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Autore Discussione: Tavolo n° 1 = riservato alle eventuali integrazioni alla lettera d'intenti ...  (Letto 53595 volte)
Admin
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« Risposta #60 inserito:: Luglio 02, 2008, 08:14:06 am »


quando parli del forum del PD intendi il nostro o quello "bello bello" nazionale?

Il forumista è bloccato per problemi tecnici da ieri.

Stanno facendo migliorie che ho richiesto e callipigia è andata nel pallone.

proprio oggi non ci voleva.

ciao
ggiannig
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Matleo
Utente non iscritto
« Risposta #61 inserito:: Luglio 02, 2008, 12:38:19 pm »

Callipigia si è ... smatassato.

Ok.

Il sito la U .. ora va bene, forse era qualcosa di specifico ieri sera-notte.
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paolav
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« Risposta #62 inserito:: Luglio 06, 2008, 03:33:51 am »

Mi scuso se mi faccio viva solo ora, ma ho avuto problemi di connessione, mi è morto il pc, e mi si è cancellato tutto quello che avevo conservato in una memoria esterna... un filotto non male per chi per vivere ha fa e-commerce e informazione!
Apprendo che sto arrivando anche tardi per commentare la stesura finale della lettera di intenti, che è stata inviata così come è. L'ultima versione mi trova in linea di massima daccordo, solo mi spiace sia stata eliminata una parte che ritengo fondamentale, ma che credo non sia molto condivisa dagli altri del gruppo... è il mio destino: outsider anche tra gli outsider! Felice
MI riferisco a quello che è espresso in questo periodo, e che non mi pare di rivedere neanche in altra forma all'interno della lettera:
Citazione
Abbiamo compreso che il possibile ostacolo al ritrovarsi insieme per questo percorso comune non sono le diverse identità o matrici politiche, ma il supporle individualmente primarie rispetto le altre, rendendo impossibile il dialogo su quanto invece ci accomuna perchè tale iniziativa possa divenire portatrice di analisi, documenti e iniziative.



Abbiamo compreso che solo mantenendo le diverse identità politiche, e la memoria storica sottesa ad ognuna di esse, ma unendole in una nuova identità politica, figlia di queste, si potrà giungere a uno spazio di sviluppi concreti e autentici, sviluppi che radunino tutte le persone che hanno ancora voglia di lottare per un mondo migliore.

Avrei tenuto molto che questo concetto venisse manifestato in questa lettera, proprio perchè il PD, o l'Ulivo, o "ambrogio", come preferiamo chiamarlo, non sia una fusione fredda come dite, ma il risultato di un profondo scambio culturale.



ma allora abbiamo un punto in comune, Maria.

infatti mesi fa, in una "chiacchierata" mi sembra sul femminismo, e mi sembra proprio con darwin, raccontavo di essere spesso "diversa tra i diversi".

ma pensa che destino  Occhiolino

ciao
paola


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Admin
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« Risposta #63 inserito:: Luglio 06, 2008, 10:06:50 am »

"Diversi tra i diversi" lo erano anche gli individui che sopra un palo o dall'ingresso dei loro romitaggi guardavano il mondo "sotto di loro", con la fissità del "loro" modo di vivere.

Qui non vedo nessuno che vive in tal modo la propria "bene-detta" diversità.

Essere uno tra molti, soprattutto se impegnati in un progetto comune, esalta in positivo due condizioni a cui nessuno di noi vuole rinunciare: valorizzare il proprio io e concorrere al bene comune.

Se non ricordo male le cooperative repubblicane nacquero con questa filosofia mazziniana.

Il lavoro allinea ... ma verso l'alto, se fatto bene.

gianni



 
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