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Autore Discussione: Il Vaticano frena le scelte di Obama: «No alle cellule staminali embrionali»  (Letto 2091 volte)
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« inserito:: Novembre 11, 2008, 04:34:51 pm »

Il neopresidente Usa si è detto pronto a rivedere le leggi restrittive

Il Vaticano frena le scelte di Obama: «No alle cellule staminali embrionali»

Il presidente del Pontificio Consiglio per la Salute: «Non servono a nulla. Si a quelle adulte e dal cordone»
 


CITTÀ DEL VATICANO - Se il tema è quello delle cellule staminali embrionali, il Vaticano non esita a mettersi di traverso anche al neoletto presidente Usa: «Non servono a nulla e finora non c’è mai stata una guarigione». Sì invece alle cellule staminali adulte e a quelle del cordone ombelicale. È questa la posizione espressa dal cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio Consiglio per la Salute, alla domanda se il Vaticano è preoccupato per la posizione di Barack Obama che si è dichiarato pronto a rivedere le leggi restrittive. «Le cellule staminali sono veramente da considerare secondo i progressi della scienza attuali. Gli scienziati lo dicono chiaramente - ha detto Barragan, presentando in Vaticano la Conferenza Internazionale sul tema "La Pastorale nella cura dei Bambini malati", dal 13 al 15 novembre - fino adesso le cellule staminali embrionali non servono a nulla e finora non c’è mai stata una guarigione. Quelle che invece hanno una valenza positiva sono quelle del cordone ombelicale e le cellule staminali adulte».

SCIENZA E FEDE, NESSUNA CONTRADDIZIONE - Alla domanda sul rapporto tra scienza e fede, Barragan ha risposto: «In linea di massima non c’è nessuna contraddizione tra scienza e fede. Se noi consideriamo che ogni persona ha una grande dignità - ha aggiunto - mai si può prendere una persona per un mezzo. Il principio fondamentale è questo: ciò che costruisce l’uomo è buono, quello che lo distrugge è cattivo. Nessun uomo - ha concluso - può essere usato come mezzo per far vivere un altro.

TROPPI BAMBINI ENTRO I PRIMII 26 MESI DI VITA - Quattro milioni di neonati muoiono ogni anno entro i primi 26 giorni di vita, troppi, secondo il presidente del Pontificio consiglio per la Salute, card. Javier Lozano Barragan, mentre occorre fare ogni sforzo per salvarli, assicurando loro la massima assistenza, sanitaria e spirituale. Il riferimento è alla mancata rianimazione dei neonati con gravi malattie, praticata in alcuni Paesi e sulla quale il Vaticano ha riaperto il dibattito.


11 novembre 2008
da corriere.it
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