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« inserito:: Dicembre 02, 2008, 08:36:51 am » |
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Le urla ai funerali: lo avete lasciato solo
Cossiga: stessa procura del caso Tortora
Il senatore: la Iervolino stia zitta o preghi che è meglio
Villari: si poteva far qualcosa per evitare la tragedia?
Funerali di Giorgio Nugnes a Pianura
NAPOLI - Affollatissimi i funerali di Giorgio Nugnes nella chiesa di Pianura. Un fiume di gente è accorsa per dare il suo ultimo saluto. Commozione e lacrime di parenti e amici per la morte dell'assessore comunale che sabato mattina si è tolto la vita (era indagato in un'inchiesta della procura di Napoli sui disordini scoppiati nelle proteste per l'apertura della discarica di Pianura).
L'URLO DI UN CITTADINO: LO AVETE LASCIATO SOLO - «Lo avete lasciato solo». È quanto ha urlato un cittadino rivolto agli amministratori comunali di Napoli mentre uscivano dalla chiesa di San Giorgio a Pianura, al termine della cerimonia funebre dell’ex assessore Giorgio Nugnes, suicidatosi sabato mattina. Un altro cittadino, invece, ha invitato l’unico contestatore alla calma dicendo che non era il momento di urlare. Il rito funebre - cui hanno partecipato migliaia di persone, assiepate dentro e fuori la chiesa - si è svolto in un’atmosfera di profondo dolore. Tra la gente, in molti hanno espresso risentimento nei confronti della stampa ritenuta colpevole di aver offerto, in questi giorni, un’immagine dell’ex assessore non rispondente al vero.
IERVOLINO - «Siamo veramente sconvolti tutti. Non ce l’aspettavamo sia per la sproporzione tra la gravità del gesto, irreparabile, e l’accusa, sia perché ascoltando il procuratore Lepore, con il quale non ho fatto nessuna polemica, sembra che non ci sia nient’altro». Così il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino sulla vicenda Nugnes, a margine della visita del capo dello stato Giorgio Napolitano alla clinica Villa del Sole. «Non ce lo aspettavamo. Sono stata ieri dalla moglie, evidentemente - sottolinea la Iervolino - la cosa che colpisce di più sono i due ragazzi, di 18 e 12 anni, lasciati soli, all’improvviso e per i quali c’è tutta la solidarietà e l’affetto del mondo». «Qualche mestatore c’è sempre», ha detto il sindaco di Napoli. Iervolino ha poi aggiunto di aver deciso di far pubblicare ieri la lettera dimissioni di Nugnes per far capire a tutti «i rapporti di stima e di amicizia che c’erano».
I DUBBI DI RICCARDO VILLARI - Per Riccardo Villari, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, sul caso Nugnes «oggi c’è solo tristezza, amarezza e tanti interrogativi che ognuno di noi si pone, se forse potevamo qualcosa». A margine della visita del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, iniziata oggi a Napoli, Villari rispondendo a una domanda sulle notizie relative a nuove indagini che avrebbero potuto coinvolgere Nugnes, ha risposto: «Ci conviviamo con queste voci, quindi su questo è inutile aggiungere altro. La verità è che ci sarebbe bisogno sempre di un clima diverso, ma purtroppo, per responsabilità forse di ciascuno di noi, questo clima non si riesce a costruire». Villari ieri è andato a rendere omaggio a Pianura alla famiglia e ai figli di Nugnes. «Le parole le abbiamo già usate, la tristezza, la malinconia è tanta, perchè non si riesce a spiegare quanto avvenuto».
LE ACCUSE DI COSSIGA: «Ci vuole una bella faccia a dire che la triste vicenda dell’ex assessore del Comune di Napoli non ha relazione con le attività giudiziarie». Lo afferma il senatore a vita Francesco Cossiga nel giorno in cui si tengono a Napoli i funerali dell’ex assessore Giorgio Nugnes. «Non è la prima volta che la Procura napoletana si comporta in questo modo: ricordiamoci del povero Enzo Tortora, i cui pubblici ministeri che avevano sostenuto l’accusa nei suoi processi - sostiene Cossiga - furono uno promosso e l’altro eletto al Consiglio Superiore della Magistratura. E a tener bordone al Procuratore Capo di Napoli ci si mette anche il Sindaco di Napoli che molto meglio avrebbe fatto a star zitta e a dire una preghiera: ma tant’è, quando ci saranno le elezioni europee segretario del Partito Democratico sarà ancora «Uolter Veltroni», ed è meglio attestarsi - conclude Cossiga - sulla linea dipietrana dura: La magistratura ha sempre ragione!, anche quando ci scappa il morto».
R. W.
01 dicembre 2008 da corriere.it
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