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Autore Discussione: Rai: governo va sotto al Senato sinistra Dem vota con FI e M5S  (Letto 1934 volte)
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« inserito:: Luglio 30, 2015, 10:30:21 pm »

Rai: governo va sotto al Senato sinistra Dem vota con FI e M5S
La maggioranza battuta sulla delega per il canone.
Orfini: «Così smontate il partito».
Due verdiniani votano lo «sgambetto», 7 disertano.
Brunetta: «Renzi senza numeri»

Di Redazione Online

Dopo il no alla richiesta di arresto per il senatore Ncd Maurizio Azzollini un nuovo caso a Palazzo Madama complica la navigazione del governo. Che va sotto nel voto su un

emendamento, riguardante la delega all'esecutivo sul canone Rai, anche per via del mancato appoggio di «Ala», il neo gruppo dei verdiniani. Che non pare sinora rilevante nel

ruolo di «stampella» della maggioranza. Dei dieci della nuova formazione, in due si accodano ai 18 senatori della minoranza Dem che hanno votato sì all'emendamento. Altri

sette disertano. L'atmosfera è tesa soprattutto all'interno del Pd tanto che il presidente del partito Matteo Orfini pronuncia parole preoccupatissime: «Quanto accaduto oggi

al Senato è incomprensibile. Se il voto in dissenso dal gruppo diventa non un'eccezione limitata a casi straordinari ma una consuetudine, significa che si è scelto un terreno

improprio per una battaglia politica. Così non si lavora per rafforzare un partito ma per smontarlo».

La votazione: 121 sì e 118 no
Gli emendamenti all’articolo 4 sono presentati tra gli altri da Forza Italia, Movimento 5 Stelle e minoranza dem che chiedevano la soppressione della delega al Governo per la

disciplina del finanziamento pubblico alla Rai. In sostanza si parla del canone televisivo che dovrebbe essere oggetto di modifiche normative da parte dell'esecutivo. Ma con

l’approvazione dell’Aula - con 121 sì e 118 no - si sopprime l’intero articolo 4 del ddl di riforma della Rai. Dopo una breve sospensione dei lavori seguita all’approvazione

degli emendamenti soppressivi dell’articolo 4 del ddl di riforma della Rai, sono ripresi i lavori in aula al Senato.

Cosa riguarda l’articolo 4
Battuti quindi governo e maggioranza che avevano dato parere contrario agli emendamenti. Dopo la sospensione però l’aula ha stabilito che è possibile procedere nell’esame del

provvedimento. Dopo l’approvazione degli emendamenti, in Aula era scoppiato un grande applauso. A presentare emendamenti soppressivi dell’articolo 4 sono state tutte le

opposizioni, compresa la minoranza del Pd. Non solo quindi M5S e FI, ma anche Sel e Lega.

2 verdiniani votano emendamento soppressivo. In 7 disertano
Sono 18 i senatori della minoranza Dem che hanno votato lo «sgambetto» dell’emendamento soppressivo che ha visto il governo andar sotto per 3 voti, accompagnati da 2 senatori

di Ala, il nuovo gruppo di Verdini che dovrebbe essere la «stampella» del governo almeno in termini di numeri al Senato. Significative le assenze dei verdiniani. In un gruppo

di 10 disertano il voto in 7. Non hanno votato invece 12 del Pd (uno di loro però è il presidente del Senato Grasso). I «sì» alla soppressione sono stati 121, i «no» 118.

Brunetta: «Verdiniani o non verdiniani maggioranza non c’è più»
«Governo battuto a Palazzo Madama su riforma Rai. Verdiniani o non verdiniani maggioranza non c’è più. Good morning Vietnam-Senato. Ciao Renzi». Lo scrive su Twitter Renato

Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio.

De Petris (Sel): battuta arroganza di governo
«La cancellazione dell'articolo 4, con il voto di un emendamento anche di Sel, impedisce che sia affidata al governo una enorme delega in bianco sul finanziamento del

servizio pubblico e sulla regolamentazione delle emittenti locali. L'arroganza del governo, che ha preteso di andare avanti di corsa aggirando ancora una volta il Parlamento,

è stata punita». Lo afferma la presidente del gruppo Misto-Sel Loredana De Petris.

Tonini (capogruppo Pd): «Stop che non ferma percorso»
«Quello che è avvenuto in aula oggi non ferma né annulla il percorso positivo del provvedimento sulla Rai in Senato, né la sua impostazione. L'articolo 4 riguardava la delega

sulle risorse e sul canone. La soppressione di questo articolo non mette in discussione una riforma che riguarda soprattutto il modello di governance della Rai. Sono convinto

che possiamo arrivare a Palazzo Madama nelle prossime ore all'approvazione finale del provvedimento». Lo dichiara il vice presidente del Gruppo del Pd al Senato Giorgio

Tonini.

30 luglio 2015 (modifica il 30 luglio 2015 | 20:05)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da - http://www.corriere.it/politica/15_luglio_30/rai-governo-va-sotto-senato-8a1cdb2e-36cd-11e5-99b2-a9bd80205abf.shtml
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