto di vista, è il fatto che sia proprio la stampa a buttare legna sul fuoco e a cercare di condizionare la sentenza di un tribunale costituzionale, con minacce di protesta popolare più o meno velate. L'iniziativa ha raccolto moltissime adesioni, da tutti gli anelli della società catalana (economia, fondazioni, sport, cultura...). È un ruolo che la stampa deve iniziare a ricoprire, quello della pressione sulla istituzioni democratiche, per vendere di più o reinventarsi in qualche modo?
P.s. Un dato interessante che rinvigorisce il dibattito: lunedì prossimo, 30 novembre, un nuovo giornale inizierà a camminare nella selva dell'editoria spagnola. Si chiamerà Factual e sarà disponibile solo on-line. Le parole d'ordine sono queste: "Il giornalismo non si compra". Chi lo compra e chi ha smesso di comprarlo? Questa secondo me è la domanda.
da unita.it
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