Il piano-casa allarma

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Andrea Carandini Presidente del Consiglio dei Beni culturali

di Stefano Miliani

Il piano-casa allarma
L’intervento allarma. Rischia di portare nuove rughe al volto già usurato del nostro paesaggio rurale ed urbano. È ragionevole temere che venga ulteriormente impoverita la sostanza paesaggistica che potremo offrire a coloro che vorranno visitare il paese.

Il danno
Mi domando con travaglio: è fatale una prospettiva di sviluppo che ne danneggia un’altra, quanto mai promettente, quella del turismo? Dobbiamo pensare soltanto al tempo breve o anche alle generazioni che vengono?

I privati
Qualsiasi «piano-casa» dovrebbe rispettare l’interesse generale della tutela dei beni culturali e del paesaggio che può essere garantito esclusivamente dalle istituzioni pubbliche, non dalla sensibilità estetica dei singoli, viste le bruttezze accumulate dagli anni 50.

La battaglia
Da nuovo presidente del Consiglio superiore dei beni culturali mi batterò per limitarne i danni. Se constaterò che il mio lavoro è inutile, tornerò alla ricerca scientifica.

I vincoli
Il vincolo paesaggistico copre il 47% dell’Italia ma in modo ineguale: dal 96% del Trentino al 19% della Puglia. A questo vincolo devono seguire i piani paesaggistici, ma ne sono stati adottati o approvati pochissimi.

da unita.it