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Autore Discussione: E il premier sbottò: «Andate al diavolo, non se ne può più»  (Letto 2237 volte)
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« inserito:: Aprile 05, 2009, 11:14:43 am »

E il premier sbottò: «Andate al diavolo, non se ne può più»
 
PRAGA (4 aprile) - Silvio Berlusconi torna ad attaccare i media che calunniano e remano contro e minaccia azioni dure contro giornali.

Ma cos'è che ha fatto imbufalire il premier? «Quello che spiace veramente - ha detto Berlusconi oggi passeggiando per Praga - è che la stampa italiana remi contro: quella cosa della regina è una cosa assurda, esattamente come il video messo su Youtube sul ministro Giorgia Meloni, che è una cosa che non esiste: c'erano lì tutti, c'era lei e io ho detto "dov'è la piccola?". Io la chiamo sempre così e aver sostituito anche la voce...».

Il premier ha citato quindi quanto riferito da una tv francese a proposito di una presunta frase rivolta a Nicholas Sarkozy ed ha poi criticato i resoconti su quanto avvenuto in mattinata a Strasburgo, al vertice per i 60 anni della Nato. «Io - ha proseguito con un esempio calcistico - quando c'è la Juve o l'Inter che giocano fuori casa con una squadra straniera, tifo sempre per loro. Ora, non è possibile che uno vada fuori, si danni, faccia i tour de force che faccio io e poi arriva a casa e trova la stampa italiana che non sembra avere altro obiettivo se non quello di dire che il premier ha fatto delle gaffe o delle figuracce. Io non lo so - ha proseguito - ma con tutta l'esperienza che ho, con tutto quello che ho costruito nella vita, sono qui a rappresentare l'Italia con senso di responsabilità e vedere che tutti giocano contro così, con le vignette, la televisione, etc., allora ti viene
voglia di dire: ma andate al diavolo».

«Quindi, se a un certo momento dovesse continuare questa cosa, veramente non parlo più, perché non è possibile che si abbiano dei giornali contro l'interesse dell'Italia: anche sulla crisi, con il catastrofismo, o questi che scendono in piazza... a parte il fatto che resta sempre l'abitudine consolidata della menzogna
assoluta».

Il premier ha concluso sottolineando che con la regina Elisabetta non c'è stato alcun incidente diplomatico: «Che s'inventi la storia che la regina mi abbia fatto un rimbrotto» è assurdo, visto che «la Regina è stata assolutamente aperta e simpatica». E poi, ha concluso, «leggo che, quando fa una smentita non richiesta Buckingham Palace, dicono che l'ha dovuta fare su pressione di Berlusconi: andate al diavolo veramente, non se ne può più».

 
da corriere.it
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