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Autore Discussione: L'AGENTE CHE SPARO' CONDANNATO A SEI ANNI DI CARCERE  (Letto 2000 volte)
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« inserito:: Luglio 15, 2009, 05:59:40 pm »

15/7/2009 (7:47) - L'AGENTE CHE SPARO' CONDANNATO A SEI ANNI DI CARCERE

Sandri, rabbia ultras dopo la sentenza
 
Il papà di Gabbo: penso a una grande manifestazione.

La mamma: così hanno ucciso mio figlio di nuovo

ROMA

Alcuni momenti di tensione nel corso della notte a Roma, dopo la sentenza per l’omicidio di Gabriele Sandri. L'agente Spaccarotella è stato condannato a sei anni di carcere tra le proteste. Alcune decine di ultrà che si erano radunati a piazzale Ponte Milvio hanno lanciato sassi e bottiglie contro un contingente della polizia che passava in quel momento. Lo stesso gruppo, poco dopo, ha lanciato alcuni petardi e altri sassi contro la stazione dei carabinieri di Ponte Milvio, non distante dal piazzale. Uno dei petardi ha danneggiato un’auto e una moto parcheggiate davanti alla caserma.

Secondo quanto si è appreso, la situazione è comunque ritornata tranquilla e al momento non sono stati segnalati altri incidenti. Questa notte Giorgio Sandri, padre di Gabriele, ha partecipato in diretta in studio alla trasmissione radiofonica «Talk Radio - Voci nella notte», in onda su TeleRadioStereo. Insieme a Michele Plastino ha commentato la sentenza di ieri che ha riconosciuto colpevole di omicidio colposo l’agente di polizia Luigi Spaccarotella. In particolare ha dichiarato: «È una vergogna. Come per l’omicidio Aldovrandi a Ferrara non c’è giustizia. Adesso però è il momento di stare calmi, non dobbiamo offrire il fianco passando dalla parte del torto. Dico a tutti i ragazzi di stare calmi». «Ringrazio - ha continuato - il sindaco Alemanno per la sua dichiarazione di solidarietà e sdegno e mi auguro che tale dichiarazione arrivi anche dai ministri Maroni e Alfano. Comunque penso a una grande manifestazione, magari con un milione di persone con la quale esprimere civilmente lo sdegno per questa sentenza ingiusta».

«Adesso me lo hanno ammazzato una seconda volta. Come fai a credere nella giustizia? Adesso non ci credi più». Così Daniela Sandri, tra le lacrime, commenta la sentenza del Tribunale di Arezzo nei confronti di Luigi Spaccarotella, l’agente della Polstrada condannato a 6 anni per omicidio colposo, per l’uccisione del figlio Gabriele Sandri. «Quando stasera tornano a casa, li avranno dei figli? -prosegue Daniela Sandri- come fanno a guardarli negli occhi? Gabriele non me lo ridà nessuno, ma questo è troppo, è una cosa tremenda».

da lastampa.it
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